Guy aggrottò la fronte nella direzione indicata da Jason, chiedendosi cosa facesse lâIndiano. Era stato sorpreso un paio di volte da Carley mentre cercava un incantesimo che avrebbe reso visibile Falco Notturno e lei gli aveva detto di lasciarlo in pace. Sembrava seria quindi Guy aveva lasciato perdere. Era contento di aver portato tutti i loro libri di incantesimi e le pergamene al cottage, era un ottimo modo per ammazzare il tempo e sovrastare il... rumore.
âNon è proprio un tipo amichevole, vero?â chiese Jason.
Guy scrollò le spalle âNon deve esserlo per forza, lui è fedele a Tiara.â.
LâIndiano li superò ed entrò in casa. Il suo viaggio lungo la strada dello spirito lo portò in camera di Tiara... un posto in cui era stato diverse volte ma dove non si fermava mai a lungo. Allâimprovviso si trovò a guardare in silenzio i due che finivano di vestirsi.
Zachary si avvicinò a Tiara che si stava infilando un paio di mutandine e le cinse le spalle con un braccio. âLa parte peggiore della giornata è quando decidi di rivestirti.â la stuzzicò baciandole la spalla scoperta.
Tiara ridacchiò e allungò la mano verso la gonna prima che Zachary le dicesse di non andare al lavoro.
âStanotte vedremo Craven da soli.â le disse Falco Notturno.
Tiara sussultò e si mise una mano sul cuore. âNon spaventarmi così.â.
âCosì come?â chiese Zachary confuso.
âNon tu... Falco Notturno.â disse lei con un tenero sorriso, poi iniziò rapidamente a sistemarsi la gonna. Avere il busto scoperto era già abbastanza.
âChi, quel surreale indiano invisibile che non ha doti di socializzazione né personalità , e adora entrare nelle camere delle persone quando sono da sole?â chiese Zachary quando la temperatura nella stanza aumentò di parecchi gradi.
Tiara si trattenne dal ridere e mentì âNon è così e lo sai.â.
âNo, non lo so.â ringhiò Zachary. âPer come la vedo io, in questo momento ci sta guardando e sta ascoltando ogni mia parola. Il fatto che ti osserva dal nulla è più che inquietante.â.
Falco Notturno apparve allâimprovviso a meno di un centimetro da Zachary, facendolo saltare per la sorpresa. Tiara non si preoccupò di trattenersi, stavolta, e iniziò a ridere mentre sâinfilava il top.
âTe la sei cercata.â riuscì a dire lei dopo essersi calmata.
Zachary prese la giacca e se la infilò. âSì, certo... allora, Tonto, dove andiamo stasera?â
âNoi niente.â disse Falco Notturno con voce fredda. âTiara e io incontreremo Craven da soli.â.
âPerché da soli?â chiese lei mentre sâinfilava le scarpe.
âVuole insegnarti qualcosa di nuovo.â rispose lâindiano e le afferrò il braccio.
Tiara spalancò gli occhi e tutto ciò che rimase di lei fu il rumore echeggiante di un sussulto mentre scompariva.
Non appena i due svanirono, Zachary si precipitò fuori dalla camera da letto e si diresse verso la porta dâingresso, chiudendo la porta non proprio dolcemente.
âAndiamo.â ringhiò, vedendo Guy e Jason in attesa.
âE Tiara?â chiese Guy guardando dietro di sé.
âSe nâè andata.â rispose Jason, e seguì Zachary fino alla macchina.
Lâaltro lo fulminò con lo sguardo âQuel maledetto guardone indiano invisibile lâha portata via per una lezione privata con Craven e non mi ha detto dove stavano andando. Quindi ho bisogno che tu usi quel dannato anello e scopri dove diavolo sono.â.
Jason guardò Guy âMi siedo dietro con te.â.
