Confessione di una piantagrane
Prologo
Capitolo Primo
Capitolo Secondo
Capitolo Terzo
Capitolo Quarto
Capitolo Quinto
Capitolo Sesto
Capitolo Settimo
Capitolo Ottavo
Capitolo Nono
Epilogo
Piccola Biografia Dell’autrice
ALTRI LIBRI DI DAWN BROWER
Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi sono frutto dell'immaginazione dell'autore o vengono utilizzati in modo fittizio e immaginario. Qualsiasi riferimento a luoghi, organizzazioni o persone reali, vive o morte, è del tutto casuale.
Confessions of a Hellion 2020 Copyright © Dawn Brower
Cover Artist e modifiche Victoria Miller
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere utilizzata o riprodotta elettronicamente o stampata senza autorizzazione scritta, tranne nel caso di brevi citazioni incorporate nelle recensioni.
published by Tektime
Weston Manor, 1823
La sala da ballo era già gremita di gente prima ancora del loro arrivo. Anche se fossero rimaste a fare tappezzeria, non avrebbero potuto evitare tutti gli ospiti. Sembrava che l’intera nobiltà locale avesse accettato l’invito. Il duca e la duchessa di Weston non organizzavano spesso feste danzanti, e così la curiosità nei confronti di questo evento era elevata. Samantha non poteva dargli torto. Anche lei era piuttosto curiosa. E poi, adorava ballare e ballare. Era eccitata al pensiero di essere stata invitata ad uno degli eventi più esclusivi della città proprio a fine stagione! Cercò con gli occhi la Duchessa e la vide al lato opposto della pista da ballo. A Marian invece importava un’unica cosa: supportare la duchessa di Weston nei suoi studi e permetterle di diventare medico quanto prima. Anche lei si guardò intorno nella sala alla sua ricerca e, una volta che l’ebbe avvistata, si rivolse a Samantha e Kaitlin.
"Vogliate scusarmi, ma ho bisogno di parlare con la Duchessa.”
"Vi prego, non dimenticate di chiederle quella cosa, questa volta! – le sussurrò Samantha - Ecco Lord Darcy: ora vado verso di lui.”
In realtà non le interessava la compagnia di Lord Darcy, ma ci teneva a far vedere in giro che desiderava ballare con lui. Se tutti avessero prestato attenzione a lei e a Darcy, Gregory non avrebbe fatto caso all’uomo che le interessava sul serio.
“Quanto detesto che non si accorga nemmeno della mia presenza! Vi prego, Katie, venite con me e tenetemi compagnia.”."
"Per poi piantarmi in asso e allontanarvi con lui? – brontolò Kaitlin, sottovoce – Non potete farmi questo!”
"Non vi preoccupate, mia cara", rispose Samantha, trascinando Kaitlin con sé - Troverò un cavaliere per la serata anche per voi! Magari, Lord Ashtey, che sta parlando proprio con Lord Darcy! Che ne dite? "
Il cuore le batteva forte nel petto. Non le interessava Darcy, ma Lord Asthey. Era così bello! Entrambi erano biondi, avevano bellissimi occhi azzurri e un corpo estremamente virile. Ma l’aspetto fisico non era tutto. Solo uno dei due le faceva battere il cuore per l’eccitazione. Il problema era che lui la considerava unicamente come la sorellina mocciosetta del suo miglior amico!
Kaitlin sospirò e lasciò che Samantha la conducesse dai due Lord.
"Ballare non m’interessa!” protestò. Samantha scosse il capo. “Preferisco trovare un buon libro e rintanarmi da qualche parte a leggere!” continuò Kaitlin.
Samantha si fermò e fissò la sua migliore amica. "Non farete nulla del genere!" Com’era possibile che a Kaitlin non piacesse ballare?
“Forse, non vi piace Lord Asthey?" chiese. Ma sapeva che non era così. In passato, lei stessa aveva fatto un pensierino su Lord Ashtey, ma poi le era passata. Lo adorava ancora, ma in pratica aveva rinunciato a lui. Era sicura che a Kaitlin lui piacesse. Non era così egoista da non desiderare la felicità della sua migliore amica. Anche se sentiva delle fitte in fondo al cuore, ogni volta che lui alzava gli occhi su Kaitlin… Si scrollò dal capo quel pensiero e si disegnò un sorriso sulla faccia.
