Robert Heinlein - Stella doppia

Здесь есть возможность читать онлайн «Robert Heinlein - Stella doppia» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1972, ISBN: 1972, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Stella doppia: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Stella doppia»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Stella doppia — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Stella doppia», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Credo sia stato il miglior discorso da me pronunciato. Vi misi lo stesso tipo d’impegno che può usare un comico per tranquillizzare la folla in preda al panico nel teatro che brucia. Terminata la ripresa, mi limitai ad affondare il volto tra le mani e a piangere, mentre Penny mi batteva la mano sulla spalla per consolarmi. Non avevamo fatto parola tra noi di quell’orribile avvenimento.

Rog arrivò sulla Luna alle 21 esatte, meridiano di Greenwich, cioè nel momento in cui terminavo il discorso. Appena sceso dal traghetto venne da me a riferire.

Con voce monotona, opaca, gli raccontai tutta quella sporca faccenda. Egli m’ascoltò con in bocca un sigaro spento e con il volto privo d’espressione.

Alla fine gli dissi, con tono quasi di scusa: — Dovevo assolutamente dare quelle impronte, Rog. Capisce anche lei, vero? Se mi fossi rifiutato non sarei più stato nel carattere del personaggio.

— Non se ne preoccupi — disse Rog.

— Come?

— Ho detto: "Non se ne preoccupi". Quando arriverà il referto su quelle impronte dall’Ufficio Identificazioni dell’Aia, lei avrà una piccola ma piacevole sorpresa, e il nostro ex amico Bill ne avrà una anche lui, un po’ più grossa e molto meno piacevole. Se ha già incassato un anticipo del suo sporco denaro, probabilmente gli strapperanno la pelle per farselo restituire. Lo spero sinceramente.

Era impossibile che avessi capito male il significato delle sue parole. — Oh… Ma, Rog — balbettai — non si fermeranno a quello; ci sono molti altri posti dove conservano le mie impronte. Le Assicurazioni Sociali… Sì, un mucchio di posti.

— Cosa crede? Che ne abbiamo trascurato qualcuno? Capo, sapevo benissimo che poteva succedere, una volta o l’altra, quello che è successo oggi. Dal momento in cui Dak ci ha passato parola di completare il piano Mardi Gras , ha avuto inizio il lavoro di copertura necessario, dappertutto. Solo che non mi era parso necessario informarne anche Bill. — Aspirò dal suo sigaro spento, se lo tolse di bocca e l’osservò. — Povero Bill…

Penny mandò un gemito e svenne di nuovo.

10

Riuscimmo, non so come, ad arrivare anche all’ultimo giorno della campagna elettorale. Di Bill non ci giunsero più notizie. Dalle liste dei passeggeri dei traghetti lunari scoprimmo che era ritornato sulla Terra due giorni dopo il suo fiasco. Può darsi che qualche giornale abbia riportato tutta la storia del clamoroso incidente, ma noi non ne venimmo mai a conoscenza, né Quiroga vi fece mai cenno nei suoi discorsi.

L’onorevole Bonforte continuò a migliorare; c’era quasi la certezza che dopo le elezioni avrebbe potuto riprendere il suo posto. In parte la paralisi continuava a sussistere, ma avevamo preparato una spiegazione anche per quella: per prima cosa, egli si sarebbe preso un periodo di riposo subito dopo le elezioni, come facevano abitualmente quasi tutti gli uomini politici, trascorrendo la vacanza sulla Tom Paine , al sicuro da tutto e da tutti. Poi, in un dato momento durante il viaggio, io sarei stato trasferito di nascosto e riportato clandestinamente sulla Terra, mentre gli altri avrebbero diffuso la voce che il Capo, in seguito agli strapazzi della campagna elettorale, aveva sofferto di un piccolo collasso.

Rog avrebbe dovuto rimettere a posto una certa quantità d’impronte digitali, ma poteva provvedere con calma a questo aspetto della sostituzione, attendendo fino a un anno o anche più.

Il giorno delle elezioni mi sentivo felice come un gattino nella scatola delle scarpe. La sostituzione era ormai terminata, anche se dovevo ancora compiere qualche breve "siparietto". Avevo già registrato due discorsi per la rete stereovisiva imperiale, entrambi della durata di cinque o sei minuti. In uno mi dichiaravo magnanimamente soddisfatto della vittoria, nell’altro ammettevo con signorilità la sconfitta; il mio lavoro terminava lì. Una volta registrata l’ultima parola e impacchettato il nastro, afferrai Penny e la baciai. Parve che lei non se ne accorgesse neppure.

