Il corpo privo di conoscenza della Reynolt fu trovato 4 Ksec dopo la fine del ricevimento. Per tutto il giorno successivo ci furono voci allarmate, notizie subito smentite, e una paura strisciante. Qualcuno affermava che la Reynolt era in stato di morte cerebrale, e che le notizie più ottimistiche erano bugie. Altri sussurravano che Ritser Brughel non fosse in sonno freddo, e che quello era stato un suo colpo a tradimento. Ezr aveva la sua teoria: dopo tutti questi anni Pham Nuwen è finalmente passato all’azione.
Venti Ksec dopo l’inizio dell’orario di lavoro le testerapide assegnate a due squadre di ricerca ebbero sintomi di regressione, episodi non gravi che la Reynolt avrebbe sistemato in pochi minuti. Phuong e Silipan si spremettero le meningi sul problema per 6 Ksec, quindi annunciarono che le testerapide interessate sarebbero state ricoverate in osservazione. Fra loro non c’erano traduttori… ma Trixia aveva lavorato a contatto di uno di loro, su una ricerca geologica. Ezr cercò di andare ad Hammerfest.
— Tu non sei sulla mia lista, egregio. — Ai portelli dei taxi c’era una guardia, uno degli scagnozzi di Kal Omo. — Hammerfest è riservata agli addetti.
— Per quanto tempo?
— Non lo so. Leggi i comunicati, quando li faranno.
E così quella sera Ezr finì per andare nel bar di Benny, con una quantità di altra gente preoccupata. Andò a sedersi al solito tavolo, con Jau e Rita. C’era anche Nuwen, e neppure lui sembrava di buonumore.
Jau Xin aveva le sue difficoltà di cui parlare. — Nei prossimi giorni la Reynolt avrebbe dovuto sintonizzare tutti i miei piloti. Non un lavoro importante, ma le cose potrebbero complicarsi molto se non provvediamo.
— Di che ti lamenti? Puoi sempre metterti una tuta a pressione e darti una spinta, se non hai voglia di pilotare da solo. Ma noi stavamo cercando di fare un’analisi della possibilità tecnica dei Ragni di arrivare nello spazio, e ora dovremo fare a meno delle nostre testerapide. Io conosco un po’ di chimica e di ingegneria, ma non posso certo impegnarmi in una…
Nuwen grugnì con forza, portandosi le mani alle tempie. — Date un taglio alle chiacchiere, gente. Io mi sto domandando dove diavolo è la superiorità di voialtri Emergenti. Una persona perde la capacità lavorativa, e tutto il vostro castello di carie crolla. Cosa c’è di superiore in questo?
Di solito Rita Liao era un carattere mite, ma l’occhiata che scoccò a Nuwen era puro veleno. — Voi Qeng Ho avete assassinato la nostra “superiorità”, se ricordi bene. Quando siamo arrivati qui avevamo un personale medico dieci volte maggiore, abbastanza per far funzionare i nostri sistemi come se fossimo in patria.
Ci fu un silenzio imbarazzato. Nuwen guardò storto Rita, ma non insisté sull’argomento. Poi sospirò e scrollò la testa con un’aria di compatimento che tutti gli riconoscevano: non sapeva replicare alla logica di quella risposta, ma nessuno lo avrebbe convinto che non aveva ragione lui.
Un richiamo dal tavolo accanto li fece voltate: — Ehi, Trud!
Silipan era entrato nel locale, e stava parlando con Benny al banco di mescita. L’uomo fluttuò verso di loro. Indossava ancora il vestito elegante del giorno prima, ma la stoffa era stropicciata e sporca, e anche lui non aveva un aspetto migliore.
La gente che non era riuscita ad andare ad Hammerfest aveva molte domande da fare a Silipan, e lo chiamava da tutti i tavoli per avere notizie. Lui tirò diritto fino a quello di Jau Xin. Non essendoci sedie restò a galleggiare nell’aria di fronte a Ezr, mentre gli avventori lasciavano gli altri tavoli e si avvicinavano, ancorandosi ai rampicanti lungo le pareti.
— Allora, Trud, quando risolverete la regressione di quelle due testerapide? Io ne ho alcune in attesa di essere sintonizzate, e voglio una risposta.
