Frank Herbert - Gli occhi di Heisenberg

Здесь есть возможность читать онлайн «Frank Herbert - Gli occhi di Heisenberg» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Piacenza, Год выпуска: 1971, Издательство: Casa Editrice La Tribuna, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Gli occhi di Heisenberg: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Gli occhi di Heisenberg»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

In un futuro lontano, una classe dominante di umani geneticamente modificati ottiene l’equivalente dell’immortalità mediante l’uso di droghe. Questa classe dominante tiene l’intera società in stasi grazie alla manipolazione genetica del genoma umano, eliminando ogni sorta di mutazione spontanea dello stesso. Come se non bastasse, solo poche persone attentamente selezionate hanno la possibilità di riprodursi. Tuttavia nelle megalopoli si sviluppano dei movimenti clandestini ed appare una razza di cyborg, opposta agli immortali.

Gli occhi di Heisenberg — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Gli occhi di Heisenberg», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Calapine arretrò di un passo. Le parole di Svengaard erano coltelli brucianti che le ferivano i nervi.

«Guardi se stessa, i suoi pari!» incalzò Svengaard. «Tutti voi state male. E cosa fa il vostro prezioso sistema medico computerizzato? Io lo so, senza bisogno che me lo dica qualcun altro: sta tentando di bilanciare le oscillazioni; è stato programmato per questo. Lo farà finché glielo permetterete, ma questo non vi salverà.»

Qualcuno gridò alle sue spalle, «Fatelo tacere!»

Il grido si diffuse per la sala, divenne un canto assordante. Gli Optimati iniziarono a battere i piedi, a battere i pugni sui banchi. «Fatelo ta-cere! Fatelo ta-cere! Fatelo ta-cere!»

Calapine si coprì le orecchie con le mani. Ma sentiva ancora quel canto, attraverso la pelle. E si accorse che gli Optimati stavano abbandonando le file di banchi per avvicinarsi minacciosamente ai prigionieri. Sapeva che tra qualche istante sarebbe scoppiata una sanguinosa violenza.

Gli Optimati si fermarono.

Calapine non riuscì a comprenderne il motivo e tolse le mani dalle orecchie. Gli Optimati incominciarono a urlare, a invocare i nomi di dèi semi-dimenticati. Gli occhi di tutti stavano fissando una figura riversa al suolo.

Calapine ruotò su se stessa, vide Nourse che si contorceva sul pavimento della sala, con la bava alla bocca. La sua pelle era chiazzata da macchie porpora e gialle. Le mani artigliavano il pavimento.

«Fate qualcosa!» gridò Svengaard. «Sta morendo!» Non appena ebbe pronunciato quell’invocazione, si stupì di averlo fatto. Fate qualcosa ! Ma era stata la coscienza di essere un medico a farlo parlare, nonostante tutto quello che era accaduto.

Calapine arretrò, sollevò le mani in un gesto di scongiuro antico quanto la stregoneria. Schruille balzò in piedi sullo scranno, con la bocca che si muoveva senza emettere alcun suono.

«Calapine,» disse Svengaard, «se lei non vuole aiutarlo, mi liberi e lo farò io.»

Calapine si affrettò a ubbidire, estremamente grata di poter scaricare quella tremenda responsabilità su qualcun altro.

Al suo tocco, la lastre di plasmeld che imprigionavano Svengaard rientrarono nella piattaforma. Svengaard saltò a terra, quasi cadde. Aveva le braccia e le gambe che gli formicolavano. Zoppicò verso Nourse, con gli occhi e la mente in frenetica attività. Colorito giallastro — probabilmente una reazione immunitaria all’acido pantotenico unita ad uno squilibrio nella soppressione dell’adrenalina.

Il triangolo rosso che indicava un Dispensatorio della Farmacia luccicava alla sua sinistra, al di sopra delle file di banchi. Svengaard si chinò, raccolse il corpo di Nourse ancora in preda alle convulsioni, iniziò a salire verso il simbolo. Improvvisamente, Nourse si accasciò tra le sue braccia, immobile tranne il leggero sollevarsi del petto.

Gli Optimati si scostarono da lui come se fosse un appestato. Di colpo, qualcuno urlò, «Fatemi uscire!»

La folla si mise a correre. Migliaia di piedi rimbombarono sul plasmeld del pavimento. Gli Optimati si accalcarono davanti le porte, scavalcandosi l’un l’altro, lottando follemente per essere i primi a uscire. Si udivano urla, imprecazioni, grida rauche. Era come se in un recinto di bestiame fosse stato liberato un predatore.

Una parte della coscienza di Svengaard registrò l’immagine di una donna alla sua destra. La superò. La donna giaceva tra due file di banchi, con la schiena ad un angolo assurdo, con la bocca spalancata, gli occhi che fissavano il sangue che le ricopriva le braccia e il collo. Non respirava più. Svengaard superò anche un uomo che si trascinava in avanti, con una gamba inutilizzabile, gli occhi fissi sull’insegna dell’uscita, attorno a cui si ammassavano centinaia di figure frenetiche.

A Svengaard avevano cominciato a far male le braccia. Incespicò, quasi cadde salendo gli ultimi due gradini. Depose il corpo di Nourse sul pavimento accanto al punto di distribuzione.

