Филип Дик - Ma gli androidi sognano pecore elettriche?

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Ma gli androidi sognano pecore elettriche?: краткое содержание, описание и аннотация

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«E cosi, secondo questo Cortot», concluse Buster Friendly, «in pratica non ci possono essere piu dubbi».

Pris ormai aveva tagliato tre zampe al ragno, che si trascinava a fatica sul piano del tavolo in cerca di una via di scampo, una strada verso la liberta. Ma senza trovarla.

«Con tutta franchezza, abbiamo creduto a Cortot», continuo il capo investigatore, con il suo tono asciutto e pedante, «e abbiamo passato parecchio tempo a esaminare migliaia di fotografie pubblicitarie di comparse impiegate dall'ormai estinta industria cinematografica hollywoodiana».

«E avete scoperto...»

«Sentite questa», disse Roy Baty. Irmgard fissava affascinata lo schermo e Pris interruppe la sistematica mutilazione del ragno.

«Dopo migliaia e migliaia di foto, abbiamo individuato un certo Al Jarry, ormai vecchissimo, che ha lavorato a lungo come comparsa nei film di prima della guerra. Cosi dal nostro laboratorio abbiamo inviato una squadra a casa di Jarry, a East Harmony, Indiana. Lascero a uno dei membri della squadra il compito di descrivervi quello che hanno scoperto». Ci fu una pausa di silenzio, poi una voce, altrettanto piatta, comincio a dire: «La casa situata in Lark Avenue, a East Harmony, e sciatta e malridotta e si trova nella periferia del paese in una zona dove non abita piu nessuno, tranne Al Jarry. Dopo esser stati cordialmente invitati a entrare e fatti accomodare in un soggiorno fetido, ammuffito e pieno di palta assortita, ho esaminato con mezzi telepatici la nebbiosa e sfocata mente di Al Jarry che sedeva di fronte a me con la testa piena di macerie».

«State a sentire», disse Roy Baty, seduto all'estremita della sedia, come fosse pronto a fare un balzo.

«Ho cosi scoperto», continuo il tecnico, «che in effetti il vecchietto ha girato una serie di cortometraggi video, della durata di quindici minuti, per un produttore che lui non ha mai incontrato. E che, come avevamo previsto, le "pietre" erano fatte di gommapiuma. Il "sangue" versato era in realta salsa di pomodoro e» - a questo punto il tecnico si lascio sfuggire una risatina - «l'unica sofferenza subita dal signor Jarry e stata quella di aver passato un'intera giornata senza assaggiare neanche un goccio di whisky».

«Al Jarry», riprese Buster Friendly, il cui volto era intanto ricomparso sullo schermo. «Bene, bene. Un vecchietto che anche da giovane non ha mai combinato niente di importante, niente che ne lui stesso ne noi possiamo ammirare. Al Jarry ha girato un filmetto noioso e ripetitivo, anzi tutta una serie di tali filmetti, per conto di chi non lo ha mai saputo e ancora non lo sa. E stato spesso affermato da parte degli aderenti all'esperienza del Mercerianesimo che Wilbur Mercer non e un essere umano, che e addirittura un'entita superiore e archetipica proveniente forse da un altro pianeta. Be', in un certo senso questa affermazione si e rivelata corretta. Wilbur Mercer non e un essere umano, anzi addirittura non esiste neanche. Il mondo in cui arranca e in realta un banale, sciatto sfondo di uno studio cinematografico, un vecchio residuato di Hollywood, ormai da anni finito in palta. E allora chi ha organizzato questa truffa ai danni dell'intero sistema solare? Pensateci un attimo, amici».

«Potremmo non riuscire mai a scoprirlo», mormoro Irmgard.

Buster Friendly riprese: «Potremmo non riuscire mai a scoprirlo. Ne possiamo sondare quale bizzarro motivo si nasconde dietro questa truffa. Si, amici, ho detto proprio truffa: Il Mercerianesimo e una truffa!»

«Secondo me lo sappiamo benissimo», disse Roy Baty. «E evidente: il Mercerianesimo e stato inventato...»

«Ma riflettete un attimo, amici», continuo Buster Friendly. «Chiedetevi un po' che cos'e che fa il Mercerianesimo. Be', se si stanno a sentire i suoi numerosi praticanti, l'esperienza fonde...»

«E quell'empatia che hanno gli umani», disse Irmgard.

