La signora Enclearre non era stata una maestra di città. — Oh, la mia parte di mondo l’ho vista, giovanotto. Quando avevo la sua età ho navigato nel mare occidentale. — Una marinaia! Sherkaner ascoltò senza celare la meraviglia i suoi racconti di uragani, di grizzard, e di eruzioni di iceberg. Non molti erano così matti da fare i marinai, neppure negli anni del Sole Calante. La signora Enclearre era stata fortunata a sopravvivere a quelle esperienze. Forse poi aveva capito che s’era trattato di pura fortuna, perché durante la generazione successiva aveva messo la testa a partito e aiutato il marito ad allevare i loro ragnetti. Ogni anno aveva l’abitudine di studiare i testi scolastici dell’anno successivo, per tenersi un passo più avanti dei piccoli fino alla loro maturità.
Durante la Luce aveva poi insegnato alla nuova generazione. Quando i suoi allievi avevano raggiunto la maturità, lei era ormai in là con gli anni. Molti aracnidi raggiungevano la terza generazione; pochi ne vedevano la fine. La signora Enclearre era troppo fragile per prepararsi da sola all’imminente Tenebra, ma aveva la chiesa e l’aiuto dei suoi figli; forse avrebbe avuto la possibilità di vedere un quarto periodo di Luce. Nel frattempo aveva i suoi pettegolezzi, e le sue letture. Era perfino interessata alla guerra… ma solo come spettatrice avida. — Diamogli delle belle bastonate sulla schiena a quei dannati Tiefer, ecco come la penso io. Ho due nipoti al fronte, e sono molto orgogliosa di loro.
Ascoltando le chiacchiere di lei, Sherkaner guardava fuori dalla larga finestra dalle tendine aperte. Le stelle erano brillanti lì sulle montagne, avevano mille colori diversi e spandevano una debole luce sulle larghe foglie degli alberi che coprivano le alture. Piccole fate boschive sbattevano incessantemente sul vetro, e le loro stridule canzoni riempivano la vegetazione circostante.
All’improvviso un tamburo cominciò a rullare. Era così sonoro che le vibrazioni arrivavano a Sherkaner attraverso i piedi non meno che gli orecchi. Un secondo tamburo prese il via, non troppo a ritmo con il primo.
La signora Enclearre s’interruppe, con aria di disapprovazione. — Temo che questa musica andrà avanti per ore.
— I suoi vicini? — Sherkaner indicò verso la piccola valle a nord. Era interessante che, a parte il suo commento sulla “strada più lunga”, lei non avesse detto una parola sugli strani individui che abitavano giù presso il torrente.
… e forse non l’avrebbe fatto neanche adesso. La signora Enclearre cambiò posizione sul suo trespolo, silenziosa per il primo intero minuto dall’arrivo di lui. Poi: — Lei conosce la favola delle Pigre Fate Boschive?
— Sicuro.
— Io l’ho sempre inclusa nei programmi del catechismo, in specie per i bambini di cinque e sei anni. Sono utili esempi, grazie alla somiglianza fisica che hanno con noi. Studiavamo come si nutrono, e come fanno a mettere le ali, e poi io raccontavo di quelle che non si preparano per l’arrivo della Tenebra e giocano e cantano finché è troppo tardi. Riuscivo a farla diventare una storia impressionante. — Sibilò irosamente nelle mani nutritive. — Da queste parti siamo gente povera e ignorante. E per questo che da giovane me ne andai per mare, ed è per questo che alla fine tornai, per aiutarli a uscire da questa indigenza. In certi anni tutta la paga che ho avuto come maestra è uscita dai magazzini della cooperativa agricola. Ma voglio che lei sappia, giovanotto, che siamo brava gente onesta… a parte, qua e là, alcuni aracnidi che decidono di essere bestie. Sono pochi, e per lo più abitano fra le colline dell’interno.
Sherkaner le disse dell’imboscata nella piccola valle.
La signora Enclearre annuì. — Immaginavo qualcosa del genere. Lei è arrivato quassù come se avesse il fuoco appiccicato al sedere. Le è andata bene ad aver portato fuori di là anche l’automobile; ma non era in pericolo di vita. Voglio dire, se lei avesse fatto resistenza avrebbero potuto calpestarla a morte. Ma basilarmente sono troppo pigri per essere una vera minaccia.
Uhau. Dei veri pervertiti. Sherkaner cercò di non sembrare troppo affascinato. — E questi tamburi, allora?
Lei scartò l’argomento con un gesto.