Dal basso lo stavano chiamando delle voci: Durant e Boumour che gli urlavano di liberarli.

Più tardi , pensò Svengaard. Premette il palmo della mano contro la serratura del Dispensatorio. Le porte rifiutarono di aprirsi. È ovvio , pensò. Io non sono un Optimate. Sollevò Nourse, premette una delle mani di Nourse sulla serratura digitale. Le porte scivolarono via. Dietro di esse si trovava un apparecchio di somministrazione, apparentemente del solito tipo: pirimidini, aneurina…

Aneurina e inositol , pensò Svengaard. Devo compensare la reazione immunitaria.

Il lato destro dell’apparecchiatura era occupato da una familiare console di controllo, con un foro per infilarvi un braccio e gli aghi collegati ai quadranti di misurazione. Svengaard premette alcuni tasti sulla consolle, aprì il pannello. Individuò gli aghi che somministravano aneurina e inositol, bloccò gli altri, posizionò il braccio di Nourse sotto gli aghi, che trovarono le vene, vi affondarono. Le lancette dei quadranti scattarono improvvisamente verso l’alto.

Svengaard interruppe il flusso di sostanze. I contatori ritornarono sullo zero.

Con delicatezza, Svengaard staccò gli aghi dal corpo di Nourse, lo adagiò sul pavimento. Il volto dell’Optimate era soffuso da un pallore mortale, ma il respiro era divenuto più forte. Sbatté le palpebre. Le pelle era fredda, madida di sudore.

È lo choc , pensò Svengaard. Si tolse la giacca, la drappeggiò intorno al corpo di Nourse, iniziò a frizionargli le braccia per riattivare la circolazione.

Calapine apparve alla sua destra, si sedette accanto alla testa di Nourse. Aveva le mani strette a pugno, su cui spiccavano bianchissime le nocche. I lineamenti del volto era incredibilmente nitidi, gli occhi fissavano lontano. A Calapine sembrava di aver percorso una lunga strada, da quando si era rialzata dal pavimento della sala, spinta da ricordi che non poteva cancellare. Sapeva che aveva superato la follia, era conscia di aver raggiunto una sanità mentale stranamente distaccata.

Il rosso Globo di Controllo attirò il suo sguardo: la fonte di un enorme potere, che ancora adesso l’attraeva. Poi pensò a Nourse, tante volte divenuto suo compagno di letto. Compagno e giocattolo.

«Morirà?» chiese e si voltò a fissare Svengaard.

«Non subito,» rispose il medico. «Ma quell’ultimo attacco isterico… ha causato danni irreparabili al suo corpo.»

Svengaard si rese conto che adesso nella sala risuonavano soltanto gemiti sommessi e qualche ordine impartito con voce calma. Erano intervenuti alcuni degli accoliti.

«Ho liberato Boumour e i Durant e ho richiesto altri… medici,» lo informò Calapine. «Ci sono stati dei… morti. Molti sono feriti.»

Morti , pensò poi. Che strano parola, se la si usa per gli Optimati. Morti… morti… morti…

Sapeva che la necessità del momento l’aveva forzata a raggiungere un nuovo stato stato di coscienza. Era accaduto laggiù, sul pavimento, in un diluvio di ricordi frutto di quarantamila anni di esistenza. Nessuno di essi le era sfuggito: né un momento di gentilezza, né un momento di crudeltà. Ricordava tutti i Max Allgood, Seatac… ogni amante, ogni giocattolo… Nourse.

Svengaard udì un suono di passi, si guardò intorno. Boumour lo raggiunse, reggendo tra le braccia una donna priva di sensi. Un lungo livido bluastro le attraversava una guancia e la mascella. Le braccia pendevano dal corpo come bastoncini spezzati.

«Il Dispensatorio funziona ancora?» chiese Boumour. La sua voce era gelida come quella di tutti i Cyborg, ma i suoi occhi avevano uno sguardo sconvolto, spaventato.

«Dovrà ricorrere ai controlli manuali,» lo avvertì Svengaard. «Ho disinserito quelli automatici.»

Boumour gli girò attorno con passo pesante, sempre reggendo la donna, che aveva un aspetto così fragile. Sul collo le pulsava una grossa vena.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Gli occhi di Heisenberg»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Gli occhi di Heisenberg» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Frank Herbert - The Godmakers
Frank Herbert
Frank Herbert - The Green Brain
Frank Herbert
Frank Herbert - High-Opp
Frank Herbert
Frank Herbert - Les enfants de Dune
Frank Herbert
Frank Herbert - Les yeux d'Heisenberg
Frank Herbert
Frank Herbert - Il cervello verde
Frank Herbert
Frank Herbert - Children of Dune
Frank Herbert
Frank Herbert - Oczy Heisenberga
Frank Herbert
libcat.ru: книга без обложки
Frank Herbert
libcat.ru: книга без обложки
Frank Herbert
libcat.ru: книга без обложки
Frank Herbert
Отзывы о книге «Gli occhi di Heisenberg»

Обсуждение, отзывы о книге «Gli occhi di Heisenberg» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x