Филип Дик - Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
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- Название:Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
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«Quanta della vostra produzione attuale», chiese Rick, «e costituita dai modelli equipaggiati con il Nexus-6?»
«Tutta», disse Rachael.
«Sono sicuro che la scala Voigt-Kampff fara il suo dovere con loro».
«Altrimenti dovremo togliere dal mercato tutti i modelli con il Nexus-6». Gli occhi neri mandavano scintille; lo guardava in cagnesco mentre l'ascensore terminava la discesa e le porte scorrevoli si aprivano. «Siccome i vostri dipartimenti di polizia non sono all'altezza del facile compito di intercettare l'insignificante numero di Nexus-6 che sfuggono al controllo...»
Un uomo anziano, magro e azzimato, si avvicino loro con la mano protesa; sul volto aveva un'espressione di fastidio, come se negli ultimi tempi tutto avesse cominciato ad accadere in modo troppo rapido. «Eldon Rosen», si presento a Rick mentre si stringevano la mano. «Senta, Deckard; si rende conto che noi non produciamo nulla qui sulla Terra, no? Non possiamo, come se nulla fosse, telefonare in fabbrica e chiedere che ci mandino subito tutta una gamma di articoli; non e che non vogliamo o non intendiamo cooperare con lei. Comunque ho fatto tutto il possibile». Si passava incerto la mano sinistra tra i radi capelli.
Accennando alla valigetta del dipartimento, Rick disse, «Sono pronto per cominciare». Il nervosismo del Rosen piu anziano era per lui un'iniezione di fiducia. Hanno paura di me; se ne rese conto con improvvisa sorpresa. Anche Rachael Rosen. Probabilmente, posso davvero costringerli ad abbandonare la produzione dei loro modelli Nexus-6; quel che faro nella prossima ora influenzera l'intera struttura delle loro attivita. Si puo presumere che sia in grado di decidere il futuro dell'Associazione Rosen qui negli Stati Unit, in Russia e su Mate.
I due membri della famiglia Rosen lo studiavano con apprensione e senti la vacuita delle loro buone maniere; venendo qui aveva portato a loro il nulla, aveva fatto loro presagire il vuoto e il silenzio della morte economica. Hanno unpotere incalcolabile, penso. Questa impresa e considerata uno dei fulcri industrial di tutto il sistema; la produzione di androidi, infatt, e divenuta cosi strettamente congiunta ai programmi di colonizzazione che se una delle due imprese cadesse in disgrazia, in breve tempo accadrebbe lo stesso anche all'altra. Ovviamente, l'Associazione Rosen questo lo sapeva benissimo. Eldon Rosen se n'era senz'altro reso conto sin dalla telefonata di Harry Bryant.
«Se fossi in voi non mi preoccuperei troppo», disse Rick mentre i due Rosen gli facevano strada lungo un ampio corridoio ben illuminato. Lui si sentiva calmo e soddisfatto. Quest'attimo, piu di qualsiasi altro che era in grado di ricordare, gli risulto piacevole. Ben presto tutti avrebbero saputo cosa poteva fare - e cosa non poteva fare - il suo apparato per il test. «Se non avete alcuna fiducia nel test Voigt-Kampff», commento, «forse la vostra organizzazione avrebbe dovuto fare uno sforzo di ricerca per trovare un test alternativo. Si puo dire che in parte la responsabilita sia vostra. Oh, grazie». I Rosen l'avevano condotto dal corridoio in un elegante cubicolo arredato a mo' di salotto, con moquette, lampadari, divano e dei tavolini moderni sui quali c'erano riviste recenti... compreso, noto, il supplemento di febbraio del catalogo Sidney, che non aveva ancora visto. Anzi, il supplemento di febbraio non sarebbe stato ancora in vendita per altri tre giorni. Era evidente che l'Associazione Rosen aveva un rapporto particolare con la Sidney.
Urtato, prese in mano il supplemento. «Questa e una violazione dei diritti del pubblico. Nessuno dovrebbe avere informazioni anticipate sui cambiamenti di prezzo». Anzi, la si poteva considerare una violazione dello statuto federale; cerco di ricordarsi con esattezza quale fosse la legge, ma si rese conto che non ci riusciva. «Questo lo sequestro io», disse e, aperta la valigetta, vi lascio cadere dentro il supplemento.
