Fritz Leiber - Il verde millennio

Здесь есть возможность читать онлайн «Fritz Leiber - Il verde millennio» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1964, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Il verde millennio: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il verde millennio»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Nella solitudine della stanza in cui egli si ritrovava, la sua avventura allucinante gli stava passando davanti agli occhi. Si era sentito un altro, quel mattino, svegliandosi, quando aveva visto sul davanzale quel gatto stranissimo dal mantello di un verde smeraldo. La fuga del gatto, la visita allo psichiatra erano venute dopo; e poi, via via di seguito tutti gli altri fatti strani. Allucinazioni, sì. Ma qualcosa di vero sarebbe rimasto. Lo sdoppiamento del suo io sarebbe arrivato a qualcosa di concreto: una essenza di vita più buona, un mondo migliore in cui avrebbero agito una creatura di un altro mondo e una interminabile teoria di gatti dai mantelli tutti verdi.

Il verde millennio — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il verde millennio», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Stammi a sentire — muggì Juno — o mi lasci entrare o sbatto giù la tua schifosa catapecchia.

Certo Juno esagerava un po’, pensò Phil, ma quella minaccia non poteva essere presa alla leggera. Sacheverell però non si scompose — No, Juno — disse fermamente. — Non ti posso lasciare entrare con tutte quelle vibrazioni ostili, mentre emani ormoni d’odio. Più tardi, forse, quando potremo aiutarti a ritrovare la tua tranquillità interiore, ma non ora.

— Aspetta — si lamentò Juno con un tono sorprendentemente docile. — Ho portato un amico che deve sbrigare degli affari con te — e si fece da parte.

— Che affari? — chiese Sacheverell scettico.

Phil, guardando dritto nello spioncino, disse: — Il gatto verde.

La porta si aprì e Sacheverell, non più in berretto e pantaloni arancioni, ma in una tunica color bronzo ricamata di verde, fece cenno a Phil di entrare con un braccio coperto di frusciante seta. La sua marcata abbronzatura gli conferiva un’aria da mistico orientale. — Tutte le porte sono aperte per colui che pronuncia questo nome — disse semplicemente. — Siete disposto a garantire di tener quieta la vostra compagna?

— Non ho intenzione di toccare niente e nessuno qui dentro — grugnì sgarbatamente Juno, infilandosi dietro a Phil. — Mi sento già abbastanza sporca.

— Le rose nascono dallo sterco, Juno — le ricordò gentilmente Sacheverell — e dal male fiorisce il bene. Sii felice di poter partecipare al grande mutamento.

Phil si trovò sulla soglia di una grande sala. Nuvole di incenso grigio si avvolgevano a spirale fra mobili vittoriani su cui erano sparsi in gran profusione oggetti e ornamenti appartenenti a tutte le religioni del mondo. Anche qui l’illuminazione consisteva in lampade a incandescenza, che lasciavano ampie zone d’ombre. All’estremità opposta della sala c’era una porta nascosta da pesanti tende di velluto nero. Mescolato all’odore resinoso dell’incenso si avvertiva un tanfo pesante di cibo avariato, di vestiti, di corpi umani e un odore penetrante di animali.

Allora Phil si accorse che la stanza brulicava letteralmente di gatti: neri, bianchi, topazio, argentei, soriani; a strisce, chiazzati, macchiati, a bande; a pelo corto, angora, persiani, siamesi, mutanti. Saltavano dalle spalliere delle poltrone e dagli scaffali; sbirciavano vivacemente da sotto i tavoli o con aria assonnata fra un cuscino e l’altro; si aggiravano a passettini furtivi o stavano immobili in pose regali. Uno era sdraiato per tutta la sua lunghezza sul Corano intessuto al centro di un tappeto di preghiera. Un altro si era sistemato su una stella a cinque punte, in argento annerito, intarsiata sul piano scuro di un tavolino. Un altro giocava con un amuleto che pendeva da una parete, una specie di piccola scatola di cuoio; un altro annusava una statuetta steatopigia, dai molti seni; un altro ancora si stava avvolgendo pigramente in un rosario; due leccavano del latte piuttosto sporco da un calice d’argento tempestato di ametiste.

Allora, per la seconda volta, Phil sentì il cuore balzargli in gola, perché al centro di una mensola, posta su un autentico caminetto, in mezzo fra un’icona dorata e una maschera messicana di latta che rappresentava un demone, era seduto, regalmente immobile, le zampe anteriori dritte come lance… il gatto verde.

Mentre Phil vi si avvicinava come ipnotizzato, udì Sacheverell che diceva gentilmente: — No, quello non è il vero gatto, ma un suo simulacro, l’antico precursore egizio, una statua di Bast, la divinità della vita e dell’amore.

