Manfredo Cagni - Egitto

Здесь есть возможность читать онлайн «Manfredo Cagni - Egitto» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: foreign_antique, foreign_prose, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Egitto: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Egitto»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Egitto — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Egitto», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Nel deserto si trova assai sovente lo sciacallo, più di rado la iena. Si parla di tanto in tanto di qualche cignale, ma in realtà si può dire di esso come dell'araba fenice, perchè non se ne vide più da tempo un esemplare. Sembra che una volta ve ne fossero in quantità fenomenale, ma in causa dei guasti che producevano ai raccolti, fu organizzata contro di loro una vera crociata. Il vicerè Mohammed-Alì mise sotto le armi le sue truppe per questa guerra di nuovo genere, e la razza venne interamente distrutta. Ecco ciò che offre di per sè stesso il paese.

In questo stato di cose il cacciatore, in Egitto, è costretto a concentrare tutte le sue speranze sulla selvaggina di passaggio e si comprende facilmente come questa risorsa sia aleatoria. Venti contrari, persistenza dei calori estivi, che qualche volta si protraggono sino alla fine di novembre, più o meno abbondanti piene del Nilo e conseguenti inondazioni possono del tutto turbare l'ordine abituale nel passaggio della selvaggina.

Nelle condizioni normali in Egitto la caccia può dividersi in tre periodi assai distinti: l'epoca delle quaglie e tortorelle, quella dei beccacini e quella delle anitre. Le quaglie e le tortorelle si cacciano in settembre lungo tutta la spiaggia, mentre di rado se ne trovano nell'interno, che essendo tutto allagato non può offrir loro di che nutrirsi. Provenienti dal Nord, appena arrivate, filano, dopo un breve riposo, direttamente verso l'alto Egitto, ove covano, per discenderne verso il marzo, ai primi forti calori, ritornando al Nord. In questa stagione appunto si trovano di preferenza nel medio Egitto e talvolta in numero eccezionale.

Per la caccia alle quaglie il cane non è molto impiegato, perchè la caccia avendo luogo in settembre e sulla spiaggia all'arrivo delle quaglie, esso non riesce di necessità assoluta, e non resisterebbe a lungo sulla sabbia e coi calori di quella stagione.

In marzo poi ed aprile poco servirebbe nei campi di grano o di trifoglio già alti. Di preferenza si adoprano i Beduini, che fanno una vera battuta e sono abilissimi a rintracciare gli animali uccisi.

In generale ogni cacciatore ne conduce seco due o tre, e si può immaginare con quanta soddisfazione del povero agricoltore, che vede precipitarsi sulle sue messi, già prossime a maturità, una vera valanga umana.

Fortunatamente il Fellah (contadino) è assai paziente, e se tollera a malincuore di vedere spesso rovinato il frutto delle sue fatiche, stenta a ribellarsi apertamente.

Ciò non ostante qualche rissa ha luogo di quando in quando, anche con esito funesto. Così, or non sono molti anni, un medico del Cairo venuto a questione che degenerò poi in lotta, con due contadini, rimase ferito, nella colluttazione, dal proprio fucile, ed in seguito a tale ferita l'indomani moriva.

Poco tempo dopo due ufficiali inglesi dell'armata di occupazione, cacciando essi pure le quaglie, uccisero inavvertentemente un fellah e ne ferirono un altro. Non lo avessero mai fatto! Tutta la popolazione del prossimo villaggio, uomini e donne, si precipitarono in un istante sopra di essi, che non trovarono altro di meglio, che ritirarsi combattendo. Raggiunti, furono legati, insultati, percossi ed ebbero a subire un lungo martirio, fino a che la polizia non giunse a sottrarli alla furia del popolo oltremodo eccitato, specialmente le donne.

È però indiscutibile che la caccia alle quaglie richiede la più grande attenzione da parte del cacciatore.

Il fellah ha l'abitudine di passare nei campi tutta la giornata insieme alle donne, ai bambini ed alle sue bestie, sia per far pascolare queste ultime, sia per sorvegliare le sue messi; di modo che accade assai sovente di non trovare una direzione di tiro libero in qualunque senso ci si rivolga. Ma il pericolo più grave sta nel fatto che i contadini, specialmente le donne ed i ragazzi, un po' per la torpidezza orientale, un po' per ripararsi dal caldo, stanno sdraiati per terra tra il grano ed il trifoglio, sicchè il cacciatore novizio, o poco prudente può credere, nulla vedendo, di avere piena libertà di azione.