— Musica, forse. Immagino che oggi si siano riempiti la pancia di frizzosputo drogato. Ma questo è solo un sintomo, anche se mi tiene sveglia la notte. No. Sa cos’è che fa di loro delle bestie? Quelli non si preparano per la Tenebra, e portano alla dannazione anche i loro figli. Quella coppia giù al torrente, ad esempio; sono gente di collina che non ha voglia di coltivare campi. Ogni tanto vanno in giro a fare riparazioni da una fattoria all’altra, ma lavorano solo quando non trovano niente da rubare. La vita è più facile negli anni di mezzo della Luce. E in tutto il giorno non fanno che fornicare, producendo una continua fila di figli…
«Lei è giovane, signor Underhill, e sembra il tipo che conosce la vita dura. Non so se lei capisce quanto sia impegnativo per una femmina restare gravida negli ultimi anni del Sole Calante. Una gravidanza o due sono il massimo che una femmina di buoni costumi può permettersi. Ma quelle bestie laggiù al torrente partoriscono per tutto il tempo. Il maschio va sempre in giro con una o due figliate sulla schiena. Grazie al cielo gli muoiono quasi tutti. Ma ogni tanto qualcuno arriva allo stadio infantile. Pochi superano l’infanzia, e per allora sono già stati trattati come animali per anni. A quel punto, per la maggior parte sono dei casi di cretinismo irrecuperabili.
Sherkaner ripensò ai loro sguardi predaci. Quelli più piccoli erano molto diversi da come lui ricordava di essere stato nell’infanzia. — Ma senza dubbio qualcuno si salva. Qualcuno arriva all’età adulta, no?
— Pochi. E quelli sono i più pericolosi, quelli che vedono ciò che hanno perso. A volte accadono cosa spiacevoli, da queste parti. Una volta allevavo mini-tarantole… sa, per compagnia, e anche per farei qualche soldo. Ogni tanto qualcuna mi veniva rubata, o ne trovavo la carcassa risucchiata e vuota sulla mia veranda. — Per un poco tacque, al ricordo di quei dispiaceri.
— Le cose luccicanti attraggono i cretini. Per un po’ c’è stata una banda di loro che studiava il modo di entrare in casa mia. Di solito rubavano dei succiacanditi. Poi un giorno mi rubarono tutte le foto che avevo in casa, e metà dei miei libri illustrati. Io allora misi serrature a tutte le porte. Ma in qualche modo quelli le forzarono e rubarono ancora… tutto il resto dei miei libri! A quel tempo io insegnavo. Avevo bisogno dei miei libri. La conestabile del paese perquisì l’abitazione di quegli animali, ma i libri non li trovò, li avevano già venduti. Così dovetti comprarmeli nuovi, per i miei due ultimi anni di insegnamento. — Indicò la fila superiore di libri nello scaffale, una dozzina di testi sgualciti. Anche quelli nello scomparto inferiore erano testi per l’infanzia, ma sembravano nuovi e mai aperti. Strano.
I due tamburi persero di nuovo la sincronia e batterono sempre più piano fino a tacere. — È così, signor Underhill. Alcuni aracnidi fuori-fase vivono fino all’età adulta. Possono quasi essere scambiati per adulti della generazione attuale. In un certo senso sono una seconda generazione di bestie. Le cose si faranno dure fra un paio d’anni. Come le Pigre Fate Boschive, quegli sventurati cominceranno a sentire il freddo. Pochi si trasferiranno nelle profondità; gli altri continueranno ad aggirarsi sulle colline. Lei deve sapere che qui ci sono caverne ovunque, poco più che tane scavate dagli animali. È dentro queste profondità che i contadini più poveri trascorrono la Tenebra. Ed è là che le bestie fuori-fase diventano davvero mortali.
La vecchia signora notò il suo sguardo. Gli elargì un piccolo sorriso storto. — Io dubito che vedrò un’altra Luce del sole. Non me ne importa. I miei figli avranno questa terra. Ci sono bei posti; forse costruiranno delle locande per i turisti come lei. Ma se io dovessi sopravvivere alla Tenebra, ricostruirò a nuovo questa casa e ci metterò una targa, autoproclamandomi la più vecchia aracnide del circondario. E andrò a guardare giù al torrente, sperando che quella gente sia stata spazzata via. Se ci saranno delle bestie ancora vive, probabilmente sarà perché hanno sterminato una povera famiglia di contadini e hanno preso il suo posto in una caverna.
Читать дальше