Dan Simmons - Ilium

Здесь есть возможность читать онлайн «Dan Simmons - Ilium» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 2003, ISBN: 2003, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Ilium: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Ilium»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Attenzione! Thomas Hockenberry è stato un insegnante universitario di storia, con una vita assolutamente normale. Per quale motivo, allora, si trova adesso ad assistere alla Guerra di Troia, al servizio degli dèi dell’antica Grecia? E perché gli stessi dèi sembrano padroneggiare una tecnologia avanzatissima, con la quale cercano di alterare il corso degli eventi e di uccidersi a vicenda? Intanto, in un futuro lontano migliaia di anni, su una Terra dove i pochi abitanti rimasti hanno come sola occupazione il divertimento, solo un uomo ricorda ancora l’antica arte della lettura e la sfrutta cercando di risolvere l’enigma più grande di tutti: chi ha costruito le macchine che governano il pianeta? Dall’autore che ha cambiato la fantascienza, la sua saga più intensa e appassionante, dove il gusto per la ricostruzione storica si mescola con i grandi scenari di un futuro apocalittico e affascinante.
Vincitore del premio Locus per il miglior romanzo di fantascienza in 2004.
Nominato per il premio Hugo per il miglior romanzo in 2004.

Ilium — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Ilium», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«Giuria?» ripeté Mahnmut. «Il mio amico Orphu e io non abbiamo commesso alcun crimine contro di voi.»

«Al contrario» rise Zeus. Passò all’inglese. «Siete venuti dallo spazio gioviano, piccoli moravec, piccoli robot, probabilmente con l’intenzione di nuocerci. Io e mia figlia Atena abbiamo distrutto la vostra nave ed ero convinto, lo ammetto, d’avervi uccisi tutti. Siete piccoli abomini resistenti. Ma che sia la vostra fine, oggi.»

«Parli la lingua di questa creatura?» chiese Ares a Zeus. «Conosci questa lingua barbara?»

«Tuo padre parla tutte le lingue, dio della guerra» replicò Zeus, brusco. «Fa’ silenzio.»

La smisurata sala e molte balconate si riempivano rapidamente di dèi e di dee.

«Che questo cane/uomo/macchina e questo granchio privo di gambe siano rinchiusi in una stanza del palazzo» disse Zeus. «Conferirò con Era e con altri cui presto orecchio e decideremo cosa fare di loro fra breve. Portate gli altri due oggetti nella vicina stanza del tesoro. Valuteremo il loro valore, di qui a poco.»

Gli dèi chiamati Apollo e Nereo di avvicinarono a Mahnmut. Il piccolo moravec prese in esame la possibilità di ribellarsi e fuggire (nel polso aveva un laser a basso voltaggio che per un paio di secondi avrebbe potuto sorprendere gli dèi e su brevi distanze poteva correre rapidamente a quattro zampe, forse sgattaiolare fuori della Grande Sala, tuffarsi nel lago della caldera e nascondersi sul fondo) ma poi lanciò un’occhiata a Orphu, già sollevato senza il minimo sforzo da quattro dèi non nominati, e si lasciò prendere di peso e portare fuori della sala come un grosso bambolotto metallico.

Secondo il cronometro interno di Mahnmut, rimasero nel magazzino privo di finestre per trentasei minuti, prima che arrivasse il loro carnefice. Il magazzino era un ampio locale con pareti di marmo spesso quasi due metri nelle quali (rivelarono gli strumenti di Mahnmut) erano racchiusi campi di forza in grado di resistere a una piccola esplosione nucleare.

È ora d’innescare il Congegno , trasmise Orphu. Qualsiasi cosa faccia, è sempre meglio che lasciarci distruggere senza lottare.

Lo innescherei, se potessi , rispose Mahnmut. Non era previsto un comando a distanza. E sono stato troppo impegnato a modificare la navicella per costruirne uno alla buona.

Occasioni perdute , trasmise Orphu con una risata. Al diavolo. Ci abbiamo provato.

Ancora non cedo , replicò Mahnmut. Andò avanti e indietro, tastò qua e là il bordo della porta metallica che avevano varcato nell’entrare. Anche quella era sigillata da campi di forza. Forse Orphu, se avesse avuto ancora le braccia, avrebbe potuto aprirvi uno squarcio. Forse.

Che cosa dice Shakespeare quando le cose finiscono in questo modo? chiese Orphu. Will il poeta ha mai detto addio al Giovane?

In realtà, no , disse Mahnmut. Con le dita organiche tastò le pareti. Si separarono in circostanze abbastanza sgradevoli. Lasciarono che la loro relazione si esaurisse lentamente, quando scoprirono di fare sesso con la stessa donna.

Era una battuta? chiese Orphu, serio.

Mahnmut si bloccò, sorpreso. Eh?

Niente, niente.

Che cosa dice, Proust, di questa situazione? chiese Mahnmut.

"Longtemps, je me suis couché de bonne heure" recitò Orphu.

Mahnmut non amava il francese (gli dava l’impressione di olio troppo denso negli ingranaggi) ma lo teneva nel database e tradusse la frase: "Per lungo tempo mi sono coricato di buon’ora". Dopo due minuti e ventinove secondi, trasmise: Il resto è silenzio.