Una quaglia si leva ed al rumore che fa è cosa facile che una donna od un ragazzo alzi la testa: il colpo parte… ed ecco come può accadere una sventura. In questo caso non vi è che un mezzo solo per salvare la situazione. Il supremo e sempiterno riparatore di tutti i mali… il danaro! Non sempre però esso produce l'effetto desiderato, sia per la natura delle persone colle quali si ha da trattare, sia per la difficoltà che offre alle trattative la poca pratica della lingua del paese. Da qualche anno lo spirito commerciale ha dato ampio sviluppo alla caccia alle quaglie per mezzo delle reti. E questo sistema è quasi esclusivamente esercitato dagli indigeni, che finirà col determinare, ove non si metta riparo, una diminuzione notevole di questa specie di animali.

Infatti, ogni anno se ne esportano da Alessandria, la più parte per Marsiglia, per irradiarsi sui vari mercati di Francia ed Inghilterra, circa un milione di capi in media, non essendo costante la quantità dei volatili di passo.

La tortorella si caccia al passo, appostandosi il cacciatore a qualche albero isolato, od a qualche viale, o nascondendosi dietro ad un cespuglio. Questa caccia è però assai incerta e spesso si succedono anni di massima scarsità.

Il beccaccino comincia a fare la sua apparizione verso i primi giorni di settembre e se ne trovano in quantità durante tutto l'inverno, perchè non è l'acqua che manchi in Egitto, non proveniente dalle pioggie, ma bensì dalle infiltrazioni del Nilo. Quest'acqua, ritirandosi poco a poco, lascia dei terreni, ove il beccaccino trova facilmente un pascolo abbondante. Le località in cui si trovano in numero più rilevante sono presso i laghi di Menzaleh e di Mariout; dopo queste, i campi coltivati a cotone.

Un buon tiratore può colpirne 150 e più per giorno. È però una caccia superlativamente faticosa per la natura del terreno smosso ed appicicaticcio, sul quale si rischia ad ogni istante di scivolare, o di affondare sino al disopra delle anche. Il beccaccino dorato è comunissimo.

Ai primi di settembre, cioè al tempo delle prime inondazioni del medio e basso Egitto, si ha un passaggio, qualche volta abbondante, di pivieri e di curli grossi e piccoli: dura però pochi giorni; questi animali non si fermano nel paese.

Le anitre (e sotto questo nome si designano tutti gli animali di becco schiacciato) si trovano innumerevoli nei laghi di Menzaleh e di Mariout, nelle Bircket, specie di avallamenti inondati dalle infiltrazioni del Nilo e nel Nilo stesso.

Le oche, le rosse comprese, nei mesi di dicembre e gennaio si trovano a stormi di migliaia nella notte ed alla mattina nelle grandi pianure inabitate; nelle ore calde del giorno preferiscono restare alle sponde delle isole arenarie del Nilo.

È curioso un genere di caccia che si fa a tutta questa selvaggina lungo i canali rimasti a secco o quasi, e che sono ripieni di una discreta vegetazione di piante palustri. Due arabi strascicano nel fondo del canale attaccata ad una corda, i cui estremi vanno a finire ai due argini, una scatola di latta (abitualmente scatole da petrolio ripiene di sassi o di pezzi di ferro), mentre sopra i due argini i cacciatori camminano, precedendo i due arabi, tirano sugli animali, che fuggono spaventati dal rumore prodotto dalla scatola.

Oltre questi generi di selvaggina, che possiamo considerare come i più importanti, il cacciatore, che non disdegna la piccola preda, troverà ancora altre risorse di soddisfacimento alla sua passione.

Una caccia divertente assai è quella della sirena, per quanto essa sia poco apprezzata dai buongustai. Vi sono due specie di sirene, quella del medio e quella dell'alto Egitto; quest'ultima si comincia a trovare all'altezza di Minieh. La sirena è un animale grosso circa come un tordiello, rivestito di bellissime piume gialle, azzurre e verdi.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Egitto»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Egitto» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Valerio Manfredi - Odysseus - The Return
Valerio Manfredi
Valerio Manfredi - The Ides of March
Valerio Manfredi
Valerio Manfredi - Heroes
Valerio Manfredi
Valerio Manfredi - Die letzte Legion
Valerio Manfredi
Lou Manfredo - Rizzo's Fire
Lou Manfredo
Valerio Manfredi - The Ancient Curse
Valerio Manfredi
Valerio Manfredi - Alexander König von Asien
Valerio Manfredi
Nick Eastwood - Cousin comes first
Nick Eastwood
Josep Lluís Gómez Mompart - Joan Fuster i el periodisme
Josep Lluís Gómez Mompart
Отзывы о книге «Egitto»

Обсуждение, отзывы о книге «Egitto» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x