Guido Pagliarino - La Tragedia Dei Trastulli

Здесь есть возможность читать онлайн «Guido Pagliarino - La Tragedia Dei Trastulli» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: unrecognised, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

La Tragedia Dei Trastulli: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La Tragedia Dei Trastulli»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Italia, anni ‘60 del XX secolo: Una serie di delitti e disgrazie colpisce ineluttabile, senza soluzione di continuità, uno per volta, i membri d’una famiglia di noti commercianti torinesi, quasi essi fossero i personaggi d’una tragedia greca che, per ineluttabile fato, continua a dipanarsi, episodio dopo episodio, senza veri colpevoli, contro un padre e un figlio entrambi d’animo nobile e i loro famigliari non ignobili. Italia, anni ‘60 del XX secolo: Una serie di delitti colpisce ineluttabile, uno alla volta, i membri d’una famiglia di noti commercianti torinesi, i Trastulli, la cui coppia di  capostipiti ha partecipato alla lotta di Liberazione dal nazifascismo e ha nascosto e protetto, negli anni più bui, ebrei ricercati dalle SS. È una vera e propria tragedia di vita quella che travolge i membri della famiglia, causata da eventi superiori incontrollabili, come la gravissima crisi economica del triennio 1963-1965 che, esplodendo improvvisa, sconvolge drammaticamente l’economia italiana, interrompendo il cosiddetto miracolo economico, cioè l’espansione stupefacente dell’Italia iniziata negli anni ‘50 e sviluppatasi, disordinata ma possente, fin al 1962; o come, nel 1964, un tentativo di colpo di Stato che vede ai propri vertici addirittura alti esponenti politici d’area governativa e il comandante in capo dei Carabinieri, un generale di corpo d’armata eroe pluridecorato della Resistenza: incombendo superni eventi economici, sociali e politici ineluttabili sopra singoli esseri umani, simbolicamente la mitica musa Melpomene ispira una tragedia esistenziale. Cercando giustizia, entrano in scena un commissario capo della Questura torinese, anch'egli eroe della Resistenza avendo partecipato, nel 1943, ancor giovanissimo vice commissario, all’insurrezione della città partenopea onorata dalla Storia quale “Le Quattro Giornate di Napoli”, e il giovane vice brigadiere suo aiutante: indagano, in primo luogo, sopra una morte che ha tutta l’apparenza d’un suicidio per motivi economici, ma che potrebbe aver avuto causa in altissimi interessi politici e militari. Poi altri decessi e disgrazie vanno succedendosi colpendo, a uno a uno, tutti i membri della famiglia Trastulli, e non sempre un famigliare è estraneo al male dell’altro, anche se indubbiamente il fato stesso s’é intromesso superno. Un’altra famiglia intanto, che ha al suo vertice un austero generale di brigata ex partigiano ed è legata alla prima grazie a una salda amicizia fra i due capostipiti, vede intrecciarsi tragicamente le proprie vite a quelle dell’altra. Ultimo libro in ordine di stesura con protagonisti Vittorio D’Aiazzo e Ranieri Velli, ma terza opera della saga secondo l’ordine cronologico degli eventi, una serie che si conclude col romanzo, da tempo in libreria, “Il terrore privato, il terrore politico” ambientato nell’anno 2000.

La Tragedia Dei Trastulli — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La Tragedia Dei Trastulli», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Il funzionario aveva riagganciato, di seguito aveva ordinato a un agente del suo ufficio, un certo Bianchini, di telefonare a tutti i pronto soccorso torinesi chiedendo se un Aristide Trastulli vi fosse stato ricoverato.

L’agente aveva eseguito. Tempo dopo, avrebbe comunicato al brigadiere che non risultava nessuno con quelle generalità.

Nel frattempo il brigadiere aveva chiesto ai denunzianti se avessero portato foto dell’uomo.

