Dan Simmons - La Caduta di Hyperion

Здесь есть возможность читать онлайн «Dan Simmons - La Caduta di Hyperion» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1992, ISBN: 1992, Издательство: Interno Giallo, Жанр: Космическая фантастика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

La Caduta di Hyperion: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La Caduta di Hyperion»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

In un lontano futuro di straordinaria complessità fantastica, la maggior parte dei pianeti della galassia è collegata da una Rete che permette di trasferirsi in pochi secondi da un mondo all’altro. Ma anche in questo universo, apparentemente perfetto, l’umanità è minacciata da pericoli di sconvolgente portata. Ai margini dell’Egemonia si stanno infatti radunando gli Sciami di migrazione degli alieni Ouster, mentre gruppi dotati di sofisticatissimi strumenti tecnologici e strane sette esoteriche premono per conquistare un potere divino. Paradossalmente, per gli uomini, l’unica speranza di salvezza è un piccolo gruppo di pellegrini sperduti su Hyperion, il mondo nei cui insondabili recessi si nasconde il crudele, onnipotente e misterioso Shrike. Dopo Hyperion, dalla magistrale penna di Dan Simmons un altro grande classico della fantascienza moderna, un romanzo affascinante in cui si fondono l’avventura classica e i temi più inquietanti del cyberspazio.

La Caduta di Hyperion — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La Caduta di Hyperion», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Se la Commissione Paradossi lo permetterà — disse Sol, tirandosi la barba come sempre faceva quando pensava ad altro. Batté le palpebre, cambiò posizione allo zaino e alla piccola Rachel, mosse un passo. Questa volta i campi di forza provenienti dalla porta spalancata lo lasciarono avvicinare.

— Arrivederci a tutti! — gridò Sol. — Perdio, ne valeva la pena, no? — Si girò verso la luce. Lui e la piccina scomparvero.

Ci fu un silenzio che confinava con il vuoto e che si protrasse per diversi minuti. Alla fine, in tono quasi imbarazzato, il Console disse: — Torniamo sulla nave?

— Per noi comuni mortali, manda giù l'ascensore — disse Martin Sileno. — La signora Lamia camminerà in aria.

Brawne lanciò un'occhiata di fuoco al piccolo poeta.

— Ritiene che sia stata una cosa predisposta da Moneta? — disse Arundez, riferendosi a un'ipotesi avanzata in precedenza da Brawne.

— Per forza — rispose Brawne. — Un pizzico di scienza futura o qualcosa del genere.

— Ah, sì — sospirò Martin Sileno. — Scienza futura… frase tipica di chi è troppo timido per riconoscersi superstizioso. L'alternativa, mia cara, è che tu abbia sempre avuto il potere, mai usato fino a quel momento, di levitare e di mutare i mostri in orchi di fragile vetro.

— Chiudi il becco — disse Brawne, senza più traccia di affetto, nel tono. Guardò da sopra la spalla. — Chi ti dice che un altro Shrike non compaia da un momento all'altro?

— Già, chi? — convenne il Console. — Ho idea che avremo sempre uno Shrike, o dicerie di uno Shrike.

Theo Lane, sempre in imbarazzo nelle discussioni, si schiarì la voce. — Guardate cosa ho trovato fra i bagagli sparsi intorno alla Sfinge — disse. Mostrò uno strumento musicale con tre corde, il collo allungato e vivaci disegni sul corpo triangolare. — Una chitarra?

— Una balalaica — disse Brawne. — Apparteneva a padre Hoyt. Il Console prese lo strumento e strimpellò qualche accordo. — Conoscete questa canzone? — Suonò alcune note.

Leeda Tits Screwing Song? - azzardò Martin Sileno. Il Console scosse la testa e suonò altri accordi.

— Un brano antico? — tirò a indovinare Brawne.

Somewhere Over the Rainbow - disse Melio Arundez.

— Risale certo a prima che nascessi — disse Theo Lane, muovendo la testa a tempo, mentre il Console strimpellava.

— Prima che nascessimo tutti — disse il Console. — Andiamo, vi insegnerò le parole, strada facendo.

Camminarono insieme sotto il sole caldo, stonando e cantando a tempo, perdendo le parole e cominciando da capo; risalirono il pendio verso la nave in attesa.

EPILOGO

Cinque mesi e mezzo dopo, incinta di sette, Brawne Lamia prese il dirigibile del mattino per la Città dei Poeti, a nord della capitale: era invitata alla festa di addio del Console.

La vecchia Keats — adesso chiamata Jacktown da indigeni, marinai della FORCE in permesso e Ouster insieme — sembrava bianca e pulita nella luce del mattino, mentre il dirigibile lasciava la torre di ancoraggio del centro città e puntava a nordest seguendo il corso dell'Hoolie.

La più vasta città di Hyperion aveva riportato danni, durante gli scontri, ma era stata in gran parte ricostruita; la maggior parte dei tre milioni di profughi delle piantagioni di fibroplastica e delle città più piccole del continente meridionale aveva scelto di fermarsi, nonostante il recente interesse degli Ouster nella fibroplastica. Così la città era cresciuta alla rinfusa e aveva servizi basilari come elettricità, fognature e una TV via cavo che proprio in quel periodo arrivava alle zone sovraffollate delle colline fra lo spazioporto e la città vecchia.

