• Пожаловаться

Robert Silverberg: Invasori silenziosi

Здесь есть возможность читать онлайн «Robert Silverberg: Invasori silenziosi» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию). В некоторых случаях присутствует краткое содержание. Город: Milano, год выпуска: 1975, категория: Фантастика и фэнтези / на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале. Библиотека «Либ Кат» — LibCat.ru создана для любителей полистать хорошую книжку и предлагает широкий выбор жанров:

любовные романы фантастика и фэнтези приключения детективы и триллеры эротика документальные научные юмористические анекдоты о бизнесе проза детские сказки о религиии новинки православные старинные про компьютеры программирование на английском домоводство поэзия

Выбрав категорию по душе Вы сможете найти действительно стоящие книги и насладиться погружением в мир воображения, прочувствовать переживания героев или узнать для себя что-то новое, совершить внутреннее открытие. Подробная информация для ознакомления по текущему запросу представлена ниже:

Robert Silverberg Invasori silenziosi

Invasori silenziosi: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Invasori silenziosi»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Stavano scendendo, adesso. Il tassì si abbassò in cerchi sempre più stretti sulla rampa dello Spaceway Hotel. Il maggiore Harris pagò il conducente, entrò nell’albergo e salì direttamente nella sua stanza, dove accese il comunicatore a raggio stretto: “Carver? Qui Harris.” “Harris! Hai potuto fuggire?” “Non esattamente. Mi hanno lasciato andare.” “E perchè? Come?” “E’ una lunga storia...” “Ma perchè ti hanno lasciato andare?” insistette Carver. “Sono diventato un loro agente” disse Harris in tono cordiale “La mia prima missione è quella di assassinarti.”

Robert Silverberg: другие книги автора


Кто написал Invasori silenziosi? Узнайте фамилию, как зовут автора книги и список всех его произведений по сериям.

Invasori silenziosi — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Invasori silenziosi», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Non vide alcuna delle cose orribili che si era aspettato di trovare in una mente medlinese.

Vedeva solo fede, onestà e amore per la verità. Vedeva un coraggio ostinato. Vedeva molte cose che lo riempirono di umiltà.

Vide peccati, ma peccati onesti e onestamente riconosciuti. Vide debolezze. Vide meschinità. Lei non era una santa, ma neanche apparteneva a quella specie di dèmoni cui i Medlinesi erano da sempre assimilati.

La vide dedicarsi al servizio del suo popolo, addestrarsi alla missione sulla Terra. La vide sul tavolo operatorio, tra i chirurghi intenti a trasformarla in una ragazza terrestre. Ebbe una visione fugace di Beth nel suo corpo nuovo, davanti a uno specchio, che osservava piena di stupore le linee voluttuose che ora le appartenevano. E poi venne Beth che imparava a comportarsi come una donna, a parlare il linguaggio della Terra, Beth che partiva per la Terra, che si metteva in contatto con i colleghi medlinesi e poi con Wrynn e gli altri mutanti.

Vivere nel cervello di un altro era un’esperienza che bruciava l’anima. Harris capì che effetto faceva avere dei seni, quali erano le gioie di una donna medlinese. Vide, attraverso gli occhi di lei, come aveva fatto a individuarlo mentre lui viaggiava verso la Terra, come aveva preso alloggio al suo albergo e come gli era finita contro quel giorno.

Poi, con sorpresa, vide se stesso attraverso il filtro degli occhi di Beth, e l’immagine non era spiacevole. Lei provava un certo disgusto per la sua natura darruuese, ma oltre a quello c’era molta pietà. Perché, pietà? , si chiese Harris. Poi capì che Beth sentiva compassione, semplicemente perché lui era di Darruu. E c’erano altre emozioni: speranza, fiducia, perfino amore per lui, e un immenso dolore al pensiero che sarebbe rimasto per sempre un nemico.

Harris tremò.

Una rivelazione dopo l’altra si riversarono nel suo cervello allibito. Lui perse il contatto con la propria identità. Si confuse, s’immerse, diventò la donna medlinese che si faceva chiamare Beth Baldwin.

E finì per avere pietà di se stesso.

Povero, tormentato darruuese pieno di rancore. Povero distruttore. Povero contestatore. Perché non sai amare? Perché non sai abbracciare con cordiale amicizia? Perché paura, perché invidia, perché odio amaro e squallido per tutto ciò che è buono, puro e bello?

Questo era il pensiero di Beth. Ma ora era anche il suo. Temette che il cervello gli scoppiasse nello sforzo di contenere la propria mente e quella di lei.

In tutta la storia ci sono state razze come la vostra , pensava Beth. I distruttori, gli imitatori, gli assassini del sogno. Anche la Terra ha avuto i suoi: i Romani, gli Assiri, gli Unni. Voi Darruuesi siete dello stesso tipo.

Lui crollò il capo, cocciuto. Noi abbiamo la cultura gridò silenziosamente. Voi no. Noi abbiamo la religione, l’arte, la filosofia…

Ma i suoi pensieri erano vuoti e senza significato, e lui lo sentiva. Appassivano e si rattrappivano allo splendore abbagliante della mente di Beth. Il pietoso bastione difensivo della civiltà darruuese non reggeva all’urto di ciò che lui ora sapeva.

L’Universo gli rutilava intorno, adesso. Le stelle parevano girandole e schizzavano dalle loro orbite. E il collegamento continuava, la sua mente era ancora unita a quella di Beth, il connubio telepatico si prolungava. L’anima di lei era la sua. Tutto ciò che lei aveva pensato, sperato, temuto e amato era suo, e lei gli apparteneva, e lui apparteneva a lei, e l’esplosione di purezza e bontà era quasi intollerabilmente dolorosa.