"Lord Asthey è molto carino…- esclamò Kaitlin arrossendo - Ma non mi piace ballare lo stesso!" E arricciò il naso con disgusto.
"Sciocchezze! - disse Samantha, agitando la mano per aria – Evidentemente non avete ancora trovato il partner giusto!”
Aguzzò lo sguardo al di là delle spalle di Kaitlin. Era suo fratello quel tizio che la stava fissando, nell’angolo in fondo? Samantha fece un profondo respiro. Doveva stare molto attenta. Se Gregory, Lord Shelby, il suo fratellone iperprotettivo avesse sospettato del suo interessamento per il Conte di Darcy, avrebbe fatto qualche altra colossale stupidaggine! Nella sua testa bacata, nessun gentiluomo era abbastanza buono per lei! Soprattutto uno che faceva parte “ dei Conti dello scandalo” come amavano soprannominarsi. E, purtroppo, anche Lord Asthey era membro di quel club. Gregory adorava i suoi amici, tuttavia non avrebbe permesso a nessuno di loro di alzare gli occhi sulla sua preziosissima sorellina! Diede di nuovo un'occhiata a suo fratello. Che borbottasse pure! Samantha lo detestava. Il comportamento di Gregory era…assurdo! Mise da parte i suoi tentennamenti, fece un respiro profondo e provò a concentrarsi nuovamente su Kaitlin. Non poteva cambiare Gregory e la sua ridicola gelosia da fratello maggiore, ma forse poteva fare qualcosa per la sua amica e aiutarla a sciogliersi nei confronti degli altri.
Kaitlin posò una mano sul braccio di Samantha. "Davvero non mi va di ballare."
Cosa poteva fare? Kaitlin si sarebbe sentita molto più a suo agio nascosta in un angolo. Doveva trovare il modo di aiutare la sua amica a uscire dal guscio. Se avesse insistito con quel comportamento, non avrebbe mai trovato l'amore. Kaitlin meritava di trovare qualcuno che l'amasse, e Samantha voleva aiutarla. Se lei non poteva avere l'unico uomo che amava, forse Kaitlin ci sarebbe riuscita.
"Un ballo solo - promise Samantha - Dopo di che vi concederò di andare a nascondervi, se è quello che desiderate!”
Kaitlin si strinse nelle spalle. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo.
"E va bene" – mormorò - Un ballo solo, ma datemi la vostra parola che poi mi lascerete in pace!”
Samantha le lanciò un'occhiataccia. "Ve lo prometto. Giuro." disse, con tono serio, e incrociò le dita sul petto. Quando faceva così, Kaitlin sentiva di volerle ancora più bene.
Samantha la prese per un braccio e la trascinò da Lord Darcy e Lord Asthey. I due sembravano impegnati in una conversazione animata, quando loro gli arrivarono alle spalle.
"Credo che anche quest’anno saremo i capitani per il torneo di cricket annuale - stava dicendo Lord Darcy – E abbiamo più possibilità di scelta, per i compagni di squadra. Avete idea di cosa chiedere in premio, quando vinceremo?”
"Un po’ arrogante da parte vostra, considerarvi vincitore senza nemmeno aver giocato una partita, non trovate?” Asthey sollevò un sopracciglio. “Shelby è dannatamente bravo a cricket. Dovreste saperlo."
Entrambi smisero di parlare all’arrivo delle signore.
"Spero di non aver interrotto nulla d’importante!” esclamò Samantha, sbattendo le ciglia con civetteria. Era ben consapevole della loro partita annuale di cricket. Ogni volta che poteva, sgattaiolava fuori per guardare alcune delle loro partite private. Non tutte si svolgevano durante una di quelle feste nelle tenute di campagna, però. Solo una cosa non cambiava mai: ogni anno tutti e quattro i Conti partecipavano al torneo, dividendosi equamente tra le squadre. In tal modo, non si creavano malumori tra loro. Kaitlin aveva un'espressione lontana sul suo viso. La sua amica probabilmente stava sognando ad occhi aperti qualcosa che si sarebbe tenuta gelosamente per sé. Samantha non era nemmeno sicura che Kaitlin avesse ascoltato una parola di quello che aveva detto. A volte, sembrava che vivesse in un mondo a parte. Anche a Samantha avrebbe fatto piacere, ogni tanto, poter vivere nel mondo dei sogni. Ma era troppo realista per lasciarsi trascinare dalle sue fantasie. Lanciò un'occhiata alla sua amica, e poi ai due Conti.
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