Annie Vivanti - Vae victis!

Здесь есть возможность читать онлайн «Annie Vivanti - Vae victis!» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Фантастические любовные романы, literature_20, foreign_antique, foreign_prose, Зарубежные любовные романы, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Vae victis!: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Vae victis!»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Vae victis! — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Vae victis!», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Forse, pensò Chérie, il suo battaglione ha ricevuto ordini di lasciare l'accampamento sulla Mosa; forse egli è stato mandato alla frontiera. Sospirò. Ah! s'ella avesse potuto rivederlo ancora!… Se avesse almeno potuto dirgli addio!…

Ma ecco entrare a colpo di vento la piccola Mirella, simile a un petalo di fior di pesco nel vestitino di seta vermiglia. «Vieni, vieni, Chérie! Hanno suonato alla porta!»

E poichè non c'era nessuno che potesse andare ad aprire – Maria e Marietta erano partite, Frida stava chiusa in camera sua, e Fritz era sparito – le due fanciulle scesero correndo ad aprire la porta a Lucilla e a Cricri, radiose entrambe nelle loro vesti di mussola cilestrina. Presto arrivarono anche Cecilia e Jeannette, e poi Verveine, coi brevi riccioli al vento – e tutte insieme colle bianche braccia intrecciate e le chiare gonne ondeggianti salirono alla sala da musica.

Verveine sedette al pianoforte, e le altre danzarono cantando:

«Sur le pont
«D'Avignon
«On y danse,
«On y danse,
«Sur le pont
«D'Avignon
«On y danse,
«Tout en rond

Attraverso le finestre spalancate le voci ridenti si spandevano nella mite aria serale; e un giovane soldato a cavallo che passava al galoppo per la strada silenziosa del villaggio udì la canzone ancor prima di giungere alla porta del dottor Brandès. Era Florian Audet che veniva a mantenere la sua promessa.

Egli saltò a terra, e gettando la briglia sopra una punta della piccola cancellata, suonò il campanello. Fu Luisa che scese ad aprirgli la porta.

«Ah, Florian,» esclamò lieta, «come sarà felice Chérie —» ma in quell'istante la luce dal corridoio battè in pieno sul viso del giovane, ed essa lo vide livido e stravolto. «Che cosa c'è?» chiese, abbassando la voce.

«Devo parlarvi!» rispose Florian, traendola in casa; entrò con lei nello studio del dottore e chiuse la porta. Luisa sentì d'improvviso come una gran pietra caderle sul cuore.

«Florian! dimmi… che cosa è accaduto? Vi sono notizie peggiori?»

«Le peggiori possibili,» disse il giovane. Indi i suoi occhi stupiti errarono sopra la graziosa figuretta che gli stava di fronte. «Si può sapere perchè siete vestita così?» Il volto gli si contrasse in un sorriso d'amara ironia. «Cosa c'è? Un ballo?»

«Ma no, Florian…» balbettò Luisa. «Ma sai pure che è la festa di Chérie…»

«Sur le pont d'Avignon
«On y danse, on y danse....

cantavano di sopra le voci giovanili.

Florian si coprì gli occhi. «Mio Dio,» mormorò… «Quanta incoscienza! E come faccio io a lasciarvi – come faccio?» Indi alzando lo sguardo vide gli occhi spauriti di Luisa che lo fissavano, e le prese la mano.

«Marraine,» disse. «Voi sarete coraggiosa – non è vero? E' meglio che io vi dica come stanno le cose.»

«Sì, Florian,» disse Luisa tenendo gli occhi fissi su di lui mentre il colore le spariva a poco a poco dal volto, lasciandolo di un pallore latteo.

«Ebbene – il paese è invaso ad ogni punto. Vi è già stato uno scontro a Verviers.»

«A Verviers!» gridò Luisa.

«Sì. E a Fleuron!»

Vi fu un silenzio.

Quindi Luisa domandò, quasi afona: «Che cosa… che cosa accadrà? Cosa significa questo per il nostro paese?»

«Significa rovina e strazio,» mormorò Florian a denti stretti. «Significa violenza, strage e devastazione.»

Luisa fu presa da un tremito convulso e si lasciò cadere su una seggiola. Florian girò su e giù per la stanza. «Teniamo ancora Visé,» mormorò soffermandosi. «Lo teniamo contro Von Emmich e le sue jene infernali!… E quando non potremo più tenerlo faremo saltare il ponte della Mosa.»

Luisa ebbe un singulto; poi alzò gli occhi – i grandi occhi che parevano macchie d'inchiostro nella faccia scolorita. «Florian! Credi – credi possibile che.... costoro vengano qui?»

«Tutto è possibile,» gemette Florian, «sì, sì! Anche questo è possibile.» E guardando la fragile figura davanti a sè e pensandola qui sola con Chérie e Mirella, uno spàsimo gli attraversò il viso.

«Ma tu resterai con noi!» esclamò Luisa, e il suo sguardo si appoggiò sulla gagliarda figura e sul maschio volto del giovane. «Quanto tempo potrai restar qui?»

Florian dette in un'amara risata. «Quaranta minuti,» disse. E vi fu un nuovo tragico silenzio.

