SE SOLO P E R S E M P R E
(LA LOCANDA DI SUNSET HARBOR—LIBRO 4)
S O P H I E L O V E
Sophie Love
Fan da tutta la vita di romanzi d’amore, Sophie Love è felice di presentare la sua serie di debutto, che comincia con ORA E PER SEMPRE (LA LOCANDA DI SUNSET HARBOR – LIBRO 1)
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Copyright © 2017 di Sophie Love. Tutti i diritti riservati. Salvo per quanto permesso dalla legge degli Stati Uniti U.S. Copyright Act del 1976, è vietato riprodurre, distribuire, diffondere e archiviare in qualsiasi database o sistema di reperimento dati questa pubblicazione in alcuna forma o con qualsiasi mezzo, senza il permesso dell’autore. Questo e-book è disponibile solo per fruizione personale. Questo e-book non può essere rivenduto né donato ad altri. Se vuole condividerlo con altre persone, è pregato di aggiungerne un’ulteriore copia per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo e-book senza aver provveduto all’acquisto, o se l’acquisto non è stato effettuato per suo uso personale, è pregato di restituirlo e acquistare la sua copia. La ringraziamo del rispetto che dimostra nei confronti del duro lavoro dell’autore. Questa storia è opera di finzione. Nomi, personaggi, aziende, organizzazioni, luoghi, eventi e incidenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono utilizzati in modo romanzesco. Ogni riferimento a persone reali, in vita o meno, è una coincidenza. Immagine di copertina Copyright Ioana Catalina E, utilizzata con il permesso di Shutterstock.com.
I LIBRI DI SOPHIE LOVE
LA LOCANDA DI SUNSET HARBOR
ORA E PER SEMPRE (Libro #1)
SEMPRE E PER SEMPRE (Libro #2)
SEMPRE CON TE (Libro #3)
SE SOLO PER SEMPRE (Libro #4)
PER SEMPRE E OLTRE (Libro #5)
INDICE
CAPITOLO UNO
CAPITOLO DUE
CAPITOLO TRE
CAPITOLO QUATTRO
CAPITOLO CINQUE
CAPITOLO SEI
CAPITOLO SETTE
CAPITOLO OTTO
CAPITOLO NOVE
CAPITOLO DIECI
CAPITOLO UNDICI
CAPITOLO DODICI
CAPITOLO TREDICI
CAPITOLO QUATTORDICI
CAPITOLO QUINDICI
CAPITOLO SEDICI
CAPITOLO DICIASSETTE
CAPITOLO DICIOTTO
CAPITOLO DICIANNOVE
CAPITOLO VENTI
CAPITOLO VENTUNO
CAPITOLO VENTIDUE
CAPITOLO VENTITRÉ
CAPITOLO VENTIQUATTRO
CAPITOLO VENTICINQUE
CAPITOLO VENTISEI
CAPITOLO VENTISETTE
CAPITOLO VENTOTTO
L’anello era più bello di quanto Emily ricordasse. Una fascia d’argento intrecciata era intessuta con un blu che le ricordava l’oceano. Vi era annidata una famiglia di perle. Era meraviglioso, unico, e così assolutamente perfetto.
Un fiocco di neve le atterrò sulla mano, riportandola al presente. Guardò Daniel, ancora inginocchiato sulla spiaggia, con le onde scure che si rifrangevano alle sue spalle, le stelle che gli splendevano sopra alla testa, la sabbia che gli si attaccava ai pantaloni. Negli occhi gli brillavano le lacrime, ed Emily sentì i suoi inumidirsi in risposta. Non riusciva a muoversi, non riusciva a stare in piedi. L’unica cosa che voleva fare era aggrapparsi a Daniel per non lasciarlo andare mai più.
Gli cinse il collo con le braccia e strinse il suo corpo vicino al suo, baciandogli la pelle esposta del collo ancora e ancora, e poi avvolgendogli le dita tra i capelli.
“Ti amo così tanto,” sussurrò.
“Ti amo più di quanto possa esprimere a parole,” rispose Daniel, senza fiato. Poi, con una risatina, aggiunse, “Stai tremando.”
Rise anche Emily, sentendosi una ragazzina spensierata. “Colpa della neve,” disse.
Alla fine si separarono. Daniel afferrò la mano di Emily e l’aiutò ad alzarsi.
