Il respiro del vecchio divenne leggero mentre sprofondava nella meditazione.
Jared si avvicinò alle tendine, poi si fermò e si voltò ad ascoltare di nuovo in direzione del Pensatore. Tanto tempo prima, aveva creduto di poter trovare meno Buio nel Mondo Originario e di riconoscerlo per quello che era. Ma Cyrus era giunto alla conclusione che il Buio era un mezzo universale al difuori della portata dei sensi.
Non era possibile, tuttavia, che la Luce avesse un effetto negativo… che potesse cancellare parte del Buio? E se fosse stato abbastanza fortunato da sentire la cancellazione mentre aveva luogo, non avrebbe ottenuto un appiglio sulla natura sia della Luce che del Buio?
In quel momento, qualcosa di ancora più importante, di gran lunga più importante, gli venne in mente: Cyrus aveva detto che la presenza della Luce Onnipotente in Paradiso aveva permesso all’uomo di conoscere tutto ciò che gli giaceva dinanzi e che lo circondava senza fiutarlo né sentirlo!
Non era forse proprio quello che facevano i Veggenti? Forse anche i Veggenti prendevano parte a qualche particolare rapporto con la Luce… un rapporto che essi probabilmente non sospettavano neppure?
Si era già reso conto in modo vago di un’associazione intrinseca tra la Luce, il Buio, gli occhi, il Mondo Originario e i Diavoli Gemelli. Adesso sembrava che avrebbe dovuto includere in quel gruppo anche i Veggenti. Giacché, quando essi percepivano, ne doveva risultare una diminuzione di qualcosa attorno a loro come conseguenza del loro percepire… proprio come c’era meno silenzio quando una persona normale ascoltava un rumore. E quella diminuzione, nel caso dei Veggenti, avrebbe potuto benissimo essere la diminuzione che stava cercando… quella del Buio!
Ricordando che Della era una Veggente, fu improvvisamente ansioso di ritornare al Livello Superiore in modo da poter tenere un orecchio su di lei e riuscire forse a sentire che cosa diminuiva, nelle vicinanze della ragazza, quando lei «percepiva».
Jared spostò di lato la tenda.
— Arrivederci, figliolo… e buona fortuna — lo salutò Cyrus. E sternutì.
Jared congedò la scorta ufficiale all’ultima curva prima dell’entrata al Livello Superiore. Non era necessario che attendessero l’arrivo del messaggero inviato da sopra, giacché era stato deciso che quest’ultimo sarebbe rimasto là per un po’.
In un certo senso, Jared era contento di liberarsi degli altri. Il capitano della scorta aveva continuato a lamentarsi del mal di gola che l’affliggeva, e un altro del gruppo aveva tossito tanto da rendere quasi impossibile l’ascolto degli echi.
Per di più, quelli che non si lamentavano di malanni personali avevano i nervi a fior di pelle perché immaginavano di sentire, a tratti, il puzzo caratteristico del mostro. Jared, invece, con il naso completamente intoppato, non poteva sentire nessun odore. Né riusciva ad udire molto di più, dato che l’intontimento generale che gli aveva preso la testa, sembrava essersi esteso anche ai condotti auricolari.
Rabbrividendo, batté l’una contro l’altra le sue pietre-scandaglio più forte che poté, e si avviò inciampando per la galleria, desiderando per tutto il tempo di essersi presentato alla Grotta dell’Infermeria invece di proseguire con la Dichiarazione di Intenzioni di Connubio.
Girò intorno all’ampia curva e si fermò, in ascolto. Lavoravano alacremente lì: si sentiva l’affaccendarsi degli uomini che ammucchiavano pietre su pietre, metodici ma rapidi. Le voci… erano quelle di due uomini che brontolavano in toni disperati, bestemmiando e invocando il nome della Luce Onnipotente.
Facendo risuonare ancor più forte i suoi scandagli, ascoltò i «click» che si riflettevano sui due individui, mentre si davano da fare a raccogliere rocce e a depositarle in un mucchio contro una parete dell’entrata al Livello Superiore.
Poi si rese conto che stava ascoltando il suono silenzioso… proprio davanti agli uomini ! Era attaccato alla parete.
