Walter Isaacson - Compendio di Leonardo da Vinci di Walter Isaacson

La visita del Duca di Milano ha ispirato da Vinci disegnando un crudele guerriero romano di profilo che indossa un elmo ornato derivato dal disegno dell'elmetto di Verrocchio da regalare al Duca di Milano.

Da Vinci trovò gioia nel lavorare su spettacoli medicei in cui realtà e illusione si fondevano. È servito da sbocco per l'immaginazione; un modo divertente di combinare la sua arte e ingegneria.

Da Vinci ha contribuito anche ad alcuni dipinti del Verrocchio. A causa del suo occhio per la natura, Verrocchio diede a Da Vinci il compito di dipingere il cane che corre e il pesce luccicante in Tobiolo e l’angelo; e dipingendo l'angelo all'estrema sinistra nel Battesimo di Cristo.

I pittori hanno creato diverse versioni del racconto di Tobiolo e l’angelo, incluso Verrocchio. La versione di Verrocchio trasmette movimento con l'aiuto dell'occhio sorprendente di Da Vinci per la natura. L'angelo all'estrema sinistra nel Battesimo di Cristo ha mostrato dinamismo, che è più espressivo, più liscio e più morbido. Da Vinci ha osservato che non vediamo spigoli vivi in figure tridimensionali. Con le sue opere, Da Vinci ha ridefinito il modo in cui un pittore trasforma e trasmette ciò che osserva.

Anche Da Vinci ha i suoi quadri. L'Annunciazione è un dipinto che ritrae il momento in cui l'angelo Gabriele consegnò la buona notizia alla Vergine Maria. I critici hanno criticato il dipinto come imperfetto, chiaramente il lavoro di un giovane artista. Da Vinci ha mostrato la tecnica dell'anamorfosi, definita come una tecnica che mostra che alcuni elementi del lavoro possono apparire distorti se visti in modo diritto ma appaiono precisi se visti in un angolo diverso. Questo lavoro di Da Vinci ha sperimentato la luce, la prospettiva e le narrazioni che coinvolgono la reazione umana.

Da Vinci produsse molte versioni di Madonne. Due dei quali sono la Madonna del garofano, chiamata anche Monaco di Baviera a causa della sua posizione attuale, e Madonna e il bambino con i fiori, chiamato anche Madonna Benois. I dipinti mostravano l'arte del drappeggio visto attraverso le pieghe del grasso del bambino Gesù e sono considerati i primi esempi di chiaroscuro. Entrambi i dipinti hanno mostrato una narrazione ma non intensa come le altre versioni.

Ginevra De 'Benci è stata la prima pittura non religiosa di Da Vinci. Il dipinto può sembrare semplice; mostrando una donna malinconica con uno sguardo vuoto. Ma mentre guardi più da vicino, vedrai nei suoi occhi le emozioni che Da Vinci voleva trasmettere. L'occhio della donna mostrava emozioni nascoste e mistero forse della partenza del suo amante o del suo matrimonio fallito.

Capitolo 3 Da solo

Da Vinci sembrava non avere problemi a essere gay. Era attratto romanticamente e sessualmente dagli uomini, il che lo rendeva non convenzionale. Uno dei suoi primi compagni fu un giovane musicista di nome Atalante Migliorotti, al quale insegnò a suonare la lira. Atalante ha accompagnato Da Vinci a Milano dove ha avviato con successo una carriera musicale. Il compagno più serio di lunga data di Da Vinci era Salai "Il piccolo diavolo", che sembrava angelico ma aveva una personalità diabolica.

L'omosessualità era comune nella comunità artistica di Firenze. Tra questi c'erano Michelangelo, Donatello e Benvenuto Cellini. La sodomia era un crimine, ma Da Vinci non si vergognava del suo desiderio sessuale. Era più affascinato dal corpo maschile che dal corpo femminile. I suoi disegni del corpo maschile erano spesso nudi mentre quelli del corpo femminile erano vestiti.

Nonostante il suo fascino per il corpo maschile, Da Vinci dipinse donne che mostravano grandi emozioni attraverso i loro occhi. Credeva che gli occhi fossero la finestra per l'anima. Le sue preferenze sessuali lo rendevano diverso dagli altri; ciò si è rivelato essere un vantaggio piuttosto che un ostacolo per lui e gli altri artisti.

Da Vinci aveva l'abitudine di non finire le sue opere. Uno di questi era l'Adorazione dei Magi. L'Adorazione dei Magi è il dipinto incompiuto più famoso. I monaci del Monastero di San Donato incaricarono Da Vinci di realizzare un dipinto per loro, ma doveva fornire la vernice di tasca sua.

Ha usato anche alcune idee tratte dal ritratto della scena di Botticelli. Da Vinci voleva che il dipinto fosse vibrante e carico di emozioni. Ha raffigurato il bambino Gesù seduto sulle ginocchia della Vergine Maria al centro, inghiottito da almeno sessanta persone e animali. Il suo scopo era quello di trasmettere stupore per il bambino Gesù. Ha applicato la scienza nei suoi disegni preparatori del dipinto. Ogni personaggio nel dipinto si cimenta in un'emozione; tuttavia, la Vergine Maria appare calma.

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