Robert Jordan - Il sentiero dei pugnali
Здесь есть возможность читать онлайн «Robert Jordan - Il sentiero dei pugnali» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Il sentiero dei pugnali
- Автор:
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:3 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 60
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Il sentiero dei pugnali: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il sentiero dei pugnali»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Il sentiero dei pugnali — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il sentiero dei pugnali», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
Doveva posizionare i flussi uno per uno, ma parlare pareva d’aiuto piuttosto che d’intralcio. E un silenzio troppo duraturo poteva destare dei sospetti, se le due guardie erano all’ascolto. Verin lanciava continue occhiate verso i teli penzolanti dell’apertura della tenda. Le servivano delle informazioni che però non voleva condividere, risposte che nessuna delle donne da lei interrogate le avrebbe fornito liberamente. Uno degli effetti minori di quella tessitura era sciogliere la lingua e aprire la mente come il migliore degli infusi d’erbe, ed era anche più rapida.
Verin riprese a parlare con la voce ridotta a un sussurro. «Il giovane al’Thor pare convinto di avere delle sostenitrici nella Torre Bianca, Beldeine. Ovviamente, se è così allora lo appoggiano in segreto.» Anche un uomo con l’orecchio schiacciato contro il tessuto della tenda sarebbe riuscito a sentire solo che stavano parlando. «Dimmi tutto quello che sai.»
«Sostenitrici?» mormorò Beldeine, tentando di assumere un’espressione torva che però in quel momento sembrava fuori dalla sua portata. Provò a scuotersi, ma riuscì solo a prodursi in un movimento debole e scordinato.
«Tra le sorelle? Non è possibile. Non ce ne sono, se escludiamo quelle tra voi che... Come hai potuto, Verin? Perché non ti sei opposta?»
Verin fece un verso di irritazione, e non per l’assurdità dell’idea di opporsi a un ta’veren. Il ragazzo sembrava davvero sicuro di avere i suoi appoggi nella Torre. Perché? Con voce sempre bassa, Verin chiese: «Non hai neppure dei sospetti, Beldeine? Non hai sentito nessuna diceria prima di lasciare Tar Valon? Nessuna ha mai accennato alla possibilità di avvicinarlo in modi diversi? Dimmi.»
«Nessuna. Chi mai... Nessuna avrebbe... Ammiravo Kiruna così tanto...»
C’era un senso di desolazione nella voce assonnata di Beldeine, e le lacrime che le scendevano dagli occhi disegnavano strisce nella polvere del viso. Rimaneva dritta solo perché l’altra la teneva ferma.
Verin continuava a posizionare i fili della sua tessitura, con gli occhi che guizzavano di tanto in tanto verso l’apertura della tenda. Stava cominciando a sudare. Sorilea poteva decidere da un momento all’altro che lei non poteva più fare gli interrogatori da sola. Poteva mandarle una delle sorelle del Palazzo del Sole. E se qualcuna avesse saputo ciò che lei stava facendo, con ogni probabilità Verin sarebbe stata quietata. «E così avevate intenzione di portarlo da Elaida pulito e cucinato» disse a voce leggermente più alta. Il silenzio era durato troppo. Non voleva che la coppia all’esterno riferisse che lei bisbigliava con le prigioniere.
«Non potevo... oppormi... alla decisione di Galina. Era lei al comando... per ordine dell’Amyrlin.» Beldeine cambiò di nuovo posizione, debolmente. La voce era ancora sognante, ma c’era una nota di agitazione. Le palpebre tremolavano. «Al’Thor doveva essere... ridotto... all’obbedienza! Era necessario! Non dovevamo... trattarlo così duramente. Sottoporlo... a un... interrogatorio. Un errore.»
Verin sbuffò. Un errore? Più che altro un disastro. Un vero e proprio disastro. Ora Rand al’Thor guardava tutte le Aes Sedai quasi allo stesso modo di Aeron. E se anche fossero riuscite a portarlo a Tar Valon? Un ta’veren come lui nella Torre Bianca? Un pensiero che avrebbe fatto tremare anche le pietre. Anche se ci fossero riuscite, ‘disastro’ forse era ancora troppo poco per descrivere quella loro missione. E il prezzo che avevano pagato ai Pozzi di Dumai per evitare quella tragedia era tutto sommato ragionevole.
Continuò a fare domande con voce chiaramente udibile da chiunque fosse all’esterno della tenda. Fece domande di cui conosceva già le risposte, evitando tutte quelle più pericolose. Prestava poca attenzione alle parole che pronunciava o a quelle che uscivano dalla bocca di Beldeine. Più che altro, era concentrata sulla tessitura.