Il piccolo gruppo di echi magici, immobili, sembrava aderirvi, e gli uomini lavoravano freneticamente per coprirlo con le pietre. Uno di loro sentì infine, pur se in ritardo, la presenza di Jared e, lanciando un urlo di terrore, scappò all’interno del mondo.
— È soltanto Fenton… che viene dal Livello Inferiore — lo richiamò l’altro.
Ma era chiaramente udibile che l’uomo non aveva nessuna intenzione di tornare.
Jared fece qualche passo avanti, poi indietreggiò, sgomento. Ancora una volta, era sicuro che il silenzio urlante non lo raggiungeva attraverso gli orecchi. Non vi erano dubbi: stava realmente sentendo (se pure era la parola adatta) quella sostanza con gli occhi! Ne ebbe una dimostrazione quando voltò un po’ la testa; subito non avvertì più la sua presenza.
Quando si voltò di nuovo, la zona magica del suono silenzioso era totalmente svanita. E gli parve significativo che avesse invece sentito l’uomo rimasto a deporre l’ultima pietra sul mucchio, completando così la barriera che tratteneva gli echi.
— Faresti meglio ad entrare — l’avverti l’altro, — prima che il mostro ritorni!
— Cosa è successo?
Le riflessioni delle sue parole gli rimandarono lo schema di un uomo che sollevava al volto una mano tremante per detergersi il sudore. — Il mostro non ha portato via nessuno, stavolta. È rimasto lì fuori immobile, a spazzare il muro con…
All’improvviso si mise a gridare e a scuotere con violenza la mano davanti a sé. Poi si gettò sordamente a capofitto nel corridoio, scappando via e lamentandosi: — Potenze della Luce!
Il giovane comprese subito che cosa l’aveva spaventato. Il palmo della sua mano era pieno del magico silenzio rombante!
Si avviò, con una certa curiosità, in direzione del mucchio di pietre. Ma un attacco di tosse gli ricordò drammaticamente quanto stesse male e lo spinse a svoltare, barcollando, verso l’interno del Mondo del Livello Superiore.
Questa volta non c’era nessuno ad attenderlo all’ingresso, per cui dovette usare i «clack» riflessi dal generatore centrale per trovare la strada che portava alla grotta della Ruota. Quando arrivò, Anselm stava passeggiando avanti e indietro dietro la tenda, brontolando tra sé e sé, con voce cupa e tesa.
— Entra, ragazzo mio… o meglio, Primo Sopravvissuto — l’invitò la Ruota. — Vorrei poter dire che sono lieto di rivederti.
Riprese a passeggiare mentre Jared si lasciava cadere sconsolato su un sedile, stringendosi tra le mani la faccia ardente di febbre.
— Sono molto spiacente per tuo padre, ragazzo mio. Sono rimasto terribilmente colpito quando il messaggero me lo ha riferito. Da quando sei partito, i mostri ci hanno rapito tre persone.
— Sono tornato — esordì Jared con voce fioca e triste, — per Dichiarare le Intenzioni di…
— Intenzioni di Connubio… al diavolo! — scoppiò violentemente Anselm rivolgendosi verso Jared con le mani sui fianchi. — In un momento come questo, tu pensi alla Dichiarazione di Connubio ?
Poiché il giovane non rispondeva, l’anziano aggiunse: — Scusami, ragazzo mio. Ma abbiamo i nervi tesi, qui… con i mostri che scorrazzano per tutto il mondo e le sorgenti calde che si essiccano in continuazione. Altre cinque si sono asciugate nel periodo scorso. Mi hanno detto che anche voi avete avuto lo stesso guaio.
Jared annuì, senza preoccuparsi troppo se la Ruota l’avesse sentito o no.
Anselm borbottò qualche parola indistinta; poi disse: — Connubio…! Il messaggero non ti ha avvertito che avevo deciso di rimandare tutto, finché fossimo riusciti a risolvere in qualche modo le altre complicazioni?
— Non ho parlato con il messaggero. Dove sta?
— L’ho rimandato indietro all’inizio di questo periodo.
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