âAh, non preoccuparti di lei. Sarà una cosa veloce.â
Naomi era combattuta fra il desiderio di seguire gli ordini di Gabrielle e quello di vedere Welita. Avrebbe voluto così tanto poterle dire della cerimonia con Lash. Era la cosa più vicina ad averla effettivamente lì con lei. âMagari è meglio se vado da sola.â
âVoglio venire con te.â
âNon voglio che tu abbia dei guai. Sei appena tornato!â
âLa smetti di preoccuparti? Andrà tutto bene. E poi, a me non è stato detto di rimanere lontano dal ponte.â Sorrise. âMi piacerebbe vederli. Saranno anche la mia famiglia molto presto.â
Lei gli buttò le braccia al collo. âLash, mi hai reso la donna più felice al mondo. Ti amo.â
Lui si staccò per guardarla dritto negli occhi. âQualunque cosa succeda?â
Lei sbatté gli occhi, sorpresa. âNaturalmente. Perché mi fai una domanda così stupidââ
Fece un salto sentendo che bussavano alla porta. âChi può essere? Le uniche persone che vengono a casa nostra sono Uri e Rachel.â Naomi strinse al corpo la vestaglia e andò alla porta.
Lash le prese la mano. âNon andare.â
Lei rise. âCosa câè che non va oggi in te? Sei così agitato.â
âVado ioâ le disse.
Naomi scosse la testa mentre lui indossava velocemente un paio di jeans. âTi comporti come se vivessimo nella zona più pericolosa di Houston.â
Lash corse alla porta e la spalancò. Serrò la mascella e strinse le mani a pugno.
âFratello!â gridò Jeremy entrando in casa e dandogli una pacca sulla spalla. âSono troppo in ritardo per la tombola?â
Lash venne assalito da un tumulto di emozioni mentre osservava Jeremy entrare in casa. Fece un respiro profondo, ricordando a se stesso che questo era suo fratello, e il suo migliore amico di sempre. Cercò con tutte le sue forze di cancellare la visione, no, la memoria di Jeremy con Naomi.
Era un ricordo che continuava a ripresentarsi alla sua mente, anche dopo che Jeremy era partito per la sua cosiddetta pausa e Lash era andato a vivere sulla montagna con Naomi. Era il ricordo di Jeremy che offriva un anello di matrimonio al padre di Naomi, un simbolo dei vecchi tempi, quando il primogenito di una famiglia si recava dal padre di una donna per chiederla in sposa. Raphael non aveva negato che fosse effettivamente un ricordo.
E Jeremy? Non aveva bisogno di parlareâil suo sguardo diceva tutto. Lash si ricordò dellâespressione sul suo viso quando aveva visto Naomi per la prima volta. Lash non riusciva a togliersi quello sguardo dalla mente. E ora eccolo qui, che si comportava come se niente fosse.
Sebbene Naomi insistesse nel dirgli che tutti i suoi ricordi riguardavano solo lui, non poteva fare a meno di chiedersi se in passato, un passato che lei non poteva ricordare, avesse amato Jeremy. Le cose sarebbero cambiate adesso che Jeremy era tornato e lei avrebbe imparato a conoscerlo meglio? Sembrava che tutti lo amassero, persino Gabrielle.
No. Doveva credere che Naomi sarebbe stata dalla sua parte, sempre e comunque.
Stava quasi per parlare, quando Raphael entrò volteggiando dalla porta, perdendo il sorriso quando si accorse dellâespressione sul viso di Lash.
âSiamo venuti in un brutto momento?â
Puoi dirlo forte, pensò Lash. Seguì Jeremy con lo sguardo mentre lâangelo dai capelli dorati si avvicinava alla persona che Lash voleva tenere tutta per sé. Quando Naomi gli sorrise, Lash lottò contro lâistinto di prenderla e portarla il più lontano possibile dal fratello.
âCerto che noâ gli disse Naomi e poi, rivolta a Jeremy: âAllora, vuota il sacco.â
Jeremy impallidì e una strana espressione gli attraversò il viso. âUh, cosa devo dire?â
âGli stivali. Rachel ha detto che ne hai un paioâ gli disse, guardandogli i piedi con aspettativa.
