“Ne farò una tazza per tutti e due – disse Leilia, alzandosi – Tu resta qui e ripostati.” Ma Nash la trattenne: voleva godersela vicina ancora un po’.
“Non andartene… – mugolò – si sta così bene, qui…”
Lei non si ribellò al suo gesto, anzi lasciò fare, come se stare a letto insieme fosse la cosa più normale del mondo. Nash si girò a guardarla, e intravvide nei suoi nei suoi occhi blu cobalto qualcosa di indecifrabile.
“C’è qualcosa che dovrei sapere?” le chiese. Lei era ancora vestita con la sua gonna e il topo, ma lui era a petto nudo. In quelle condizioni, più che baciarsi e toccarsi non sarebbe stato possibile. Dentro di sé sperò che non fosse accaduto neanche questo, tra loro. Se mai un giorno si fossero baciati, avrebbe voluto essere abbastanza sveglio da ricordarlo.
“Cioè?” chiese Leilia.
“Nel senso…se è successo qualcosa tra noi, ieri sera…” mugolò. Trattenne il respiro, in attesa della risposta di Leilia. Pregò di non essere stato tanto idiota ma, poiché non ricordava nulla, si preparò a fare ammenda.
“Vuoi dire…oltre alla tua ubriacatura? – chiese Leilia – Niente, anche se….”
Si morse il labbro nervosamente, ma non aggiunse altro.
“Allora…famolo strano…” scherzò lui, lasciando scivolare le dita sui capelli bruni di lei. Erano così morbidi al tatto che in genere si accontentava di poterla accarezzare solo in quel modo. D’un tratto Leilia inclinò la testa da un lato e la fissò. “Ma tu mi ami, Nash?” chiese.
A quella domanda, lui si sentì un tuffo al cuore. “Certo che ti amo, sei la mia migliore amica!” sussurrò.
“Lo sai cosa intendo. Se provi qualcosa di più, di un’amicizia.” insistette lei.
Nash tremò. Era proprio la domanda che temeva. Non capiva perché dichiararle il suo amore gli faceva tanta paura. La sera prima era stato sul punto di farlo, ma ora, alle luci fredde della mattina, gli sembrava quasi impossibile. E se lei si fosse arrabbiata e gli avesse detto che non potevano essere più amici? Ma doveva rischiare. Se avesse ottenuto una risposta positiva avrebbe toccato il cielo con un dito, altrimenti…Ma non poteva perdere l’unica persona al mondo che avesse mai amato.
“Sì che ti amo, Leilia, ti ho sempre amata! Non c’è mai stata nessuna nel mio cuore, tranne te!” quasi singhiozzò.
Lei si aprì in un dolce sorriso. “Finalmente! Erano secoli che aspettavo che me lo dicessi! Stavo iniziando a perdere le speranze!” Gli sfiorò la guancia con la mano. “Ma non ero sicura che potessi amarmi.”
Non amarla? E come avrebbe potuto? Ai suoi occhi Leilia era semplicemente perfetta!
“Oh Dio, Leilia, sono stato proprio uno stupido! Avremmo potuto stare insieme da tanto tempo, e invece avevo paura di dirtelo! Temevo di perderti!” esclamò Nash, con passione.
“Non mi perderai mai, Nash. E ora che aspetti? Baciami!” gli sussurrò Leilia.
Lui non se lo fece ripetere due volte. Premette con foga le sue labbra su quelle di lei…e allora fu meraviglioso come aveva sempre sognato, come aveva sempre desiderato! Anzi, molto meglio di quanto avesse mai osato sperare!
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