E infatti Phil si accorse di avere davanti una semplice statuetta di bronzo, coperta di verderame, quasi della identica sfumatura di colore del pelo di Lucky. Sacheverell lo raggiunse e disse: — Non appena Lui è venuto ho tirato fuori tutte le nostre reliquie di Bast. La maggior parte sono là — indicò la tenda di velluto nero — attorno all’altare. Altre qui. — E mostrò, vicino alla statua, un piccolo sarcofago contenente la mummia di un gatto, avvolta in bende di lino, che sembrava un sacchetto con una protuberanza in cima. Mentre Sacheverell illustrava il significato di una piccola urna contenente le interiora preservate di un gatto, un siamese a sei polpastrelli saltò sulla mensola e cominciò ad annusare con circospezione la mummia.

Finalmente Phil ritrovò la voce. — Allora Lucky è veramente qui?

Le sopracciglia curve di Sacheverell si inarcarono ancora di più. — Lucky?

— Il gatto verde — spiegò Phil.

Il viso di Sacheverell si fece solenne. — Nessuno ha il gatto verde — disse con tono di rimprovero. — Non sarebbe permesso. È Lui che ha noi. Noi siamo i suoi umili adoratori, i suoi sommi sacerdoti.

— Ma io voglio vederlo — disse Phil.

— Ciò sarà permesso — lo rassicurò Sacheverell — quando Egli si sveglierà e il mondo si trasformerà. Nel frattempo, calmatevi, caro… Phil Gish, vero? Phil… filo… amore… un nome di buon augurio.

— Perché diavolo questo gatto verde è tanto importante? Che cos’è?

I due uomini si voltarono. Juno era ancora ferma sulla soglia. Chinata leggermente in avanti, con le braccia incrociate, la testa incassata fra le spalle, li guardava con aria imbronciata, con un’espressione ribelle sul volto.

— Il gatto verde è amore — le disse dolcemente Sacheverell. — L’amore che sboccia anche dall’odio.

Ci fu un’altra interruzione: una risatina fanciullesca che proveniva da un punto della stanza di fronte al caminetto a cui Phil prima non aveva fatto caso. Scorse un’alcova ampia e profonda con finestre chiuse da persiane grigie, come tutte le altre finestre della stanza tranne quella a fianco del caminetto, che guardava verso il buio. Nell’alcova c’era un divano semicircolare sul quale era sdraiata Mary Akeley, in una posa da adolescente, ancora vestita col maglione nero e la gonna rossa rigida.

— Sapete — disse — non riesco proprio ad abituarmi all’idea di amare tutti. Sacheverell dice che devo comportarmi bene con la mia piccola gente e smettere di punzecchiarli con gli spilloni e cose del genere, ma è difficile.

Per un attimo Phil ebbe la spiacevole sensazione che la donna si riferisse ai gatti. Poi notò una serie di piccoli scaffali alle sue spalle, che iniziavano sopra la spalliera del divano e finivano a metà parete, pieni di bamboline. Avvicinandosi, si accorse che non si trattava di normali bambole, ma di figurine umane estremamente realistiche, alte non più di quindici centimetri. Non aveva mai visto delle bambole modellate e vestite così perfettamente. Ce n’erano due o trecento. Nei loro scaffali, dietro a Mary, sembravano uno spaccato di un’affollata strada a tre livelli in un mondo in miniatura. Davanti al divano c’era un tavolo basso coperto di pezzi di cera, stampi, microattrezzi e lenti d’ingrandimento, parecchie statuette semifinite e quadratini di stoffa così delicata che doveva essere stata tessuta su ordinazione.

— Vi piace il mio piccolo popolo? — sentì che gli chiedeva Mary. — Piace quasi a tutti. Ho cominciato facendo delle bamboline che riproducevano delle spogliarelliste, ma queste, sono tutte mie, e sono molto più divertenti. Sacheverell, caro, io credo che loro siano contente di farsi infilzare da me. Penso che sia questo il modo in cui vogliono essere amate.

— Forse, mia cara — disse Sacheverell con un risolino affettuoso — ma adesso dobbiamo vedere come la pensa Lui.

Phil si accorse che le bamboline erano delle copie perfette di persone reali. Tanto perfette che per un attimo Phil si chiese quale fosse il mondo reale: quello grande, o questo in miniatura di Mary. Riconobbe il Presidente Barnes, e quello sovietico Vanadin, la mascella quadrata di John Emmet del Federal Bureau of Loyalty, molte celebrità della televisione e della sensoradio, Sacheverell e almeno otto versioni della stessa Mary, Jack Jones coi suoi pantaloni neri, Juno vestita di marrone, il dottor Romadka e — trattenne il fiato — Mitzie Romadka in un abito da sera molto simile a quello che le aveva visto addosso poche ore prima.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Il verde millennio»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il verde millennio» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Il verde millennio»

Обсуждение, отзывы о книге «Il verde millennio» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x