Arthur Clarke - Voci di Terra lontana

Здесь есть возможность читать онлайн «Arthur Clarke - Voci di Terra lontana» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Год выпуска: 1988, Издательство: Rizzoli, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Voci di Terra lontana: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Voci di Terra lontana»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Voci di terra lontana (
) è il titolo di diversi lavori di fantascienza di Arthur C. Clarke, tra cui un racconto breve di fantascienza, e un romanzo del 1986 che portano lo stesso titolo.
La storia è ambientata 1800 anni nel futuro, nel distante pianeta oceanico di Thalassa. Thalassa viene popolato da esseri umani tramite una navicella carica di embrioni, partita dalla Terra nel tentativo di salvare la razza umana. Il romanzo comincia con un’introduzione sui Thalassiani; Mirissa, un’attraente biologa marina, e il suo partner, Brant, mentre sono in barca vedono l’arrivo di una nave spaziale. È così che finisce la loro pacifica esistenza, con l’apparizione della Magellano, un’astronave proveniente dalla Terra che contiene un milione di persone ibernate. Gli eventi che portarono la Terra a salvare la razza umana sono spiegati nel libro tramite flash-back. Gli scienziati nel 1967 scoprirono che l’emissione di neutrini dal Sole, un risultato delle reazioni di fusione nucleare, erano molte meno di quelle che avrebbero dovuto essere. Meno di un decennio dopo venne confermato che non era un errore degli strumenti. Il Sole stava per trasformarsi in una nova nel giro di 3600 anni.
La tecnologia era abbastanza avanzata da permettere diverse spedizioni di navicelle contenenti embrioni di esseri umani e di altri mammiferi, oltre a robot per crescerli, verso pianeti che erano considerati abitabili. La spedizione di esseri umani vivi non era stata nemmeno presa in considerazione poiché, essendo la velocità della luce un limite insuperabile e le distanze dei pianeti molto elevate, la durata del viaggio sarebbe stata comunque di secoli. Si era deciso quindi di inviare navi cariche di embrioni, dette navi inseminatrici, insieme ad un gruppo di robot che arrivato a destinazione si sarebbe occupato di preparare il territorio e allevare gli esseri umani.

Voci di Terra lontana — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Voci di Terra lontana», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Per almeno cinque minuti non accadde proprio nulla; Loren non avrebbe mai creduto Kumar capace di restare fermo tanto a lungo. Quindi si rese conto che a pochi metri dalla barca, appena sotto il pelo dell’acqua, c’era qualcosa di scuro: una cosa lunga e ricurva. Seguì con gli occhi quella specie di striscia e si accorse che tracciava un cerchio tutto attorno all’imbarcazione, circondandola completamente.

Si accorse anche, in quello stesso momento, che Brant e Kumar non stavano guardando quella cosa strana: stavano guardando lui . Allora vogliono farmi qualche sorpresa, si disse; be’, staremo a vedere…

Pur con questo preavviso e solo facendo appello a tutta la sua forza di volontà, Loren riuscì a reprimere un urlo di terrore quando dal mare emerse una specie di muro luccicante — no, non luccicante, putrescente — di carne rosa. Emerse ruscellando acqua fino a un metro d’altezza e formando una barriera ininterrotta intorno a loro. E, come tocco finale, la cima del muro di carne rosa era tutta coperta di serpenti che si contorcevano, serpenti di colore rosso e blu.

Un’enorme bocca circondata di tentacoli era emersa dall’abisso e stava per inghiottirli…

Eppure non erano in pericolo, a giudicare dall’espressione divertita dei suoi compagni.

«Ma cos’è, per l’amor di Dio… per il Krakan, cioè?» bisbigliò cercando di non far sentire il tremito della voce.

«Hai reagito bene» disse Brant con ammirazione. «Certi cercano di nascondersi dentro la barca, con la faccia tra le mani. Questa è Polly…

Polly sta per polipo. La Bella Polly. È una colonia di invertebrati: miliardi di cellule altamente specializzate che cooperano tra di loro. Avevate animali simili a questo sulla Terra, ma non credo così grossi.»

«No, grossi così no» fece Loren con fervore. «E, se non ti spiace, potrei sapere come usciremo da qui?»

Brant fece un cenno a Kumar, che riaccese il motore e lo mise a tutto gas. Con una rapidità stupefacente per un essere così grosso, il muro vivente s’immerse nel mare lasciando dietro di sé solo un’increspatura oleosa sull’acqua.

«Ha paura dei rumori forti» spiegò Brant. «Guarda dal visore… adesso puoi vedere com’è fatto l’animale tutto intero.»

Sotto di loro qualcosa che assomigliava a un tronco d’albero di dieci metri di diametro stava scendendo rapidamente verso il fondo. Solo ora Loren si rese conto che i «serpenti» che aveva visto contorcersi altro non erano che tentacoli relativamente sottili che ora ondeggiavano lievi nell’acqua alla ricerca di qualcosa — o di qualcuno — da divorare.

«Che mostro!» esclamò Loren tornando a respirare normalmente dopo parecchi minuti. Si sentiva ora orgoglioso di sé, e anche un poco euforico.

Sapeva di aver superato un’altra prova; aveva meritato il rispetto di Brant e di Kumar.

«Ma una cosa così non è… pericolosa ?» chiese.

«Certo; per questo abbiamo messo la boa.»

«In tutta franchezza, a me verrebbe la tentazione di ucciderla.»

«E perché mai?» disse Brant con autentica sorpresa. «Che male fa?»

«Be’… un essere così deve sicuramente mangiare una enorme quantità di pesci.»