Finalmente Florian si scosse. «Che ne è di quell'Olandese – quel domestico fidato di Claudio? Dov'è?»

«Fritz?» esclamò Luisa, tremando. E subito gli narrò la scena avvenuta la sera prima, ed anche gli impressionanti eventi della gita a Roche-à-Frêne.

Florian l'ascoltò con viso fosco, stringendo i pugni. Quindi riprese a camminare in su e in giù per la stanza. «Basta,» disse finalmente con voce rauca. «Per gli errori passati non c'è rimedio.» Poi si fermò davanti a Luisa. «Avete promesso d'essere coraggiosa. Adesso ascoltate ciò che vi dico – ed obbeditemi.»

Le diede istruzioni brevi e precise. Raccogliessero subito le poche cose di maggior valore che possedevano e lasciassero Bomal la mattina seguente alla prim'ora. Si recassero a Bruxelles, per la via di Marche e Namur – non per la via di Liegi. «Rammentatevi!» ripetè Florian, «non dovete passare per Liegi.» Nel caso che non vi fossero treni, dovevano noleggiare una carrozza o un carro – qualsiasi veicolo potessero trovare; e se non potevano trovar nulla andassero a piedi fino a Huy e di là a Namur come meglio potevano.

«Avete capito?»

Sì, Luisa aveva capito.

«E perchè non partire adesso – questa sera stessa?» suggerì Florian. «Potreste arrivare a Tervagne stanotte, se attraversate i boschi....»

«Stanotte!… Attraversare i boschi!…»

Luisa parve così terrorizzata a quelle parole ch'egli non osò insistere. D'altra parte, egli riflettè, potrebbe darsi che anche i boschi, stanotte, fossero già percorsi da drappelli di Ulani. No; meglio partire all'alba. Alle tre o le quattro del mattino.

«E' inteso?»

Sì; era inteso.

«E....» chiese la tremante Luisa, «che cosa faremo di Frida?»

«Non ve ne fidate!» esclamò Florian. «Tuttavia conducetela con voi se vuol venire. Se no, lasciatela stare. – Oh! e tenete chiuse le porte! Tutte le porte. Chiuse a chiave e a catenaccio.»

«Sì.» Luisa tremava da capo a piedi come una foglia al soffio della bufera.

«Avete denaro?»

Sì, sì, ne avevano del denaro.

«Sta bene. E adesso,» disse Florian – l'orologio al suo polso l'avvertiva che venti dei quaranta minuti erano già passati – «adesso voglio parlare con Chérie.»

«Vado a chiamarla,» disse Luisa, e si mosse trepidante. Quando fu alla porta si volse e l'interrogò cogli occhi smarriti. «Che cosa devo dire a quelle bimbe?… Devo avvisarle del pericolo che ci sovrasta?»

«Subito – ma subito!» gridò Florian; «e mandatele a casa immediatamente.»

«Mio Dio! Mio Dio! Pietà di noi!» singhiozzò Luisa. «E Mirella – cosa farà? Avrà paura – piangerà…»

«Ma no, ma no. La piccola Mirella è coraggiosa più di noi,» disse Florian. Poi, come Luisa singhiozzava ancora andò da lei e le mise il braccio attorno alle esili spalle. «Su! coraggio, mia piccola madrina,» e si piegò sopra di lei con tenerezza fraterna a baciarle la guancia pallida.

Luisa, singhiozzando, uscì.

Florian rimase solo per pochi istanti. Udì che il canto di sopra si arrestò improvvisamente. Indi dei passi rapidi e leggeri scesero correndo le scale. La porta s'aprì e Chérie apparve sul limitare.

Florian indietreggiò, e gli si fermò il respiro. Ma come! Questa visione d'incanto, questa pura bellezza nei bianchi, ondeggianti drappeggi – era Chérie? la sua piccola amica Chérie? Ma come, come mai si era essa così trasformata dalla bambinetta scontrosa ch'egli aveva sempre conosciuta, in questa eterea beltà floreale?… Chérie ben s'avvide della sua meraviglia, e ristette ferma sulla soglia; timida, si velava le lattee spalle con una sciarpa vaporosa che le fluttuava intorno e le dava come un'aria di volo. I suoi limpidi occhi erano levati a lui larghi di azzurra e divina innocenza.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Vae victis!»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Vae victis!» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Nataly von Eschstruth - Vae Victis
Nataly von Eschstruth
György Kristián Szitás - Vae Victis
György Kristián Szitás
Leo Gasmann - Vae Victis
Leo Gasmann
Nataly von Eschstruth - Vae Victis - Band I
Nataly von Eschstruth
Nataly von Eschstruth - Vae Victis - Band II
Nataly von Eschstruth
Леонид Семенов - VAE VICTIS!
Леонид Семенов
Annie Vivanti - Marie Tarnowska
Annie Vivanti
Annie Vivanti - The Outrage
Annie Vivanti
Annie Vivanti - The Devourers
Annie Vivanti
Отзывы о книге «Vae victis!»

Обсуждение, отзывы о книге «Vae victis!» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x