«...uomini e donne in tutto il sistema solare in una singola entita. Pero e un'entita che puo essere gestita dalla cosiddetta voce telepatica di "Mercer". Fate bene attenzione. Un aspirante Hitler ambizioso e politicamente preparato potrebbe...»

«No, e quella roba la, l'empatia», disse Irmgard con veemenza. Serro i pugni e ando in cucina da Isidore. «Non e forse un modo di provare che gli umani possono fare una cosa che noi non possiamo? Perche, senza l'esperienza di Mercer, vi possiamo credere solo sulla parola che siete in grado di provare questa faccenda dell'empatia, questa cosa di gruppo, condivisa da voialtri. Come va il ragno?» Si chino sopra la spalla di Pris.

Con un colpo di forbicine Pris stacco un'altra zampa al ragno. «Adesso siamo a quattro», annuncio. Diede una spintarella al ragno. «Non vuole camminare, anche se ne sarebbe capace».

Roy Baty apparve sulla soglia, respirando rumorosamente, un'aria di vittoria sul volto. «E fatta! Buster l'ha detto chiaro e tondo e praticamente ogni essere umano del sistema l'ha sentito: "II Mercerianesimo e una truffa!" L'intera esperienza empatica non e altro che una truffa». Si avvicino e guardo incuriosito il ragno.

«Non vuole neanche provare a camminare», l'informo Irmgard.

«Adesso lo faccio camminare io». Roy Baty tiro fuori una scatola di fiammiferi e ne accese uno: lo accosto al ragno, sempre piu vicino, finche la bestiola si trascino a fatica lontano dalla fonte di calore..

«Visto? Avevo ragione», esclamo Irmgard. «Ve l'avevo detto che sarebbe riuscito a camminare anche con quattro zampe sole». Scruto incuriosita il volto di Isidore. «Be', che hai?» Gli tocco un braccio, «Dai, che non hai perso niente; ti pagheremo noi il prezzo segnato su quel coso - come si chiama? - il catalogo Sidney. Non fare quella faccia. Non e straordinario quello che hanno scoperto a proposito di Mercer? Hanno fatto un sacco di ricerche! Ehi, rispondi!» Ansiosa, cerco di smuoverlo.

«C'e rimasto male», disse Pris, «perche anche lui ha una scatola empatica. Nell'altra stanza. Ma davvero la usi, J.R.?»

«Certo che la usa. La usano tutti - o almeno la usavano. Magari adesso cominceranno ad avere qualche dubbio».

«Non credo che questo mettera fine al culto di Mercer», disse Pris. «Pero, certo che in questo momento ci sono un sacco di esseri umani scontenti». Poi, rivolta a Isidore, aggiunse: «Sono mesi che l'aspettavamo; sapevamo che sarebbe arrivata, prima o poi, questa denuncia di Buster». Esito un attimo, poi sbotto: «Ma si, perche no? Buster e uno di noi».

«E un androide», spiego Irmgard. «E nessuno se ne e accorto. Voglio dire, nessuno degli umani».

Con le forbicine Pris taglio un'altra zampa al ragno. All'improvviso, John Isidore la spinse da parte e prese la creatura mutilata. La porto al lavello e l'annego. Anche la sua mente, le sue speranze annegarono dentro di lui. Con la stessa rapidita del ragno.

«C'e rimasto proprio male», disse Irmgard, innervosita. «Su, non fare quella faccia, J.R.. E perche non dici niente?» Poi rivolta a Pris e a suo marito disse: «Mi da un sacco fastidio il fatto che se ne stia li impalato vicino al lavello e non dica niente; non ha detto una parola da quando abbiamo acceso la TV».

«Non dipende dalla TV», disse Pris. «Dipende dal ragno. Non e vero, Isidore? Gli passera», disse a Irmgard, che era andata nell'altra stanza a spegnere il televisore.

Guardando Isidore con aria divertita, Roy Baty disse: «Ormai e finita, Iz. Voglio dire, per il Mercerianesimo». Con un'unghia riusci a recuperare il cadavere del ragno dallo scarico del lavello. «Chissa, magari questo era l'ultimo ragno. L'ultimo ragno vivo sulla terra». Fece una pausa come per riflettere. «In tal caso, ormai e finita anche per i ragni».

«Io... non mi sento bene», farfuglio Isidore. Tiro giu una tazza dalla credenza; rimase per un po' - neanche lui si rese conto per quanto tempo - fermo con la tazza in mano. Poi disse a Roy Baty: «Davvero il cielo dietro a Mercer e dipinto? Non e autentico?»

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