“Sì, ci abbiamo pensato: due fotografie”, gli era venuto dalla signora Iride. Aveva cavato dalla propria borsa un’istantanea a colori del marito, a figura intera, e una sua fototessera in bianco e nero, sorella di quella applicata alla sua carta d’identità. Le aveva allungate al brigadiere.

Il Pitrini le aveva posate sul proprio scrittoio e aveva ordinato all’agente dattilografo che gli sedeva poco distante, pronto a battere i tasti della propria macchina: “Queste te le prendi dopo e le alleghi alla pratica. Cominciamo a scrivere.” Aveva chiesto ai denuncianti: “Quando hanno visto per l’ultima volta lo scomparso?”

La madre: “Poco dopo le 19, subito dopo la chiusura del nostro negozio…”

“…situato?”

“La ditta Trastulli è in via Garibaldi, quasi in piazza Statuto, una trentina di metri prima.”

“Ah, sì, un negozio con molte vetrine, l’ho presente.”

“Sì. Dicevo che mio marito è uscito subito dopo la chiusura, passando dal retro assieme ai commessi, mentre noi, come ogni sera, ci siamo soffermati per chiudere il conto cassa e per controllare che tutto fosse a posto, prima d’andarcene. La maggior parte delle volte andavamo via con lui in auto, a conti fatti, ma stasera ci ha detto che, per farsi venir appetito, voleva far quattro passi lungo il suo solito breve percorso.”

“Me lo delinei, dovremo cominciare a cercarlo in quelle vie.”

“Uscendo da noi in via Garibaldi, svolta a sinistra in corso Valdocco, poi svolta a destra in via del Carmine, va avanti fin a piazza Savoia, svolta a destra in via della Consolata, quindi, sempre dritto, imbocca corso Siccardi, infine gira a destra in via Cernaia e arriva a casa nostra, che è quasi all’altezza di corso Palestro.”

“Mi ha detto che la passeggiata non è un fatto del tutto eccezionale.”

“Esattamente, brigadiere, una e talvolta due volte alla settimana capita. Ci ha detto uscendo che ci saremmo visti a casa per cena, lo diceva tutte le volte, per abitudine. Abitiamo tutti assieme in due appartamenti comunicanti, noi, i figli, la nuora e le nipotine. Quando siamo rientrati, lui non era arrivato.”

“A che ora?”

“Erano le 20 e qualcosa, diciamo le 20 e 10. Era inusuale che non ci fosse ancora, ma non stranissimo, era già successo due volte in passato, in entrambe aveva incontrato un caro amico che abita in via del Carmine, il generale dei Carabinieri Amedeo Ronzi di Valfenera, ed erano andati a sedersi a un tavolino d’un caffè, non so quale, per prendersi un aperitivo assieme e fare due chiacchiere: nessuna delle due volte aveva pensato di telefonarci dal caffè, lui è fatto così, brigadiere. Abbiamo lasciato passare un’oretta. Ormai, eravamo molto preoccupati, è ovvio. Così abbiamo pensato di comunicarvi senz’altro la sparizione, ma prima abbiamo ancor voluto telefonare ai nostro commessi per sapere se avessero notato, uscendo con lui, in che direzione Aristide avesse preso a camminare, nel caso stavolta avesse cambiato percorso: poteva esser utile alle vostre ricerche.”

“Avete fatto bene, Dunque?”

“Due di loro non erano in casa….”

“…quanti sono i commessi?”

“Quattro.”

“Continui, signora.”

“Il telefono del primo ha squillato…”

“…nome e indirizzo?”

“Mario, Mario Rollini, abita in corso Francia, vive solo, almeno secondo il foglio di famiglia che i dipendenti ci rilasciano per gli eventuali assegni familiari. Non so a che numero abiti, in ditta l’abbiamo, ma a memoria non ricordo, so che è quasi in piazza Bernini.”

“Va bene, non importa, lo troviamo noi. Quindi?”

“Dicevo che il suo telefono ha squillato a vuoto.”

“Gli altri?”