— Proprio così. Perché vieni qui a perdere tempo quando dovresti…
— Non è molto quello che si può fare con le apparecchiature di analisi, se…
— Io ho aspettato tutta la mattina una traduzione che non…
— Per il Dio di Tutti i Commerci, date a quest’uomo il tempo di aprite bocca! — tuonò la voce di Trinli, irosa e truculenta. Era un modo di fare che non piaceva a nessuno, ma in quel momento molti lo apprezzarono. Anche Ezr notò con piacere che la gente si azzittiva.
Trud Silipan guardò Nuwen con gratitudine. I tecnici non godevano di molta popolarità, quel giorno. Aveva gli occhi cerchiati, e quando si portò alla bocca il bulbo di birra preso al banco gli tremava la mano.
— Come sta Anne Reynolt? — volle sapere Jau Xin, costringendosi ad avere un tono pacato. — Qualcuno dice che il suo encefalogramma è piatto.
— No, niente affatto. — Silipan scosse il capo e rivolse attorno un sorrisetto. — Anne Reynolt è viva e si riprenderà bene, credo, a parte qualche conseguenza secondaria che…
— Quale conseguenza? Un’amnesia?
— Questo è inevitabile, direi. Ha perso come minimo tutti i ricordi di livello esterno, vale a dire l’ultimo anno della sua vita, e per il momento non si può fare una diagnosi più precisa. Ma presto potrà tornare al lavoro. Mi dispiace per i casi di regressione delle testerapide, ma io non ho potuto occuparmene personalmente.. — Nella sua voce tornò l’antica spavalderia. — Io sono stato assegnato a un lavoro più importante.
— Ma cosa le è successo? Si è ammalata?
La domanda era stata fatta da Benny, che stava consegnando al tavolo accanto un vassoio colmo di confezioni di cibo. Silipan non rispose subito, e prolungò l’attesa bevendo un altro sorso. Quello era il pubblico più numeroso che avesse mai avuto, e tutti pendevano dalle sue labbra. Ezr notò che l’uomo se n’era accorto e stava assaporando ogni momento della sua importanza. Tuttavia era stanco, e piuttosto che riempirsi lo stomaco di birra avrebbe probabilmente preferito cenare. — Alla fine si decise a rispondere: — Cosa le è successo? Ancora non lo sappiamo con certezza. L’anno scorso Anne Reynolt ha avuto un’otite che le ha destabilizzato il virus. Sono cose che succedono, ai focalizzati. In una mattinata lei stessa ha risolto il problema. Era una cosa da poco, roba che solo un occhio esperto poteva diagnosticare guardando come si comportava. In seguito ho notato che si dedicava a un progetto suo, di qualche genere… voi sapete che le testerapide lo fanno, e che possono essere attratte dentro una qualche loro idea fissa come in un gorgo. Come potete immaginare, questo non mi è piaciuto affatto. Stavo per fare rapporto al caponave, ma…
Silipan esitò, rendendosi conto che pochi si sarebbero bevuti quella vanteria. Soltanto Anne Reynolt e Ritser Brughel facevano rapporto direttamente a Tomas Nau. — A ogni modo, sembra che l’altro ieri lei abbia apportato delle regolazioni ai circuiti di un’unità MRI. Forse sapeva di avere un problema e si preparava a risintonizzarsi da sola come altre volte. Non lo sappiamo. Sappiamo che non portava il cappuccio isolante di sicurezza, obbligatorio per le testerapide presenti all’uso di una MRI… anche se in effetti lei non lo portava mai. E sappiamo che una delle unità è stata accesa mentre lei era lì, probabilmente perché voleva eseguire qualche controllo. Sembra che ci sia stata una fuga di onde elettromagnetiche. Ancora non siamo riusciti a riprodurre con precisione l’incidente. A ogni modo lei si è presa la scarica dritta nella testa. Abbiamo trovato dei capelli su una sporgenza dell’unità accanto a quella, dunque quando se ne è accorta ha fatto un balzo indietro sbattendo la nuca. Per fortuna il virus così stimolato ha prodotto solo un eccesso di alpha-retrox, la cui conseguenza è quella di un normale lavaggio di memoria non mirato, ovvero diffuso su tutto il livello più esterno. Come ho detto, non è niente di irreparabile. Una buona convalescenza di trenta o quaranta giorni, e la nostra Anne tornerà al lavoro con la stessa efficienza di prima.
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