Trevor scosse la testa âLa mafia non attaccherà di colpo lâFBI. Inoltre, se il mondo sapesse dei lupi mannari, sarebbero prossimi allâestinzione e i licantropi lo sanno. Lâultima volta che sono usciti allo scoperto, sono stati perseguitati quasi fino allâestinzione.â
âFatemi fare un paio di telefonate per vedere se abbiamo piena giurisdizione sul caso Valachi.â propose Zackary. âSe è così, allora abbiamo libero accesso e possiamo reclutare chiunque pensi di essere qualificato.â Guardò il gruppo sapendo che avrebbero arruolato quasi tutti nella sala, e dato loro lâimmunità a prescindere da come sarebbero andate cose.
âQualcuno sa cosa guidava Micah il giorno in cui è sparito?â chiese Chad. âPosso eseguire una ricerca dalla mia auto di pattuglia e diramare una segnalazione.â
âLa sua moto.â intervenne Alicia, poi i suoi occhi si spalancarono ricordando che aveva detto a Warren di aver guidato la stessa moto nella tempesta la sera prima. Guardando verso di lui, fece un sospiro in sollievo quando lui le fece lâocchiolino.
Nick disse la sua âSono dâaccordo a stare lontano da Misery, ma i vampiri sono il suo nutrimento e non possiamo permetterlo.â
âSiamo tutti pronti per la disinfestazione.â concordò Warren.
âNon tutti, spero.â Trevor guardò Envy.
Zackary si mise con discrezione davanti a Trevor per bloccare lo sguardo infuocato che Devon stava lanciando al suo amico. âPenso che dovremmo chiedere qualche favore e avere rinforzi in questa zona.â
âVuoi dire che ci sono altri come te in giro?â chiese Steven.
Zachary infilò le mani nelle tasche e inclinò leggermente la testa. Il bagliore soffuso delle luci illuminò i suoi capelli biondi a spazzola mentre lui sorrise âMi dispiace deluderti, ma io sono lâunico. Volevo clonare me stesso ma il capo fifone, qui, non me lo ha permesso.â disse, puntando il pollice verso Trevor.
âStaâ zitto e fai quelle telefonate.â esclamò Trevor. âSe ci fosse un altro te in giro, Angelica lo ucciderebbe solo per dire di averlo finalmente fatto.â
Lâespressione di Zachary divenne di ghiaccio. âOoh, verrei calpestato da quelle meravigliose Doc Martens che tiene nascoste nel suo armadio.â
Trevor fece nervosamente un passo verso il suo partner e Zachary corse subito nellâarea bar nascondendosi dietro Kane.
âCâè un motivo per cui mi stai usando come scudo?â chiese Kane.
âSì.â esclamò Zachary. âDammi un minuto e te lo dico.â
Kane sorrise âDammi un minuto e tornerò a casa per trovare le mie..Doc Martens.â
Zachary si allontanò da Kane con le mani alzate. âEhi amico, sono etero.â
âZachary!â urlò Trevor.
âVa bene, va bene.â disse Zachary e tirò fuori il suo cellulare. âCavolo, sono circondato da gente senza senso dellâumorismo... ad Angelica piaceranno un sacco.â
Capitolo 4
Kane si appoggiò alla croce parecchi metri dietro Michael e guardò la città chiedendosi dove si nascondesse Misery e se fosse ancora in città . Câera un mondo intero da terrorizzare, ma il karma era bastardo, così come lâistinto che gli diceva che non era andata molto lontano.
Fece una smorfia immaginandola camminare lungo il marciapiede come un cadavere in decomposizione, poi represse un brivido allâimmagine della strana bambina e concluse che il cadavere era meno raccapricciante. Nel corso dei secoli aveva visto vampiri adulti trasformare bambini.
Quello che molti di loro non avevano mai capito era che i bambini spesso erano più aggressivi dei loro âgenitoriâ adulti, e finiva con gli adulti che uccidevano loro o loro uccidevano gli adulti. Doveva ammettere che una donna che aveva scritto libri di vampiri ci aveva visto giusto.
Sperava che chiunque fosse lâesperto di demoni menzionato da Trevor sapesse cosa stava facendo...ma ne dubitava.