«È vero, ma si nutre solo di pesci thalassani. Quelli che noi possiamo mangiare, non li tocca. E questa è la cosa interessante. Per molto tempo non riuscivamo a capire come facesse Polly ad attirare i pesci e a farseli entrare direttamente in bocca. Alla fine abbiamo scoperto che secerne certe sostanze chimiche, ed è stato questo che ci ha dato l’idea delle nasse elettriche. Cosa che mi fa venire in mente…»

Brant prese il comunicatore.

«Tarna Tre chiama Tarna Autorecord… parla Brant. Abbiamo riparato la nassa. Tutto funziona normalmente. Non aspettiamo il ricevuto. Fine messaggio.»

E invece dal comunicatore rispose immediatamente una voce familiare.

«Salve, Brant, buongiorno, dottor Lorenson. Mi fa piacere. Ho una notizia interessante per te, Brant. La vuoi sentire?»

«Ma certo, sindaco» rispose Brant scambiando con Loren un’occhiata divertita. «Sono in ascolto.»

«Dagli Archivi Centrali è saltata fuori un’informazione sorprendente.

Duecentocinquant’anni fa si cercò di costruire una barriera artificiale al largo dell’Isola Settentrionale mediante elettroprecipitazione… una tecnica questa che ha funzionato bene sulla Terra. Ma dopo qualche settimana i cavi subacquei si ruppero… e si trovò anzi che ne mancavano delle parti.

Non si fecero ulteriori indagini perché la tecnica si era comunque dimostrata inutilizzabile. Non ci sono abbastanza sali minerali disciolti nell’acqua perché valga la pena di usarla. Come vedi, dunque, avevi torto a dare la colpa ai Conservatori. Non c’erano Conservatori, duecentocinquant’anni fa.»

L’espressione di stupore sul volto di Brant era così comica che a Loren venne da ridere.

«E pensare che hai cercato di stupire me !» disse. «Bene, di sicuro mi hai dimostrato che nel mare ci sono degli esseri che nemmeno immaginavo.

Ma adesso si direbbe che ci sono anche delle cose che nemmeno tu immaginavi.»

20. Idillio

Gli abitanti di Tarna trovarono la cosa assolutamente ridicola e finsero di non credergli.

«Ma come, prima dici che non sei mai salito su una barca… e ora che non sai andare in bicicletta!»

«Dovresti vergognarti» l’aveva rimproverato Mirissa strizzandogli l’occhio. «Il più efficace mezzo di trasporto mai inventato… e tu non l’hai mai provato!»

«Su una nave spaziale non ce n’è bisogno, e nelle grandi città era troppo pericoloso» aveva ribattuto Loren. «E comunque, cosa c’è da imparare?»

Presto scoprì che da imparare c’era parecchio. Andare in bicicletta non era così facile come sembrava. Sebbene bisognasse mettercela proprio tutta per cadere da quella bicicletta a ruote piccole, visto il baricentro basso (cosa che comunque a Loren riuscì più di una volta), i primi tentativi furono parecchio deludenti. Loren vi avrebbe volentieri rinunciato se non fosse stato per gli incitamenti di Mirissa, la quale sosteneva che la bicicletta era il modo migliore per scoprire l’isola — e per la sua speranza che la bicicletta sarebbe stato il modo migliore per scoprire Mirissa.

Il trucco, concluse Loren dopo qualche altra caduta, era di ignorare del tutto il problema e affidare la faccenda ai riflessi involontari del suo corpo.

Del resto era la soluzione logica; se bisognasse decidere volontariamente quali movimenti fare per camminare, non saremmo capaci di muovere un passo se non con grande fatica. Loren riconosceva, da un punto di vista teorico, la verità di questa soluzione, però gli ci volle qualche tempo prima di potersi davvero fidare dei propri istinti. Tuttavia, superato questo primo ostacolo, fece rapidamente progressi. E infine, come aveva sperato, Mirissa si offrì di mostrargli i recessi più remoti dell’isola.

Con estrema facilità ci si sarebbe potuti convincere che non c’erano altri esseri umani al mondo tranne loro due eppure non erano lontani da Tarna più di cinque chilometri. Avevano senza dubbio percorso una distanza molto maggiore, ma la stretta pista ciclabile era stata concepita appositamente per condurre nei luoghi più pittoreschi, e non per collegare con il percorso più breve un punto all’altro. Loren avrebbe potuto sapere dove si trovava ricorrendo al comunicatore, ma preferì non farlo. Era più divertente far finta di essersi perduti.

Mirissa avrebbe preferito lasciare il comunicatore a casa.

«Perché portarsi dietro quell’affare?» aveva detto indicando il bracciale con tasti e quadranti che lui aveva al polso sinistro. «Certe volte è bello isolarsi dagli altri.»

«È vero, ma il regolamento della nave è molto rigoroso Se il capitano Bey mi cercasse e io non rispondessi…»

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Voci di Terra lontana»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Voci di Terra lontana» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Arthur Clarke - S. O. S. Lune
Arthur Clarke
Arthur Clarke - Oko czasu
Arthur Clarke
Arthur Clarke - Gwiazda
Arthur Clarke
Arthur Clarke - Die letzte Generation
Arthur Clarke
Arthur Clarke - Rendez-vous avec Rama
Arthur Clarke
Arthur Clarke - Culla
Arthur Clarke
Arthur Clarke - Who's There?
Arthur Clarke
Arthur Clarke - The Fires Within
Arthur Clarke
Arthur Clarke - Expedition to Earth
Arthur Clarke
Arthur Clarke - 2061 - Odyssey Three
Arthur Clarke
Отзывы о книге «Voci di Terra lontana»

Обсуждение, отзывы о книге «Voci di Terra lontana» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x