“Torniamo indietro?” le chiese.
Emily pensò alla festa del Ringraziamento che in quel momento si stava svolgendo al Bed and Breakfast. Praticamente tutta la città era riunita lì; sicuramente la loro assenza ormai era stata notata. Però non voleva tornare. Non ancora. Voleva restare lì con Daniel in quel perfetto momento il più a lungo possibile.
Emily scosse la testa in segno di diniego e si massaggiò la pelle d’oca sulle braccia. “Non possiamo rimanere qui ancora un po’?”
Daniel sorrise teneramente. “Certo.” La cinse tra le braccia. Si cullarono avanti e indietro insieme, come danzando a una musica che solo loro potevano udire.
“Non vedo l’ora di dirlo a Chantelle,” mormorò Daniel dopo un attimo.
All’accenno alla figlia di Daniel, Emily provò un improvviso entusiasmo. La bambina sarebbe stata felicissima per loro. D’un tratto l’idea di tornare al Bed and Breakfast sembrava molto più allettante. Emily voleva disperatamente vedere la faccia di Chantelle quando le avrebbero dato la notizia. Sarebbe stato un finale da favola per una bimba i cui primi anni di vita erano stati così terribili.
“Dai, torniamo a casa,” disse Emily sciogliendosi dall’abbraccio e prendendo entrambe le mani di Daniel nelle sue.
“Sicura?” le chiese lui.
Lei annuì. Dare a Chantelle la notizia del fidanzamento adesso era il suo desiderio più grande. Improvvisamente si sentiva sicura e orgogliosa di sé, e voleva che tutto il mondo lo sapesse. Voleva salire sul belvedere della locanda per urlare la novità alla città in modo che tutti potessero sentirla anche a miglia di distanza.
Però, mentre percorrevano la spiaggia di buon passo in direzione del Bed and Breakfast, Emily si sentì colta da un nervosismo strisciante. Gli annunci non erano cosa che adorasse fare, e sicuramente non ci sarebbe stato modo di rientrare furtivamente senza che la gente chiedesse loro dove fossero stati. Per non parlare dell’anello. Era difficile che non desse nell’occhio. Chiunque dotato della vista ne avrebbe notato il bagliore a un miglio di distanza.
Emily non poté evitare di immaginarsi tutte quelle facce che la fissavano, alcune con espressioni di supporto ma altre di giudizio. In quel momento il loro fidanzamento apparteneva a lei e a Daniel – e a nessun altro. Era una faccenda privata, uno stato condiviso di pura felicità. Ma non appena data la notizia agli altri avrebbero fatto entrare nel loro spazio sacro delle opinioni esterne.
Forse non sarebbe stato così, pensò Emily mentre avanzavano. Magari i cittadini durante la loro assenza erano stati particolarmente generosi con i mimosa e sarebbero stati così assorbiti dal bere, dal ballare e dalla gioia che non avrebbero neanche fatto caso al loro ritorno.
Raggiunsero il piccolo sentiero che portava dalla spiaggia alla strada in cui vivevano. Emily risalì l’argine scosceso per prima, con Daniel al seguito. Mentre emergeva dagli alberi per sbucare sul marciapiede, vide le luci della locanda brillare e udì i suoni della musica e delle risate volteggiare nell’aria. Sentiva le farfalle nello stomaco.
“Pronta?” chiese Daniel ponendosi al suo fianco.
Emily fece un respiro profondo. Era nervosa, ma si sentiva anche più sicura che mai, come se potesse affrontare tutto il mondo.
Mano nella mano, percorsero lentamente il vialetto, superarono la rimessa che un tempo era stata la casa di Daniel, salirono i gradini del portico e attraversarono la soglia della Locanda di Sunset Harbor. Immediatamente, il calore e la luce li avvolsero. I profumi confortanti della cena del Ringraziamento – il tacchino, i mirtilli, il mais, la torta alla zucca – permeavano l’aria. Emily percepì istantaneamente l’amore che rifluiva dalla locanda.
Proprio allora Serena sbucò nel corridoio dalla sala da pranzo ridendo allegramente. Quando vide Daniel ed Emily lì, sorrise con le sue labbra dipinte di rosso rubino. Era un po’ arrossita, ed Emily si chiese se non avesse qualcosa a che fare con una serata di flirt con Owen, il pianista.
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