La signora Tully entrò dalla porta principale del Moon Dance e si avvicinò subito ad Envy, che era seduta ad un tavolo al bar. Aggrottò la fronte notando Trevor e Devon in piedi ai lati opposti di quello stesso tavolo.
âAllora.â disse, andando dritta al punto âChe ne dici di raccontarmi cosâè successo?â
âSto bene.â insistette Envy, agitando la mano con distacco âPenso di essermi stressata troppo o qualcosa del genere.â.
âCapisco.â la signora Tully alzò un sopracciglio. âImmagino che svieni spesso, allora.â.
Envy aggrottò la fronte, decidendo di non rispondere neanche. La verità era che non era mai svenuta prima dâora.
La signora Tully indicò la porta laterale âAl piano di sopra, adesso.â.
Trevor si precipitò per aprire loro la porta e la tenne aperta lasciando entrare Devon prima di lui, poi ringhiò quando lâaltro cercò di chiuderla dietro di sé. Afferrando la porta dalla presa di Devon, lo sorpassò sulle scale con un ghigno e aprì lâaltra porta per Envy quando arrivarono alla camera da letto.
Osservò la stanza e poi guardò Devon âTi piace vivere da adolescente, eh?â
Le labbra di Devon accennarono ad un sorriso mentre si guardavano a vicenda. Lui ed Envy avevano fatto lâamore solo un paio dâore prima, proprio qui in quella stanza, e il loro odore era ancora forte... abbastanza perché Trevor potesse recepire il messaggio.
Chad alzò gli occhi al cielo vedendo i due idioti e concentrò la propria attenzione su Envy.
âDimmi come ti sentivi prima di svenire, cara.â le chiese la signora Tully dopo averla fatta sedere sul letto.
La ragazza sospirò âMi sentivo un poâ stordita, era una sensazione di annebbiamento ma niente di serio.â.
La signora Tully si accigliò âLascialo decidere a me.â Si girò subito verso gli uomini addossati alla porta. âFuori... avanti, su.â.
âChad può rimanere?â chiese piano Envy.
La signora Tully guardò il giovane prima di annuire con la testa âIl fratello può restare, gli altri fuori.â.
Devon e Trevor borbottarono in silenzio mentre lei li spingeva fuori e chiuse la porta.
âChe diavolo le hai fatto?â chiese Trevor con un sibilo. âNon è mai svenuta da quando la conosco.â.
Devon lo guardò storto âSe sapessi perché è svenuta non avrei accettato la tua decisione di chiamare la signora Tully.â.
âDevi iniziare a prenderti più cura di lei.â ringhiò Trevor. âà umana e scommetto che la tratti come una mutante.â.
Effettivamente Devon si sentiva un poâ in colpa perché Envy non dormiva abbastanza ultimamente, ma pensava che il problema fosse stato risolto la settimana scorsa.
âTu non eri qui.â dichiarò Devon. âIo sto con lei ogni giorno, quindi penso di saperne più di te sulla sua salute.â.
âIo ho un lavoro...â urlò Trevor â... e cioè mantenere le strade sicure affinché le persone come Envy possano andare in giro senza preoccupazioni.â.
âMa certo.â mormorò Devon âà come dici tu, agente del governo.â.
La porta della camera da letto si spalancò e la signora Tully uscì irritata, lanciando loro unâocchiataccia come solo una madre o una nonna sanno fare.
âSe non state zitti vi spedisco di sotto per aspettare la mia diagnosi.â li minacciò, prima di sbattere di nuovo la porta.
âDâaccordo.â disse Trevor a bassa voce mentre si allontanava dalla porta.
Devon lo guardò âPensi che abbiamo esagerato?â
âPenso che dovremmo stare zitti.â sussurrò Trevor.
Devon annuì con la testa.
In camera da letto Envy era pazientemente ferma mentre la signora Tully la esaminava con occhio esperto. Tuttavia si accigliò quando la vide portarsi una mano alla fronte.
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