L’ultimo "numero" che mi restava da fare era ordinato dall’alto. L’onorevole Bonforte voleva vedermi nei suoi panni prima che lasciassi per sempre la parte. Ora la cosa non mi dava più disturbo. Finito il periodo del massimo sforzo, non correvo più alcun pericolo nel fargli visita; recitare la sua parte per intrattenere lui stesso sarebbe stato un qualsiasi numero d’imitazione, con la sola differenza che l’avrei recitato dal vero. Ma cosa sto dicendo? Recitare dal vero è l’essenza stessa della professione drammatica!

S’era convenuto che tutti gli intimi si sarebbero riuniti nel salotto belvedere perché Bonforte, dopo essere rimasto al chiuso per varie settimane, desiderava rivedere almeno le stelle. Lì avremmo ascoltato i risultati elettorali, e poi avremmo brindato alla vittoria o annegato il dispiacere della sconfitta nell’alcol, ripromettendoci di far meglio la prossima volta. Cancellate per favore il mio nome dal cast della "prossima volta"; lì terminava la mia prima e ultima campagna elettorale, e non desideravo ritornare mai più alla politica. Non ero neppure sicuro di desiderare di ritornare a recitare. Recitare ogni minuto, ininterrottamente, per più di sei settimane, equivale a circa cinquecento rappresentazioni di lunghezza normale. Ero già stato fin troppo tempo sulla ribalta.

Lo portarono su con l’ascensore, dopo averlo fatto accomodare su una poltrona a rotelle. Io non mi feci vedere, e lasciai che lo sistemassero sul divano prima di fare il mio ingresso; un uomo ha il diritto di non mostrare la sua debolezza di fronte agli estranei. Inoltre volevo che il mio ingresso sulla scena si svolgesse secondo tutte le regole.

Al vederlo, la sorpresa fu tale che per poco non dimenticai la parte. Somigliava a mio padre!… Oh, era solo una vaga rassomiglianza "di famiglia"; io e lui ci somigliavamo molto di più di quanto entrambi non somigliassimo a mio padre, ma la somiglianza c’era, e anche l’età, perché Bonforte appariva decisamente vecchio. Non avrei supposto di trovarlo invecchiato così. Era esile, emaciato, e aveva i capelli completamente incanutiti.

Al primo sguardo presi mentalmente nota che, durante le ormai prossime vacanze nello spazio, io avrei dovuto aiutarlo a prepararsi per il passaggio delle consegne. Senza dubbio Capek avrebbe trovato il modo di mettergli un po’ di carne sulle ossa, ma anche nel caso contrario si può sempre riuscire a far apparire un po’ più robusto un uomo, senza doverlo imbottire in modo appariscente. Io stesso, inoltre, avrei potuto tingergli i capelli. Spostando l’annuncio del collasso che l’aveva colpito, poi, si potevano spiegare anche certe piccole differenze altrimenti ingiustificabili. In fin dei conti, egli aveva davvero subito tutto quel cambiamento in poche settimane; occorreva solo evitare che la cosa facesse ritornare alla mente le voci di una sostituzione.

Ma questi particolari d’ordine pratico si affacciavano da soli in un angolino della mia mente perché, dominante sopra ogni altro sentimento, mi sentivo sopraffatto dall’emozione. Per quanto fosse malato, da quell’uomo emanava una grande forza, sia spirituale che fisica. Sentii quella scossa di sacralità e di calore che si prova quando si ammira per la prima volta la grande statua di Abramo Lincoln. E mi ricordai anche di un’altra statua, vedendolo disteso sul divano con le gambe e la parte immobilizzata coperte da uno scialle: il Leone Ferito di Lucerna. Ne aveva la stessa forza, la stessa dignità imponente, anche se inerme: "La Guardia muore ma non si arrende".

Alzò lo sguardo su di me, vedendomi entrare; mi sorrise con quel sorriso calmo, benevolo, pieno di comprensione che avevo imparato a imitare, e mi fece un gesto con la mano sana perché mi avvicinassi. Gli rivolsi un sorriso, identico al suo, e mi avvicinai a lui. Mi strinse la mano con una stretta sorprendentemente forte e mi disse con cordialità: — Sono felice d’incontrarla, finalmente. — Parlava con una certa difficoltà, e ora, vedendolo da vicino, mi accorgevo come la parte del volto più distante da me rimanesse immobile.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Stella doppia»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Stella doppia» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Robert Heinlein - Sixième colonne
Robert Heinlein
Robert Heinlein - Piętaszek
Robert Heinlein
Robert Heinlein - Viernes
Robert Heinlein
Robert Heinlein - Fanteria dello spazio
Robert Heinlein
Robert Heinlein - Dubler
Robert Heinlein
Robert Heinlein - The Number of the Beast
Robert Heinlein
libcat.ru: книга без обложки
Robert Heinlein
Robert Heinlein - Citizen of the Galaxy
Robert Heinlein
Отзывы о книге «Stella doppia»

Обсуждение, отзывы о книге «Stella doppia» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x