Vernor Vinge - Quando la luce tornerà

Здесь есть возможность читать онлайн «Vernor Vinge - Quando la luce tornerà» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1999, ISBN: 1999, Издательство: Nord, Жанр: Космическая фантастика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Quando la luce tornerà: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Quando la luce tornerà»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

“Universo incostante”, il romanzo di Vernor Vinge vincitore del Premio Hugo 1993, ha elevato l’autore nell’élite dei grandi scrittori della fantascienza. Ora Vinge ritorna a quel mondo di infinita varietà con un affascinante racconto ricco di suspense e originalità; un’epica immaginifica ebbra della complessità e dell’ampio respiro di quell’universo, di gioia e di umano dolore.
Trentamila anni prima degli eventi di “Universo Incostante”, Pham Nuwen opera anonimamente nell’ambito della flotta interstellare commerciale Qeng Ho che in orbita sopra il pianeta Arachna attende il risveglio della sua popolazione dormiente, i Ragni, che si sono rintanati in profondità nel pianeta, in attesa che la sua stella intermittente torni a illuminare le orbite del pianeta. Perché quando la luce ritornerà, Arachna entrerà finalmente nella sua Età dell’Oro, immergendosi in un vertiginoso sviluppo tecnologico e commerciale. Ma la vulnerabilità dei Ragni ha attirato un’altra presenza nascosta; gli Emergenti, una banda di trafficanti i cui piani per Arachna sono più sinistri di qualunque cosa i Qeng Ho arrivino ad immaginare. Riluttanti a dividere il bottino con i Qeng Ho, gli Emergenti scatenano un attacco mai visto nella millenaria storia delle esplorazioni, riducendo la flotta nemica in schiavitù... e poi a qualcosa di molto peggiore. Pham raduna i “sopravvissuti” per effettuare un ultimo tentativo di guadagnarsi un posto d’onore nell’antica storia dei Qeng Ho. Ma il tempo scarseggia, perché ben presto l’assalto degli Emergenti spoglierà del tutto il pianeta. Mentre la cellula di resistenza segreta di Pham lotta contro i suoi aguzzini dello spazio, sul pianeta sottostante un gruppo di Ragni sorprendentemente dotati combatte un’altra battaglia: portare la propria tecnologia a uno stadio sufficientemente avanzato da sconfiggere i propri nemici.

Quando la luce tornerà — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Quando la luce tornerà», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Park fluttuò di nuovo al suo posto ed elargì a Ezr uno sguardo impassibile. — Grazie per il suo consiglio, apprendista Vinh. Mi aspetto che lei mantenga confidenziale questo colloquio.

— Sì, signore. — Ezr afferrò la ringhiera.

— Può andare.

La porta si aprì, dietro di lui. Ezr si spinse via dalla ringhiera, Mentre oltrepassava la porta vide che il comandante aveva già ripreso a parlare ai membri del Comitato. — Kira, provveda a far mettere un armamento adeguato su tutte le navette. Forse possiamo persuadere gli Emergenti che la collaborazione fra i velivoli è pericolosa, date le differenze tecniche…

La porta si chiuse, nascondendo il resto della frase. Ezr era sopraffatto dal sollievo e dal nervosismo nello stesso tempo. Con un anticipo di almeno una quarantina d’anni su quanto si sarebbe aspettato, lui aveva partecipato a una decisione della flotta. Non era stato divertente.

3

Il pianeta dei Ragni — Arachna, come cominciavano a chiamarlo alcuni — aveva un diametro di 12.000 km, e una gravità di 0,95 G. La sua massa interna era di roccia completamente solida, ma sulla superficie era sparsa una quantità di sostanze volatili sufficiente per degli oceani e un’atmosfera respirabile. Un solo particolare gli impediva di essere un eden planetario di tipo terrestre: l’assenza di luce solare.

Erano trascorsi più di duecento anni dall’ultima volta che la stella OnOff, il sole di quel mondo, era entrata nella fase “Off’’. Da oltre duecento anni la sua luce, su Arachna, non era più brillante di quella delle stelle più lontane.

La navetta da sbarco di Ezr si mise in volo orizzontale sopra quello che in un’epoca più calda doveva essere un vasto arcipelago. L’evento principale era in corso sull’altra faccia del pianeta, dove gli equipaggi delle navette pesanti stavano scavando e caricando qualche milione di tonnellate di oceano congelato e di materie prime. A Ezr non importava di perdersi quello spettacolo; l’aveva già visto altrove. Ma la sua piccola navetta poteva essere quella che avrebbe fatto l’atterraggio storico…

Le immagini proiettate nella cabina passeggeri erano una semplice veduta naturale in presa diretta. Il territorio che scorreva sotto il velivolo era una distesa nera e grigia, con chiazze bianche che rilucevano debolmente. Forse era uno scherzo della sua fantasia, ma Ezr aveva l’impressione di vedere vaghe ombre proiettate da OnOff. Doveva essere colpa della dirupata conformazione del suolo, fatto di crepacci, picchi montani e improvvisi baratri che si spalancavano nelle distese di neve. Gli sembrava anche di scorgere immagini ad arco che circondavano le isole: onde di pressione, dove l’oceano s’era congelato attorno alla roccia solida?

— Ehi, almeno proietta un altimetro su questa roba — disse la voce di Benny Wen dietro una spalla di Ezr, e subito un reticolo di isoipse rosse si sovrappose al panorama. Le linee di livello corroborarono le intuizioni di Ezr sulle irregolarità del suolo.