Nel corso degli anni, molte cose avevano catturato la sua attenzione, e non tutte avrebbero ricevuto l’approvazione della Torre. Quasi tutte le selvatiche che arrivavano alla Torre Bianca per l’addestramento — sia le selvatiche vere e proprie, che avevano imparato da sole i primi rudimenti, sia le ragazze che avevano semplicemente cominciato a toccare la Fonte perché la scintilla innata in loro si era accesa da sola; per alcune sorelle, non c’erano differenze tra loro — quasi tutte avevano creato un proprio trucco, che inevitabilmente rientrava in una di queste due categorie: o era un modo per origliare le conversazioni altrui, o un sistema per farsi obbedire da un’altra persona.
La Torre non dava molto peso al primo tipo di trucco. Anche una selvatica con un buon controllo su sé stessa imparava in fretta che, finché indossava il bianco delle novizie, non doveva neppure sfiorare saidar senza una sorella o un’Ammessa presente. Cosa che limitava decisamente le possibilità di origliare. L’altro trucco, però, era troppo in odore di Coercizione.
Certo, si trattava solo di un espediente per farsi regalare dal padre un gingillo o un abito che lui non voleva comprare, o per spingere la madre ad approvare i ragazzi che di solito avrebbe scartato, cose di questo genere, ma la Torre riusciva sempre a sradicare quel trucco con grande efficacia.
La maggior parte delle donne e delle ragazze con le quali Verin aveva parlato nel corso degli anni non riusciva più a riprodurre la tessitura, men che mai a usarla, e molte di loro non erano neppure in grado di ricordarla. Da quell’insieme di frammenti e mezze frasi di una trama quasi dimenticata da ragazze non addestrate che l’avevano creata per scopi limitati, Verin era riuscita a ricostruire una cosa da sempre vietata dalla Torre. All’inizio lo aveva fatto solo per curiosità. La curiosità, si disse con un certo sarcasmo mente continuava a lavorare i flussi su Beldeine, mi ha fatto saltare in più di un pentolone bollente. L’utilità era arrivata in seguito.
«Immagino che Elaida avesse intenzione di tenerlo nelle celle speciali» disse con disinvoltura. Quelle stanze con le pareti a griglia erano destinate agli uomini capaci di incanalare, alle iniziate della Torre finite in arresto, alle selvatiche che si erano dichiarate Aes Sedai e a chiunque altro dovesse essere sia recluso che tagliato dalla Fonte. «Un posto tutt’altro che comodo per il Drago Rinato. Poco riservato. Tu ci credi che al’Thor è il Drago Rinato, Beldeine?» Questa volta, Verin si fermò per sentire la risposta.
«Sì.» La parola fu un lungo sibilo, e la ragazza ruotò gli occhi spaventati per guardarla in viso. «Sì... ma deve... essere tenuto... al sicuro. Il mondo... deve essere... al sicuro... da lui.»
Interessante. Tutte le altre avevano detto che bisognava salvare il mondo da lui, ma era interessante che alcune si preoccupassero di proteggere anche al’Thor. E tra queste ce n’erano alcune dalle quali Verin non si sarebbe mai aspettata nulla di simile.
Ai suoi occhi, la tela che ora aveva intessuto sembrava solo un intrico caotico di fili trasparenti e fiocamente luminosi, tutti avvolti intorno alla testa di Beldeine, con quattro flussi di Spirito che fuoriuscivano da quel groviglio. Tirò due di questi, alle estremità opposte, e l’intrico ebbe un lieve tracollo, come se cadesse in sé stesso, assumendo una sembianza di ordine. La ragazza sgranò gli occhi all’improvviso, lo sguardo perso in lontananza.
Con voce bassa ma ferma, Verin le diede le sue istruzioni. Erano più che altro suggerimenti, ma lei li pronunciò con l’autorità di un ordine. Beldeine avrebbe dovuto trovare in sé i motivi per obbedire, altrimenti tutto sarebbe risultato un grande spreco.
Dette le parole finali, Verin tirò gli altri due fili di Spirito, e l’intrico crollò di nuovo, stavolta raggiungendo un ordine perfetto, uno schema preciso, più complicato del più complesso dei merletti, completo, legato dalla stessa azione che ne aveva causato il cambiamento. Questa volta, la tessitura continuò a cadere in sé stessa, e poi verso la testa di Beldeine. I fili luminosi parvero affondare nella ragazza, poi svanirono. Gli occhi di lei ruotarono a mostrare solo il bianco, poi Beldeine cominciò ad agitarsi e a tremare. Verin la tenne con tutta la delicatezza possibile, ma comunque la testa scattava da un lato e dall’altro, mentre i talloni nudi battevano forte sui tappeti. Dopo pochi istanti, non c’erano quasi più tracce di ciò che era successo, e solo la più attenta delle Sonde avrebbe rilevato qualcosa, ma non sarebbe comunque riuscito a identificare la tessitura. Verin l’aveva esaminata con cura, e nessuna era superiore a lei nel talento di Sondare.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Il sentiero dei pugnali»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il sentiero dei pugnali» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Il sentiero dei pugnali» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.