Volodyk - Paolini2-Eldest
Здесь есть возможность читать онлайн «Volodyk - Paolini2-Eldest» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Старинная литература, на русском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Paolini2-Eldest
- Автор:
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:5 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 100
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Paolini2-Eldest: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Paolini2-Eldest»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Paolini2-Eldest — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Paolini2-Eldest», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
Irwin, il primo ministro, si alzò di scatto e puntò un dito tremante contro Elva. «Perché hai portato questa... questa aberrazione fra di noi?»
«Dimentichi le buone maniere, ministro» rispose Nasuada, pur comprendendo le ragioni di Irwin. Orrin aggrottò la fronte. «Sì, contieniti, Irwin. Tuttavia la sua obiezione è valida, Nasuada. La bambina non può assistere alle nostre riunioni.»
«L'Impero» disse Nasuada «ha appena tentato di assassinarmi.» La sala echeggiò di esclamazioni di sorpresa. «Se non fosse stato per l'intervento tempestivo di Elva, a quest'ora sarei morta. Quindi gode della mia piena fiducia; dove vado io, viene lei.» Che si chiedano pure che cosa Elva è in grado di fare.
«È una notizia sconvolgente!» esclamò il re. «Avete catturato il responsabile?»
Notando le espressioni bramose dei ministri, Nasuada esitò. «Preferirei parlartene in privato, sire.» Orrin parve contrariato dalla risposta, ma decise di non insistere. «D'accordo. Ma siediti, prego! Abbiamo appena ricevuto un rapporto inquietante.» Quando Nasuada ebbe preso posto di fronte a lui - con Elva in piedi alle sue spalle il re continuò: «Pare che le nostre spie a Gil'ead siano state indotte in errore circa l'entità dell'esercito di Galbatorix.» «Ossia?»
«Loro ritengono che l'esercito si trovi a Gil'ead, mentre abbiamo qui una lettera di un nostro infiltrato a Urù'baen, che avrebbe visto un'enorme milizia marciare oltre la capitale verso sud una settimana e mezzo fa. Era notte, per cui non ha potuto stabilire il numero con precisione, ma è sicuro che fossero molti di più dei sedicimila soldati che compongono il nucleo delle truppe di Galbatorix. Potrebbero essere addirittura centomila, se non di più.»
Centomila soldati! Nasuada si sentì sprofondare il cuore in un pozzo gelido. «Possiamo fidarci della tua fonte?» «I suoi rapporti sono sempre stati attendibili.»
«Non capisco» disse Nasuada. «Come ha fatto Galbatorix a mobilitare tanti uomini senza che noi ne avessimo sentore? Soltanto i convogli delle salmerie dovevano essere lunghi miglia e miglia. Sapevamo che l'esercito si stava muovendo, ma l'Impero era ben lungi dal poterlo schierare.»
Intervenne Falberd, picchiando il pugno sul tavolo. «Siamo stati ingannati. Le nostre spie devono essere state tratte in errore con la magia, perché pensassero che i soldati fossero ancora nelle caserme di Gil'ead.»
Nasuada si sentì gelare il sangue nelle vene. «L'unico in grado di sostenere un'illusione di questa portata e durata...» «È Galbatorix in persona» concluse Orrin. «Anche noi siamo giunti alla stessa conclusione. Significa che Galbatorix è finalmente uscito allo scoperto per uno scontro diretto. Il nero nemico si avvicina.»
Irwin prese la parola. «La domanda adesso è come reagire. Certo, dobbiamo affrontare la minaccia, ma in che modo? Dove, quando e come? Le nostre milizie non sono pronte per una campagna di questa portata, mentre i tuoi uomini, ledy Nasuada, i Varden, sono già abituati al feroce clamore della guerra.»
«Cosa vorresti insinuare?» Che dovremmo farci massacrare per voi?
«Ho soltanto fatto un'osservazione. Pensala come vuoi.»
Orrin disse: «Da soli verremmo annientati, da un esercito così imponente. Dobbiamo trovare degli alleati, e avere Eragon, soprattutto se dovremo affrontare lo stesso Galbatorix. Nasuada, vorresti richiamarlo?»