La porta si aprì e una dea alta più di due metri entrò nella stanza. Chiuse e sigillò la porta. Reggeva a due mani un ovoide argenteo i cui piccoli fori neri erano puntati su di loro. Mahnmut capì istintivamente che non avrebbe risolto niente, saltandole addosso. Arretrò finché riuscì a toccare il guscio di Orphu, pur sapendo che l’amico non poteva percepire il contatto.

La dea disse: «Mi chiamo Era e sono venuta a porre fine una volta per tutte alle sofferenze di voi due sciocchi, sciocchi moravec. La vostra razza non mi è mai piaciuta».

Ci furono un lampo e un sobbalzo e scese l’oscurità assoluta.

42

OLIMPO E ILIO

Nell’istante in cui vedo Teti, Afrodite e la mia Musa entrare nella Grande Sala provo l’impulso di telequantarmi lontano dall’Olimpo, ma ricordo che Afrodite ha lo stesso potere che ha dato a me, può vedere e rintracciare perturbazioni nel continuum quantico. Un’uscita frettolosa attirerebbe la sua attenzione. E poi qui ho ancora da fare.

Scivolo di lato, mettendo dèi e dee fra me e il terzetto appena entrato, mi sposto dietro una larga colonna e in punta di piedi esco dalla Grande Sala. Sento le grida furiose di Ares, che vuole ancora sapere cos’è accaduto in sua assenza sul campo di battaglia di Ilio, e poi odo Afrodite dire: «Signore Zeus, padre, anche se non mi sono ancora ripresa dalle terribili ferite, ho chiesto di lasciare la vasca di guarigione e di venire qui perché mi è stato riferito che un uomo mortale ha rubato un medaglione TQ e l’elmo forgiato per l’invisibilità dal qui presente Ade. Temo che questo mortale stia facendo grandi danni anche ora, mentre parliamo».

La folla di dèi esplode in un trambusto di domande gridate a gran voce e di chiacchiere.

"Così un mio eventuale vantaggio è andato a farsi benedire" penso. Sempre schermato dal campo d’invisibilità dell’Elmo di Ade, corro in un lungo corridoio, giro a sinistra al primo incrocio, m’infilo in un altro corridoio. Non ho idea di dove mi dirigo, posso solo sperare di imbattermi in Era. Mi fermo a un altro incrocio, perché sento crescere il frastuono nella Grande Sala; chiudo gli occhi e prego… non certo questi dèi disgustosi. È la prima preghiera che recito da quando avevo nove anni e a mia madre avevano diagnosticato il cancro.

Apro gli occhi e vedo Era attraversare un incrocio di corridoi, un centinaio di metri alla mia sinistra.

Il rumore dei miei sandali echeggia nei lunghi androni di marmo. Alti tripodi d’oro lanciano la luce delle fiamme sulle pareti e sul soffitto. Me ne frego del rumore, devo raggiungere Era. Dall’agitata assemblea nella Grande Sala provengono altre grida che echeggiano nei corridoi. Mi chiedo per un istante come Afrodite nasconderà d’essere stata lei ad armarmi e mandarmi a spiare e uccidere Atena, ma poi capisco che la dea dell’amore è una bugiarda matricolata. Mi uccideranno e non avrò mai la possibilità di raccontare com’è andata veramente la faccenda. Afrodite sarà l’eroina che ha avvertito del mio tradimento gli altri dèi.

Era, che camminava rapidamente, si ferma di colpo e gira la testa. Per fortuna mi ero fermato e ora procedo in punta di piedi, cercando di non fare rumore. La moglie di Zeus si acciglia e guarda a destra e a sinistra, poi passa la mano su una porta metallica alta sei metri. Il metallo ronza, lucchetti interni scattano e la porta si muove verso l’interno. Mi affretto a scivolare nella stanza prima che con lo stesso gesto Era si chiuda la porta alle spalle. Un frastuono ancora più forte giunge dalla Grande Sala e copre il rumore dei miei sandali sulla pietra. Dalle pieghe della veste Era estrae una liscia arma grigia, simile a una conchiglia marina, con micidiali aperture nere.

Nella stanza non c’è niente, a parte il piccolo robot e l’oggetto a forma di granchio. Il robot arretra di fronte a Era (si aspetta, è chiaro, ciò che avverrà adesso) e posa la mano, bizzarramente umana, sulla grande figura rivestita dal guscio incrinato; per la prima volta mi rendo conto che anche l’altro oggetto è un robot. Qualsiasi cosa siano, quelle macchine non appartengono all’Olimpo, ne sono convinto.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Ilium»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Ilium» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Dan Simmons - The Fifth Heart
Dan Simmons
Dan Simmons - The Hollow Man
Dan Simmons
Dan Simmons - Hypérion
Dan Simmons
Dan Simmons - Muse of Fire
Dan Simmons
Dan Simmons - Song of Kali
Dan Simmons
Dan Simmons - Phases of Gravity
Dan Simmons
Dan Simmons - Darwin's Blade
Dan Simmons
Dan Simmons - Hard as Nails
Dan Simmons
Dan Simmons - A Winter Haunting
Dan Simmons
Dan Simmons - Olympos
Dan Simmons
Dan Simmons - Terror
Dan Simmons
Dan Simmons - Ostrze Darwina
Dan Simmons
Отзывы о книге «Ilium»

Обсуждение, отзывы о книге «Ilium» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x