Jeremy espirò rumorosamente, e il suo sorriso onnipresente riapparve. âCi puoi scommettere!â Mise avanti un piede. âDimmi se questi stivali non sono fighissimi.â
Lei rise. âHai sicuramente effettuato dei cambiamenti mentre eri lontano. Mi mancano i tuoi completi, sebbene mi piaccia molto la giacca di pelle. à per questo che sei sparito per così tanto tempo? Stavi facendo shopping?â
âPerché? Ti sono mancato?â le chiese Jeremy facendole lâocchiolino.
Lash fece un passo avanti. Non gli piaceva la direzione che stavano prendendo le coseâneanche un poâ.
Raphael si mise immediatamente davanti a Lash, bloccandogli il passaggio. âSei mancato a tutti noi, Jeremielâ gli disse.
âTe ne sei andato così di corsa il giorno dopo che tu e Lash . . .â Naomi si morse il labbro e guardò nervosamente Lash. âBeh, avevo sperato che ne avreste parlato.â
âà per questo che siamo quiâ disse Raphael. âMi è stato concesso il permesso di divulgare alcune informazioni sul nostro passato. Che ne dite se ci sediamo?â
Mentre si raggruppavano in sala, Lash mise la mano in quella di Naomi con determinazione. Osservò Jeremy, seduto di fronte a loro con Raphael. Câera qualcosa di strano in lui. Sebbene stesse sorridendo, non sembrava felice. Quella scintilla speciale che attirava tutti verso di lui era sparita. In tutti gli anni in cui lo aveva conosciuto, Jeremy non aveva mai avuto lâaspetto che mostrava in questo momento. Era sempre stato il contrario: era sempre lui quello pensieroso e Jeremy quello che al suo fianco cercava di distrarlo da quale che fosse la sua preoccupazione. Lash lottò fra il desiderio di consolare il vecchio amico e quello di restare arrabbiato con lui.
Guardò gli occhi di Jeremy che zoomavano sulla mano di Naomi stretta nella sua, e poi si allontanavano di botto quando si accorgevano che Lash lo aveva beccato.
à più facile rimanere arrabbiati, pensò.
âPrima che Jeremiel se ne andasse per il suoââRaphael guardò verso Jeremy e si schiarì la golaââincarico prolungato, gli avevo riferito le stesse informazioni condivise con te, Lahash.â
âHermano!â Jeremy gli presentò il pugno, ridendo. âNon lasciarmi qui come uno scemo, Fratello.â
Lash sentì che Naomi gli dava una gomitata. Da dove le viene âsto gomito così appuntito?
Sospirò e batté il pugno su quello di Jeremy.
Naomi sorrise. âQuesto spiega perché siete stati così tanto amici per tutti quegli anni.â
âSiamo statiâ sussurrò Lash sotto i baffi.
Jeremy fece una smorfia tornando a sedersi. âSai che ti avrei parlato del mio incarico se me lâavessero permesso.â
âSì, certo. Come dici tu.â
âLashâ lo sgridò Naomi.
Le lasciò andare la mano, offeso. âPensavo che tu non ti fidassi di lui, e adesso sei tutta âfacciamo la famigliola felice.â Non so. Forse sto meglio quando non me lo ricordo, il passato.â
âCome può essere meglio per te non avere memoria della tua famiglia? Fa parte di ciò che seiâ gli disse.
âQueste sono parole sagge, Naomiâ le disse Raphael, con voce bassa e autorevole. Poi si girò verso Lash e lo guardò dritto negli occhi. âLa persona che sei oggi scaturisce da ciò che eri ieri. Il tuo passato influenza il presente, ed è la famiglia che forma la tua crescita.â
âVedi, è proprio questo che intendo. Sappiamo tutti che sono un fallito.â Lash si alzò in piedi e cominciò a passeggiare per la stanza. âMi sono stati mostrati solo pochi ricordi, ma sono bastati perché io capissi che, anche allora, ero la seconda sceltaârispetto a teâ disse rivolto a Jeremy.
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