Ora vedeva la verità.

Per quanto lo schiantasse, la vedeva chiaramente e non poteva più dubitarne. I Medlinesi stavano progettando la propria rovina. Lavoravano consapevolmente ed entusiasticamente per portare alla luce una nuova razza. Era una rivelazione sconvolgente. Contrastava con tutto ciò che lui aveva fino a quel momento considerato razionale. Ma loro si impegnavano con allegria, entusiasmo, buona volontà.

Sentiva la mente di Beth ritrarsi dalla sua, ora. Si aggrappò al collegamento con disperazione, cercando di mantenerlo intatto, ma non ci riuscì.

Il legame si ruppe.

Harris si ritrovò solo, tremante, con l’impressione di essere stato spogliato nudo fino alle ossa. Fissò Beth a pochi passi da lui, e gli sembrò che fosse una parte del suo corpo troncata bruscamente dal bisturi di un chirurgo.

Lei gli sorrideva con calore, un sorriso che non tradiva nessuna vergogna per quello che l’altro poteva averle letto dentro.

«Adesso cercate la mente del vostro capo, Carver» disse Beth. «E collegatela a quella.»

«No» protestò Harris, inorridito. «Non…»

Troppo tardi.

Il mondo gli girò di nuovo intorno, oscillò, si stabilizzò. Lui sentì l’aroma del vino darruuese, la puntura delle spine dei thuuar, vide le lune brillare nel cielo e le pianure farsi di porpora all’alba.

Poi i ricordi superficiali si scostarono, per permettergli una rapida visione in profondità della mente del darruuese che portava il nome di John Carver.

Era una spaventosa voragine di odio folle. Harris si ritrovò a guardare in un vortice, una specie di buco nero rutilante e torbido, dove forme contorte fluttuavano e giravano su se stesse, e creature con strani artigli arrancavano, disgustose, protendendo verso l’alto tentacoli leggeri. Odio, delitto, ogni concepibile schifezza erano riuniti laggiù. Sentiva la gelida immondezza salire su dal pozzo, sommergerlo. E rabbrividì. Udiva suoni, aspri e discordanti, urla di rabbia, schifosi tuoni ruttanti e, sotto a tutto questo, un rumore continuo come se creature di dimensioni enormi si avvoltolassero nel fango appiccicoso. E, di quando in quando, lo schianto nauseante di mandibole che si chiudevano su membra che andavano in frantumi.

Era un incubo di impensabile orrore. Harris indietreggiò barcollando, rabbrividendo, rendendosi conto che il mutante terrestre gli aveva permesso di penetrare solo per una frazione di secondo in quell’inferno.

Si lasciò cadere sul tappeto, come un povero fantoccio informe, coprendosi la faccia con le mani. Era ancora sconvolto da quelle visioni d’incubo, dall’odiosa voragine di oscenità e bestemmie che ribollivano in fondo alla mente di John Carver, sotto lo strato esteriore di scene ambientate nel bel paesaggio di Darruu.

Un momento dopo alzò la testa. La bocca si contrasse inutilmente, poi riuscì a chiedere: «Che cos’erano quelle… quelle creature?»

«Raccontateci che cosa avete visto» disse Beth.

«Non so descriverlo. Animali… insetti… serpenti… tutti neri o in gradazione di grigio. Una vista nauseante, Beth. Fango, melma, limo dappertutto.»

«I mostri della mente» disse lei, tranquilla. «Le metafore dell’anima di John Carver. Le avete tradotte automaticamente in immagini.»

Lui rabbrividì. «Siamo… siamo tutti così?» chiese. «Tutti i Darruuesi? Anch’io? Anch’io ho quelle cose orribili dentro?»

«No» disse Beth. «Non… nel profondo, almeno. Voi avete solo il rivestimento superficiale di odio di ogni darruuese… e di ogni medlinese, per essere sinceri. Ma il vostro fondo è buono. In voi non ci sono ancora mostri come quelli. Carver è completamente guasto. La sua mente è una fogna. E lo stesso può dirsi degli altri agenti di Darruu che si trovano sulla Terra.»

«Io non sono così?»

«Non ancora.»

Rimase lì rannicchiato per un poco, poi si alzò in piedi con difficoltà.

Si sentiva scosso come mai gli era capitato prima. Il ricordo della comunione con la mente delicata di Beth era sopraffatto dagli orrori che aveva visto nella mente di Carver, e la fronte gli martellava dolorosamente per l’urto di quelle due esperienze contrastanti.

«Le nostre razze lottano da secoli» disse Coburn. «È stato un errore di entrambe le parti, che si è solidificato in un odio sanguinario. È venuto il momento di smetterla.»

Читать дальше
Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Invasori silenziosi»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Invasori silenziosi» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё не прочитанные произведения.


Robert Silverberg: Quellen, guarda il passato!
Quellen, guarda il passato!
Robert Silverberg
Robert Harris: Lustrum
Lustrum
Robert Harris
Thomas Harris: Hannibal
Hannibal
Thomas Harris
Robert Harris: An Officer and a Spy
An Officer and a Spy
Robert Harris
Robert Harris: Pompeii
Pompeii
Robert Harris
Robert Harris: Archangel
Archangel
Robert Harris
Отзывы о книге «Invasori silenziosi»

Обсуждение, отзывы о книге «Invasori silenziosi» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.