Il ricordo del demone era quello che lo aveva spinto a fare da babysitter a Michael...il che gli avrebbe impedito di perseguitare Tabatha adesso che era tornata in città . Ci voleva unâimmensa forza di volontà per non farlo. Il solo stare nella stessa stanza con lei era un dolore fisico...un dolore che sapeva di non poter sopportare tanto a lungo. I suoi occhi tornarono sul suo amico e lui si appoggiò più pesantemente alla croce.
Doveva ammettere che se voleva stare da solo ma ancora circondato da esseri umani, allora il tetto della più grande chiesa della città era un luogo interessante in cui farlo.
Stranamente, sapeva che Michael non era andato lì per la serenità e la tranquillità . Lì era dove il vampiro pensava e rimuginava. Non importava che fossero allâaperto perché Kane aveva la sensazione che se Misery volesse trovarli, allora quattro mura non li avrebbero salvati. Non si era mai nascosto da un nemico prima dâora e non avrebbe iniziato a farlo adesso. Ovviamente, Michael la pensava allo stesso modo.
Sorrise quando uno strano pensiero attraversò la sua mente. Appena avrebbe rivisto Dean, avrebbe chiesto un favore al caduto. Voleva una manciata di quelle piume con lâincantesimo che Dean aveva usato sulla piuma nelle catacombe. Alla stronza non era piaciuto molto. Si mise una mano sulla spalla ricordando tutta la carne strappatagli via, che era in qualche modo riapparsa mentre era privo di sensi. Michael gli aveva detto che Dean lâaveva guarito.
Kane non ricordava molto dopo la caverna. Ricordava di aver sentito la voce di Michael che lo chiamava nel buio, ma non molto altro. Lâaltra cosa che ricordava era lâessersi svegliato in una chiesa piena di gente e Michael chinato sopra di lui come una chioccia.
Il viso di Tabatha gli balenò nella mente. Aveva passato le ultime due ore cercando disperatamente di non pensare a lei, ma per buona parte di quelle ore non aveva dato ascolto a se stesso.
Michael sentiva la presenza di Kane da qualche parte dietro di sé, ma invece di essere infastidito dallâintrusione indesiderata, si sentì confortato dallo sguardo vigile del suo amico. Almeno se Kane si fosse preoccupato per lui, si sarebbe allontanato per un poâ dalla sua paranoia. E poi amava Kane come un fratello...la parola âfratelloâ echeggiò nella sua mente mentre i suoi pensieri si oscurarono e si rivolsero a Damon. Come potevano dei fratelli comportarsi così male lâuno con lâaltro?
Cercando di sgombrare la mente dai ricordi inquietanti, Michael si rilassò e si lasciò andare. Sapeva che dormire era sicuro al momento... Kane lo sorvegliava.
Kane pensava al pensiero sussurrato di Michael. Non sapeva che Michael avesse difficoltà a dormire. Cosa aveva sentito il suo amico di così minaccioso da avere paura di chiudere gli occhi? Sapeva che la mancanza di sonno fa impazzire lentamente...ma poi aveva scoperto anche che dormire troppo era ancora più dannoso.
Guardò la strada della casa di Michael, immersa tra gli altri edifici della città . A giudicare dal tetto circolare, era in stile vittoriano. Aveva accettato di trasferirsi da Michael, ma adesso sembrava dover dire a Michael di entrare in casa, invece di dormire sul tetto per strada.
Alzò un sopracciglio verso il suo strano amico. La casa aveva tutti i comfort moderni che una persona datata come loro potesse chiedere, comprese le protezioni per tenere lontani i demoni, quindi perché questa improvvisa necessità di aria fresca che odorava di pioggia?
Sapeva che Michael si sentiva ancora colpevole per non essere stato lì quando lui si era fatto seppellire vivo. Anche se Kane aveva cercato di non entrare nella sua testa, non aveva ancora detto a Michael che se ci avesse provato, sarebbe riuscito a leggergli la mente. à qualcosa che un amico non vorrebbe sapere...e poi, aveva la sensazione di essere lâunico con quel potere.
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