Con un gesto Ezr spazzò di nuovo via le isoipse. — Quando la stella è nella fase On, laggiù ci sono milioni di Ragni. Uno penserebbe di poter vedere qualche segno di civiltà.

Benny sbuffò. — Cosa ti aspetti di vedere, con una visione al naturale? Quasi tutto quello che rimane allo scoperto sono le cime delle montagne. La superficie delle pianure è sepolta da chissà quanti metri di neve d’ossigeno e azoto. — In effetti un’atmosfera media tipo-Terra poteva formare, congelandosi, uno strato alto dieci metri di aria-neve, se equamente distribuita. Molti dei luoghi dove si poteva stimare più probabile l’esistenza di città (golfi, foci di fiumi) erano invece sepolti da diverse dozzine di metri di neve. Tutti i precedenti atterraggi erano avvenuti in zone relativamente elevate, dov’era più probabile trovare miniere e piccoli insediamenti. Soltanto poco prima dell’arrivo degli Emergenti era stato individuato il luogo verso cui la navetta si stava dirigendo.

Le terre continuavano a scorrere sotto di loro, immerse nel buio. C’erano perfino dei ghiacciai. Ezr si chiese quando avessero avuto il tempo di formarsi. Che fossero di aria congelata?

— Dio di Tutti i Commerci, guarda laggiù! — Benny stava indicando a sinistra. Sull’orizzonte c’era un minuscolo bagliore rosso. Fecero uno zoom. La luce continuò a restare piccola e si fece sempre meno visibile. Lo si sarebbe detto un incendio, anche se era difficile capire cosa potesse bruciare fra quei ghiacci. Poi scomparve, ed Ezr ebbe l’impressione che qualcosa si fosse interposto. — Qui ho un’immagine migliore, dall’orbita — disse il capoequipaggio Diem dal fondo del compartimento. Non la trasmise agli altri. — È un vulcano. Sta eruttando,

Ezr continuò a seguire l’immagine che aveva. C’era qualcosa di scuro che si alzava nell’aria sopra il bagliore rosso, forse un geyser di lava, o più probabilmente di aria decongelata e acqua, che sembrava disperdersi nello spazio, — Questa è una novità inaspettata — commentò Ezr. Il cuore del pianeta era freddo e morto, ma dovevano esserci ancora sacche di magma nel mantello, sotto la crosta. — Tutti sono così sicuri che i Ragni siano in letargo sotto il ghiaccio. E se invece alcuni di loro fossero rimasti attivi e al caldo, vicino a vulcani come quello?

— Non è probabile. Abbiamo eseguito esplorazioni IR precise e dettagliate. Avremmo potuto individuare qualsiasi insediamento intorno a un punto caldo. Inoltre, i Ragni hanno appena inventato la radio prima dell’ultima glaciazione. Non sono tecnicamente in grado di uscire in un ambiente vuoto e gelido come questo.

Quella conclusione era basata su pochi Msec di ricezioni e su quel che si sapeva della chimica della vita intelligente. — Può darsi — ammise Ezr, continuando a guardare ciò che restava del bagliore rosso finché scomparve oltre l’orizzonte. Più avanti c’erano cose di maggiore interesse. La loro ellisse di atterraggio li portava sempre più in basso, ed erano ancora senza peso. Quello era un pianeta di massa terrestre, ma non c’era un’atmosfera a rallentarli. Stavano volando a otto chilometri al secondo, ad appena duemila metri dal suolo. C’erano montagne che giungevano quasi alla loro altezza, e catene di cresta che passavano via sempre più vicine. Dietro di lui Benny stava emettendo dei borbottii, come ogni volta che qualcosa lo faceva sentire a disagio. Ezr trattenne il fiato quando l’ultima catena di alture passò sotto la navetta, a una distanza che gli parve di pochi metri. Questa dannata ellisse di discesa va bene per una sonda non pilotata, non per degli uomini.

Poi il jet principale si accese davanti alla prua.

Ci vollero altri 30 Ksec per scendere nel luogo che Diem aveva scelto per l’atterraggio. Non era dei più comodi. L’unico posto adatto a parcheggiare la navetta era a mezza altezza su un versante montagnoso abbastanza libero dal ghiaccio. Il loro obiettivo si trovava sul fondo di una stretta valle. Sarebbe stato logico aspettarsi che il fondovalle fosse sepolto sotto un centinaio di metri d’aria congelata, ma grazie a qualche scherzo della topografia e del clima lo strato era di appena mezzo metro. E seminascosti fra gli spunzoni di roccia della valle c’era il più vasto insieme di edifici scoperto fino a quel momento. C’erano buone probabilità che lì ci fosse l’ingresso di una delle più vaste caverne di ibernazione dei Ragni; a ogni modo quella doveva essere una delle città abitate durante il periodo caldo di OnOff, e qualunque cosa si fosse appresa lì sarebbe stata determinante per ogni progetto futuro. Dati gli accordi per lo scambio di informazioni, anche l’esistenza di quel sito era stata comunicata agli Emergenti…

Ezr non aveva saputo niente delle decisioni raggiunte nella seduta del Comitato Mercantile. Diem sembrava fare tutto il possibile per celare il loro arrivo in superficie agli indigeni, proprio come gli Emergenti si sarebbero aspettato. Il luogo di atterraggio sarebbe stato coperto da una valanga subito dopo la loro partenza. Anche le loro impronte sarebbero state cancellate con cura, benché questo non fosse strettamente necessario.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Quando la luce tornerà»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Quando la luce tornerà» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Quando la luce tornerà»

Обсуждение, отзывы о книге «Quando la luce tornerà» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x