James Tiptree Jr. - Houston, Houston, ci sentite?
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- Название:Houston, Houston, ci sentite?
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- Издательство:Armenia Editore
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- Год:1978
- Город:Milano
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Vincitore dei premi Hugo e Nebula per il miglior romanzo breve
in 1977.
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— No. — Lorimer scuote la testa con fatica. — Sono tutti morti. Tutti!
— Balle! — Bud si gira intorno, scrutandoli. — Ce ne dev’essere rimasto qualcuno. Dillo — afferra la testa di Judy. — Dillo, vacca!
— No. È vero! — conferma lei. — Niente uomini — fa eco Andy-Kay. — State mentendo. — Bud diventa torvo. Si sfrega più velocemente, agitando il bacino. — Ci deve essere qualche uomo. Certamente… saranno andati sulle montagne, ecco com’è andata. Cacciando, vivendo allo stato selvaggio… Vecchi uomini selvaggi. Lo sapevo.
— Perché ci devono essere degli uomini? — gli chiede Judy mentre lui la spinge avanti e indietro. — Perché! Stupida cagna! — Spinge con furia, senza guardarla. — Perché altrimenti niente più conta. Ecco perché! Devono esserci degli uomini. Qualche buon vecchio montone. Buddy è un buon vecchio montone.
— Sta per emettere sperma? — bisbiglia Connie. — Con tutta probabilità — dice Lorimer, o cerca di dirlo. Lo spettacolo è di interesse puramente clinico, riflette, niente da temere. Con una mano, Judy afferra qualcosa: una bustina di plastica. L’altra mano è sui capelli, che Bud sta tirando con violenza. Dev’essere doloroso. — Uhh…! Ahh…! — Bud ansima penosamente. — Continua a fottere… — Improvvisamente spinge la testa di Judy verso il suo inguine. Lorimer intravvede l’espressione perplessa di lei. — Hai la bocca, cagna, adoperala! Prendilo. Perdio, prendilo! Uhh…! Uh…! — Un debole sprizzo si libera da lui. Il braccio di Judy lo segue con la busta mentre rotolano in aria. — GEIRR! — Disorientato da quel ruggito, Lorimer si volta e scorge Dave. Il maggiore Norman Davis, apparso nel boccaporto. Le braccia aperte per tenere indietro Lady Blue e l’altra Judy. — Geirr. Avevo detto che non dovevano esserci episodi di cattiva condotta su questa nave. E lo pretendo. Allontanati da quella donna! — Le gambe di Bud ondeggiano debolmente. Non sembra che abbia sentito. Judy gli nuota tra le gambe, insaccando le ultime gocce.
— E quella, che diavolo sta facendo? — Nel silenzio Lorimer sente se stesso rispondere: — Prendendo un campione di sperma, direi.
— Lorimer! Ti ha dato di volta il tuo cervello perverso? Porta Geirr nei suoi alloggiamenti! — Bud ruota lentamente, raddrizzandosi. — Oh, il santo padre — commenta con voce incolore.
— Hai bevuto, Geirr. Vai nel tuo alloggio!
— Ho delle novità per te, Dave — gli risponde l’altro con la stessa voce monotona. — Scommetto che non sai che siamo gli ultimi uomini sulla Terra. Ci sono due milioni di idiote, laggiù.
— Ne sono informato — ribatte Dave furiosamente. — Sei un disgraziato ubriacone. Lorimer, porta quell’uomo fuori di qui. — Ma Lorimer non si sente in grado di muoversi. La voce irata di Dave ha riportato a galla il terrore. Ha creato una strana, speranzosa stasi che li avvolge tutti.
— Non devo prenderne più… — Bud muove la testa avanti e indietro, dicendo silenziosamente: — No, no — come se si rivolgesse a Lorimer. — Niente conta più. Tutto finito. A che serve essere amici? — Corruga la fronte. — Il vecchio Dave è un uomo, gliene lascerò un po’. Le poppanti… Povero vecchio Doc, tu sei un fiorellino. Ma sempre meglio di niente. Puoi fare qualcosa anche tu… Ci sistemeremo. Grandi estensioni. Potremo organizzare gare di travestiti. Ci deve essere un milione di vecchie, buone macchine, laggiù. Potremo andare a caccia, e trovare gli uomini selvaggi. — Andy (o Kay) fluttua verso di lui pulendosi dal sangue.
— Ah, no, non farlo — lui ringhia, e avanza contro di lei. Mentre le sue braccia si allungano, Judy gli dà un colpo sul tricipite. Bud lancia un grido che si smorza. Le sue membra vibrano, poi fluttua debolmente, il viso di colpo sereno. Sta respirando, nota Lorimer. Lascia andare il fiato. Osserva con attenzione il grosso corpo che si raddrizza. Judy districa i suoi pantaloni dai rampicanti e insieme cominciano a trascinarlo fuori dalla siepe. Lei ha la telecamera e la busta col campione. — Lo metto nel congelatore, va bene? — domanda a Connie mentre si avviano. Lorimer deve guardare altrove. Connie annuisce. — Kay, come va la tua faccia?