Dopo una pausa di silenzio, Eldon Rosen disse, in tono scocciato: «Senta, agente, non fa mica parte della nostra politica aziendale indurre i fornitori a darci in anticipo...»
«Non sono un agente», disse Rick. «Sono un cacciatore di taglie». Dalla valigetta aperta estrasse l'apparato Voigt-Kampff, si sedette a un tavolinetto da caffe in palissandro, e comincio a montare la relativamente semplice apparecchiatura poligrafica. «Potete far entrare il primo candidato», comunico a Eldon Rosen, che ora aveva un aspetto piu stravolto che mai.
«Vorrei assistere», intervenne Rachael, sedendosi anche lei. «Non ho mai visto un test per l'empatia. Cosa misurano quegli apparecchi?»
«Questo...» disse Rick, mostrandole un disco adesivo piatto dal quale pendevano dei fili, «misura la dilatazione dei capillari nell'area facciale. Sappiamo che si tratta di una risposta autonoma primaria, quel che comunemente viene definito "arrossire" o "vergognarsi", una reazione a uno stimolo che colpisce interiormente. Non la si puo controllare volontariamente, come invece si riesce a fare con la conduttivita della cute, la respirazione, la frequenza cardiaca». Le fece vedere l'altro strumento, una torcia elettrica sottile come una matita. «Questo strumento, invece, registra le fluttuazioni di tensione dei muscoli oculari. Simultaneamente al fenomeno dell'arrossire in genere si puo rilevare un minuscolo ma misurabile movimento dei...»
«Tutte cose che non si possono rilevare negli androidi», disse Rachael.
«Perlomeno, non innescate dalle domande-stimolo; no. Anche se da un punto di vista biologico ci sono. Potenzialmente».
Rachael disse: «Mi sottoponga al test».
«Perche?» chiese Rick, perplesso.
Intervenendo con la sua voce rauca, Eldon Rosen spiego: «L'abbiamo scelta come primo soggetto. Potrebbe anche essere un androide. Noi speriamo che lei sia in grado di dirlo con esattezza». Si sedette con una serie di movimenti impacciati, tiro fuori una sigaretta, l'accese e si dispose ad assistere al test.
CAPITOLO QUINTO
Il sottile fascio di luce bianca rimaneva fisso nell'occhio sinistro di Rachael Rosen, mentre la piastra con il fascio di fili le aderiva alla guancia per mezzo di una ventosa. La ragazza pareva calma.
Seduto in modo da poter vedere le misurazioni sui due quadranti dell'apparato per il test di Voigt-Kampff, Rick Deckard disse: «Le descrivero un certo numero di situazioni. Lei dovra reagire nel modo piu veloce possibile. Naturalmente prendero il tempo di reazione».
«E naturalmente», disse Rachael con tono distaccato, «le mie risposte verbali non contano nulla. Utilizzera come indici soltanto le reazioni dei muscoli oculari e dei capillari. Ma rispondero lo stesso; voglio sottopormi a...» S'interruppe. «Proceda pure, signor Deckard».
Rick, scelta la domanda numero tre, disse: «Per il suo compleanno le regalano un portafoglio di cuoio». Entrambi i quadranti registrarono una risposta che superava il settore verde e arrivava nel rosso; gli aghi sventagliarono con violenza e poi si fermarono.
«Non l'accetterei», disse Rachael. «E poi denuncerei alla polizia la persona che me l'ha dato».
Dopo aver buttato giu un appunto Rick continuo, passando all'ottava domanda del questionario di Voigt-Kampff. «Suo figlio le mostra una collezione di farfalle, e anche il barattolo che usa per ucciderle».
«Lo porterei dal dottore». La voce di Rachael era bassa ma ferma. Di nuovo le due lancette registrarono una risposta, ma stavolta non andarono altrettanto lontano. Annoto anche questo.
«Sta guardando la TV», continuo, «e all'improvviso s'accorge che una vespa le si e posata sul polso».
«L'ammazzerei subito», rispose pronta Rachael. Le lancette, stavolta, non registrarono quasi nulla: solo un debole tremore di un attimo. Lui l'annoto e scelse con molta attenzione la domanda successiva.
«Su una rivista trova un fotocolor a piena pagina di una ragazza nuda». Fece una pausa.
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