«Lo farei se potessi, ma finché Arya non torna, non ho modo di comunicare con gli elfi o di convocare Eragon.» «In questo caso» disse Orrin con voce grave «non ci resta che sperare che arrivi presto. Non credo che possiamo aspettarci l'aiuto degli elfi in questo frangente. Anche se un drago può coprire le leghe che separano Ellesméra da Aberon con la rapidità di un falco, sarebbe impossibile per gli elfi marciare per la stessa distanza prima che l'Impero ci raggiunga. Non ci restano che i nani. So che sei amica di Rothgar da molti anni; potresti mandargli una richiesta di aiuto da parte nostra? I nani ci hanno sempre promesso che avrebbero combattuto con noi, al momento del bisogno.» Nasuada annuì. «Il Du Vrangr Gata è in contatto con alcuni stregoni dei nani tramite un sistema di segnalazioni immediate. Riferirò il vostro... il nostro... messaggio. E chiederò a Rothgar di mandare un emissario a Ceris per informare gli elfi della situazione, perché almeno siano avvertiti.»
«Bene. Siamo piuttosto lontani dal Farthen Dùr, ma se riusciamo a rallentare l'Impero per almeno una settimana, i nani potranno raggiungerci in tempo.»
La discussione che seguì fu parecchio tormentata. Esistevano varie tattiche per sconfiggere un esercito più numeroso, anche se non necessariamente più forte, ma nessuno dei presenti riusciva a escogitare un modo per sconfiggere Galbatorix, considerando che Eragon era ancora relativamente impotente in confronto all'antico re. L'unico espediente che poteva avere qualche speranza di successo era circondare Eragon di quanti più stregoni possibile, sia nani che umani, e poi cercare di costringere Galbatorix ad affrontarli da solo. Il punto debole di questo piano, pensò Nasuada, è che Galbatorix ha avuto la meglio su nemici ben più formidabili quando eliminò i Cavalieri, e da allora la sua forza non ha fatto che crescere. Era sicura che anche gli altri ci avessero pensato. Se avessimo i maghi degli elfi a ingrossare le nostre fila, forse potremmo aspirare alla vittoria. Senza di loro... Se non riusciremo a sbarazzarci di Galbatorix, l'unica via di scampo sarà abbandonare Alagaesia per mare e trovare una nuova terra dove ricostruire le nostre esistenze. Poi aspetteremo che Galbatorix muoia. Nemmeno lui può vivere per sempre. L'unica certezza, in questo caos, è che tutte le cose sono destinate a finire, prima o poi.
Passarono dalla tattica alla logistica, e qui il dibattito si fece più acceso quando il Consiglio degli Anziani litigò con i ministri di Orrin per la distribuzione delle responsabilità fra i Varden e il Surda: chi avrebbe sovvenzionato questo o quello, chi avrebbe fornito le razioni agli operai che lavoravano per entrambi, chi si sarebbe sobbarcato le spese per il salario dei soldati, e numerosi altri argomenti spinosi.
Nel bel mezzo dello scontro verbale, Orrin si sfilò un rotolo di pergamena dalla cintura e si rivolse a Nasuada. «In materia di finanze, vorresti essere così gentile da spiegarmi una curiosa questione che è stata portata alla mia attenzione?»
«Farò del mio meglio, sire.»
«Ho in mano una protesta formale da parte della gilda dei tessitori, che asseriscono che i loro membri in tutto il Surda hanno subito un drastico calo dei profitti perché il mercato tessile è stato invaso da merletti a bassissimo costo, merletti che, sono pronti a giurare, vengono realizzati dai Varden.» Il suo volto era addolorato. «Sembra sciocco persino chiedertelo, ma la loro protesta è fondata: e in questo caso, perché i Varden avrebbero fatto una cosa del genere?»
Nasuada non fece nulla per nascondere il suo sorriso. «Se ben ricordi, sire, quando hai negato ai Varden un ulteriore prestito, mi hai consigliato di trovare un altro modo per provvedere a noi stessi.»
«Ricordo. E dunque?» chiese Orrin, gli occhi ridotti a due fessure.
«Ebbene, mi è venuto in mente che mentre ci vuole molto tempo per realizzare i merletti a mano, ed è il motivo per cui costano tanto, avrei potuto facilmente produrli con la magia, grazie all'esigua quantità di energia necessaria. Proprio tu, fra tutti, un filosofo naturalista, dovresti apprezzare la mia idea. Con la vendita dei merletti qui e nell'Impero siamo riusciti a provvedere a noi stessi. I Varden non hanno più bisogno di elemosinare vitto e alloggio.» Poche cose nella vita le avevano dato una così grande
soddisfazione quanto l'espressione incredula di Orrin in quel momento. La mano paralizzata che reggeva la pergamena sospesa sul tavolo, la bocca semiaperta, la fronte aggrottata, tutto contribuiva a dare al re l'aspetto di un uomo confuso, che non capisce quello che vede. Nasuada si godette la scena.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Paolini2-Eldest»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Paolini2-Eldest» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Paolini2-Eldest» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.