— L’ho sentito! — risponde con eccitazione Andy-Kay attraverso le labbra gonfie. — Ho provato una collera fisica . Avrei voluto picchiarlo!
— Dave, lo sapevi davvero? Avevi scoperto che erano tutte donne? — Dave guarda Lorimer rimuginando. Fluttua eretto, col sole sui capelli e la barba castani. Gli autentici lineamenti maschili. Lorimer pensa a suo padre, una piccola pallida figura come lui. Si sente meglio. — Ho sempre saputo che cercavano di imbrogliarci, Lorimer. Ora che questa donna ha ammesso il fatto, posso valutare l’intera portata della tragedia. — È la sua profonda, dolce voce da pulpito. Le donne lo fissano con interesse.
— Hanno perduto i figli. Hanno dimenticato Colui che le ha create. Per generazioni sono vissute nel buio.
— Sembra che stiano bene — si sente dire Lorimer. Gli sembra di essere sciocco.
— Le donne non sono capaci di dirigere niente. Dovresti saperlo, Lorimer. Guarda cos’hanno fatto qui, è patetico. Registrare lo scorrere del tempo, è tutto. Povere creature! — Dave sospira gravemente. — Non è colpa loro, lo riconosco. Nessuno ha fornito loro una guida per trecento anni. Come un pollo senza testa. — Lorimer riconosce i suoi stessi pensieri. Amorfe, chiacchierone, inutili; due milioni di ammassi di cellule protoplasmatiche informi. — Il capo della donna è l’uomo — cita Dave. — Corinzi: uno, undici, tre. Non c’è altra disciplina. — Allarga le braccia tendendo il suo crocefisso come se si rivolgesse al muro di piante. — Inganno e sacrilegio! — Tocca i tronchi e si volta, incorniciato dagli alberi verdi. — Siamo stati inviati qui, Lorimer. È la volontà di Dio. Io sono stato inviato qui. Non tu, tu sei malvagio quanto loro. Il mio secondo nome è Paolo — aggiunge in tono discorsivo.
Il sole scintilla sulla croce, sul suo viso sollevato. Un volto forte, puro, apostolico. Nonostante le sue riserve intellettuali, Lorimer sente una risposta salirgli dai nervi, ormai dimenticata.
— Oh, Padre, mandami la forza. — Dave prega quietamente, gli occhi chiusi. — Tu ci hai risparmiato dal vuoto per portare la Tua luce in questo mondo sofferente. Io guiderò le Tue figlie erranti fuori dal buio. Sarò un severo ma misericordioso padre per loro. Aiutami ad insegnare ai bambini le Tue sante leggi e induci in loro il rispetto della Tua giusta collera. Lascia che le donne imparino in silenzio e in tutta soggezione. Timoteo: due, undici. Esse avranno figli da governare e glorificheranno il Tuo nome. — Lui può farlo. Lorimer pensa che un uomo simile potrebbe far rinascere realmente la vita. Forse c’è qualche mistero, qualche piano.
Sono stato troppo pronto a cedere. Niente forza di carattere… Comincia a sentire il bisbigliare delle donne.
— Questo nastro è quasi finito. — È Judy Dakar. — Non è abbastanza? Sta solo ripetendosi.
— Aspetta — mormora Lady Blue.
— Ed ella diede alla luce il figlio dell’uomo per governare le nazioni con una spada di ferro. Rivelazioni: dodici, cinque — esclama Dave, più forte. I suoi occhi adesso sono aperti. Fissa intensamente il crocefisso.
— Nel nome di Dio che ha amato tanto il mondo da inviare il suo Figlio unigenito. — Lady Blue annuisce. Judy si spinge verso Dave. Lorimer capisce, una protesta gli sale in gola. Non devono fare questo a Dave, trattarlo come un animale. Per l’amor di Cristo, è un uomo.
— Dave, attento! Non lasciarla avvicinare! — grida.
— Posso guardare, maggiore? È bello. Cos’è? — Judy si sta avvicinando, la mano protesa verso il crocefisso. — Ha una siringa. Attento! — Ma Dave si è già girato. — Non profanare, donna! — Agita la croce verso di lei come un’arma, così minacciosa che ella indietreggia a mezz’aria e mostra l’ago luccicante nella sua mano. — Serpente! — La colpisce su una spalla, sollevandosi. — Blasfema! — scandisce nella sua voce solita. — Bisogna cominciare a mettere un po’ d’ordine, qua attorno. Mettetevi contro quel muro. Tutte. — Attonito, Lorimer vede che Dave tiene una piccola pistola nell’altra mano; una piccola pistola grigia. Deve averla avuta sin dal tempo di Houston. Speranza e atarassia scompaiono: è gettato nella disperata realtà.
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