“Ho chiamato per secondo Cesare, Cesare Chiodi di preciso. Abita in via Don Bosco con la moglie. C’era, ma mi ha detto di non aver fatto caso a quale direzione avesse preso mio marito. Il terzo commesso, Amilcare Nobis, invece lo sapeva, l’aveva visto dirigersi proprio verso corso Valdocco e io avevo capito che aveva preso la solita strada. Nemmeno Umberto c’era, intendo Umberto Ronzi di Valfenera che è figlio del generale amico di mio marito: Marta, la sua mamma, era a casa da sola e m’ha riferito che il marito sarebbe rientrato tardi, perché aveva dovuto trattenersi al suo comando di brigata e, quanto al figlio, l’aveva chiamata da un bar informandola che non sarebbe rincasato subito.”

“Motivo?”

“Perché avrebbe mangiato in pizzeria con un compagno dell’ultimo anno delle superiori incontrato per strada, uno ch’era stato suo amico e s’era trasferito a Milano dopo il diploma: era solo di passaggio a Torino e avevano deciso, sul momento, di fare una breve rimpatriata mangiandosi assieme la pizza.”

“Quel vostro Umberto ha un diploma di maturità, a quanto ho capito.”

“Sì, è ragioniere, l’assumemmo tre anni fa per un favore al padre.”

“Come contabile?”

“No, come commesso. La contabilità la tiene mio figlio” – aveva indicato Clemente –: “Umberto ha il diploma ma preso col minimo dei voti a ventidue anni, dopo diverse bocciature, per cui non solo non aveva poi superato l’esame per l’ammissione all’Accademia Allievi Ufficiali di Modena, come suo padre avrebbe voluto, ma non gli era riuscito nemmeno di trovare un qualsiasi impiego ad altezza diploma. Bisogna però dire che come venditore è bravo, ha una buona parlantina.”

“Chi sa che delusione, per il padre, non vederlo indossare la divisa come lui.”

“Senza dubbio, brigadiere, conosco bene il generale, mio marito e io cooperammo con lui nella lotta di Liberazione.”

“Lei era partigiana, signora?”

“Sì. Il generale aveva chiesto a mio marito se avesse un posto da commesso per il figlio, e allo stupore d’Aristide che lo sapeva ragioniere, gli aveva rivelato come stavano purtroppo le cose: Umberto, fallito il concorso d’ammissione all’Accademia, aveva dato quello interno d’una banca, un istituto di diritto pubblico, per cui per entrare si deve superare un concorso, ed era stato bocciato. Così pure alle Poste. Alla FIAT, poi, non era stata presa nemmeno in considerazione la sua domanda scritta d’assunzione, nemmeno gli avevano risposto. Così…”

“…così il generale aveva pensato a voi. L’indirizzo preciso di quella famiglia?”

“Vivono in via del Carmine, in un bel palazzo quasi di fronte alla chiesa, l’appartamento è di loro proprietà, molto grande, coi soffitti alti quattro metri, al piano nobile, io non ci sono mai stata ma lo so da mio marito ch’è invitato sovente a cena dal generale e dalla moglie. Comunque, in ditta abbiamo il numero della via: il nostro Umberto abita coi genitori.”

“Lo troviamo noi. No, piuttosto, hanno ancora qualche notizia utile al ritrovamento?”

“No”, avevano risposto all’unisono i tre.

“Mi dicano però in che stato d’animo fosse lo scomparso oggi e negli ultimi giorni.”

Aveva parlato la signora Iride: “Diciamo… che non era molto in forma.”

“Più precisamente?”

“Era agitato e si sentiva debole: siamo inquieti.”

“Cause dell’agitazione e dell’astenia potrebbero essere preoccupazioni sul lavoro?”

“Oh, no, il lavoro va benissimo.”

“Pure in casa tutto bene?” aveva ancora chiesto: “Scusi la domanda, è necessaria: litigi?”

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La Tragedia Dei Trastulli»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La Tragedia Dei Trastulli» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «La Tragedia Dei Trastulli»

Обсуждение, отзывы о книге «La Tragedia Dei Trastulli» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x