Ma gli edifici erano bianchi nella luce del mattino, l'aria di primavera era ricca di promesse e Brawne ritenne buon segno per il futuro i rozzi squarci di nuove strade e il trambusto del traffico fluviale in basso.

La battaglia nello spazio di Hyperion non era durata a lungo, dopo la distruzione della Rete. L'occupazione di fatto dello spazioporto e della capitale da parte degli Ouster si era mutata in riconoscimento della scomparsa della Rete e codirezione con il nuovo Consiglio Autonomo, nel trattato mediato primariamente dal Console e dall'ex governatore generale Theo Lane. Ma nei quasi sei mesi dalla morte della Rete, l'unico traffico allo spazioporto riguardava le navette della flotta della FORCE ancora all'interno del sistema e le frequenti escursioni planetarie di veicoli spaziali dello Sciame. Ormai non era insolito vedere le alte figure degli Ouster andare a far spese in piazza Jacktown o le loro versioni più esotiche prendere l'aperitivo al Cicero.

Negli ultimi mesi Brawne aveva alloggiato al Cicero, in una delle camere più ampie del terzo piano dell'ala vecchia, mentre Stan Leweski ricostruiva e ampliava le sezioni danneggiate del leggendario edificio. «Perdio, non ho bisogno dell'aiuto di donne incinte! » gridava Stan, ogni volta che Brawne si offriva di dargli una mano; ma invariabilmente Brawne finiva per fare qualche lavoretto, mentre Leweski borbottava e brontolava. Se pure incinta, Brawne era sempre una lusiana e i muscoli non le si erano certo atrofizzati per una permanenza di qualche mese su Hyperion.

Quella mattina Stan l'aveva accompagnata alla torre di ormeggio e l'aveva aiutata a portare il bagaglio e il pacchetto per il Console. Poi il proprietario del Cicero aveva dato anche a lei un regalino. «È un viaggio maledettamente noioso, in quel territorio dimenticato da Dio» aveva brontolato. «Devi avere qualcosa da leggere, no?»

Il regalo era una riproduzione dell'edizione del 1817 delle Poesie di John Keats, rilegata in pelle dallo stesso Leweski.

Brawne aveva messo in imbarazzo quell'uomo grande e grosso e divertito i presenti stringendolo in un abbraccio da fargli scricchiolare le costole. «Basta, maledizione» aveva brontolato Leweski, massaggiandosi il fianco. «Ricorda a quel Console che voglio vedere qui la sua indegna pellaccia, prima di lasciare a mio figlio questa indegna taverna. Digli così, d'accordo?»

Brawne aveva annuito e con gli altri passeggeri aveva agitato il braccio in segno di saluto a chi era venuto ad augurare buon viaggio. E aveva continuato, dalla balconata, mentre l'aeronave toglieva gli ormeggi, scaricava la zavorra e si muoveva pesantemente sopra i tetti.

Ora, mentre la nave si lasciava indietro i sobborghi e virava a ovest per seguire il corso del fiume, Brawne vide chiaramente per la prima volta la vetta della montagna meridionale dove il viso di re Billy il Triste rimuginava ancora sopra la città. C'era una recente cicatrice di dieci metri, che sbiadiva lentamente alle intemperie, sulla guancia di Billy, dove una lancia laser l'aveva colpita durante la battaglia.

Ma fu la scultura più grande sulla parete nordest della montagna ad attirare l'attenzione di Brawne. Anche con i moderni strumenti da taglio presi in prestito dalla FORCE, il lavoro era lento e il grande naso aquilino, le folte sopracciglia, la bocca larga e gli occhi tristi e intelligenti cominciavano solo ora a essere riconoscibili. Molti profughi dell'Egemonia abbandonati su Hyperion si erano opposti al fatto che le sembianze di Meina Gladstone fossero aggiunte alla montagna, ma Rithmet Corber III, pronipote dello scultore che vi aveva creato il viso di re Billy il Triste (e, incidentalmente, proprietario della montagna), aveva risposto, con la massima diplomazia possibile: «Andate a fare in culo» e aveva continuato il lavoro. Ancora un anno, forse due, e avrebbe terminato.

Brawne sospirò, si massaggiò il ventre ingrossato — un gesto che aveva sempre odiato, nelle donne in gravidanza, ma che ora trovava impossibile evitare — e si diresse goffamente a una poltrona sul ponte panoramico. "Se è così grossa a sette mesi, quanto sarà, a nove?" si disse. Diede un'occhiata alla grande sagoma ricurva e gonfia del dirigibile e sussultò.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La Caduta di Hyperion»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La Caduta di Hyperion» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Dan Simmons - The Fifth Heart
Dan Simmons
Dan Simmons - The Hollow Man
Dan Simmons
Dan Simmons - Hypérion
Dan Simmons
Dan Simmons - Muse of Fire
Dan Simmons
Dan Simmons - Song of Kali
Dan Simmons
Dan Simmons - Phases of Gravity
Dan Simmons
Dan Simmons - Darwin's Blade
Dan Simmons
Dan Simmons - Hard as Nails
Dan Simmons
Dan Simmons - A Winter Haunting
Dan Simmons
Dan Simmons - Olympos
Dan Simmons
Dan Simmons - Ostrze Darwina
Dan Simmons
Отзывы о книге «La Caduta di Hyperion»

Обсуждение, отзывы о книге «La Caduta di Hyperion» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x