Kate Wilhelm - La casa che uccide
Здесь есть возможность читать онлайн «Kate Wilhelm - La casa che uccide» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 2004, Издательство: Mondadori, Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:La casa che uccide
- Автор:
- Издательство:Mondadori
- Жанр:
- Год:2004
- Город:Milano
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:3 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 60
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
La casa che uccide: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La casa che uccide»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
La casa che uccide — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La casa che uccide», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
«Bene» esordì Bruce. «Ti illustro la situazione e il piano. La società è in un mare di guai. Dobbiamo trovare i soldi per pagare quarantacinque quote azionarie e sinceramente non possiamo farcela in alcun modo. Naturalmente gli altri opteranno per liquidare la società, recuperare una minima parte del capitale e chiudere la questione.»
«Bruce, smettila!» gridò Maddie. «Eravamo d’accordo che avremmo parlato d’affari solo se fossero stati tutti presenti.»
Bruce proseguì come se non avesse nemmeno sentito. «Milton dice che prima di prendere qualsiasi decisione dovremmo darci un nuovo assetto. Sai chi prenderà il comando se lo faremo? Jake. A quel punto Milton si allineerà sulle sue posizioni e voteranno per liquidare la compagnia. Abbiamo due possibilità, quindi. Possiamo consegnare alla polizia l’assassino, cancellare tutte le prove sul computer e far sì che le azioni della società prendano un’altra direzione. Questo darebbe modo a me e a mamma di dividere le quote e rinunciare al pagamento sin da ora, oppure, Beth, e questa è la seconda alternativa, puoi decidere di differire il pagamento a tempo indeterminato?» Bruce s’interruppe e la fissò con aria di sfida. «Milton ha detto che la soluzione del pagamento differito è accettabile.»
«Di cosa stai parlando?» gli domandò Beth.
«Un assassino non può trarre vantaggio economico dal proprio crimine» rispose quasi stizzito. «Sai che è così. L’ho verificato con Milton. Questo significa che io e mamma divideremo il patrimonio di Gary. I soldi rimangono all’interno della società e potremo cominciare subito a far visitare Smart House…»
Beth provava una strana sensazione di estraneità, come se fosse stata la spettatrice di una scena per lei indecifrabile e di cui le veniva negata ogni possibilità di comprensione. Alla fine si alzò.
«Siediti!» le urlò Bruce. «Ti sto dando la possibilità di scegliere, maledizione! Tu firmi la rinuncia temporanea al pagamento e chiudiamo qui la faccenda. Non dirò una parola di quello che so.»
Beth si accorse che si stava muovendo prima ancora di aver dato ai suoi muscoli quel comando. Avanzò come un automa verso la porta scorrevole che dava sul corridoio. Bruce stava ancora gridandole qualcosa, ma le sue urla sembravano provenire da un attore alle prese con le prove di una commedia per lei di nessun interesse.
«Farai quello che ti dico o saranno cazzi amari per te!» le gridò Bruce.
Beth lasciò l’atrio diretta verso l’ingresso. Come fu lì non si fermò, raggiunse la porta d’ingresso e uscì. Non si accorse dell’uomo e della donna che si stavano avvicinando finché quasi non vi sbatté contro.
«Salve» disse Charlie. «Sono Charlie Meiklejohn e questa è mia moglie, Constance Leidl. Lei chi è?»
«Siete gli investigatori?» domandò loro, e strizzò gli occhi più volte.
«Lui è l’investigatore» rispose prontamente Constance. «E dalla descrizione di Milton Sweetwater direi che lei è Beth Elringer.» Beth annuì. «Senta, stavamo giusto chiedendoci se fosse possibile pranzare qui a casa. Arrivare a quest’ora non è molto educato, le pare? Avevamo detto che saremmo arrivati nel pomeriggio, e ufficialmente il pomeriggio è appena cominciato, è da poco passata luna, però non abbiamo avvertito che saremmo arrivati per pranzo. Verrebbe a mangiare con noi da qualche parte? Magari può indicarci lei dove.»
Charlie sollevò le sopracciglia perplesso, ma Constance aveva già preso sottobraccio la donna e la stava conducendo verso la loro auto. "Che bugiarda matricolata" pensò allegramente, afferrò delicatamente il braccio di Beth dall’altra parte e salirono tutti e tre in macchina.
«È meglio che faccia un giro» disse Beth seduta tra di loro sul sedile anteriore. «Se rientro in casa adesso potrei anche uccidere Bruce, e questo non sarebbe carino da parte mia, vero?»
«Decisamente no» concordò Constance. «Cosa le ha fatto Bruce?»
«Mi ha accusato di aver ucciso Gary.»
«Ed è così?»
«No.»
«Pensavo che fossero tutti d’accordo sul fatto che è stata la casa a uccidere i due uomini» la incalzò Constance.
«Lo dicono ma io non ci credo. Tutto sommato penso che sia stato Bruce.»
«Prima ne era convinta, poi ha cambiato idea e ora lo pensa di nuovo» disse Constance con un’aria assorta come se ne avessero discusso in precedenza.
«Sì. Prima non riuscivo a trovare una ragione per cui avesse potuto farlo, ma me ne ha appena fornita una. A dire il vero non conosco questa zona» disse guardando Charlie. «Non so dove siano i ristoranti né altri locali.»
«Non importa» rispose Constance con tono rassicurante. «Ne abbiamo visti parecchi mentre venivamo. Charlie sa dove andare. Qual è la ragione che Bruce le ha appena fornito?»
Charlie sapeva che Constance ce l’avrebbe fatta. Era arrivata proprio mentre Beth si trovava praticamente in stato di choc, aveva detto e fatto esattamente le cose giuste al momento giusto, e quella povera ragazza non poteva resisterle più di quanto vi riuscisse normalmente lui. Charlie non fiatò, continuò a canticchiare sottovoce e a cercare un ristorante ascoltando ogni parola.
«È piuttosto complicato» rispose Beth dopo una leggera esitazione. «Solo un minuto fa mi sembrava tutto chiaro, mentre adesso… credo che tutta questa storia abbia a che fare con la società e il modo in cui è strutturata.» Beth ripiombò in un tormentato silenzio.
«Non ho mai approfondito abbastanza le materie economiche per arrivare ad avere una conoscenza passabile del mondo finanziario» spiegò Constance. «È una società per azioni a conduzione famigliare, vero?»
«Esatto» rispose Beth, e da quel momento le parole le uscirono di getto. «Quando fondarono la società Bruce era ancora sposato a Binny. Hanno divorziato un paio di anni fa. Hanno due figli, dei piccoli mostri lagnosi, sempre luridi e appiccicosi. Che tristezza per Maddie, i suoi unici nipoti sono dei veri mostriciattoli. A ogni modo, Gary non sopportava Binny, e neppure gli altri avevano grande simpatia per lei. Persino Bruce, che l’aveva sposata, riuscì a resistere a lungo. Binny non è molto intelligente, e credo non sappia nulla di computer o di qualsiasi altro argomento. Così, quando Gary ha fondato la società, ha chiesto a Milton di stilare lo statuto societario in modo tale che, in caso di morte di uno degli azionisti, nessuna azione potesse andare a far parte dell’asse ereditario. Era terrorizzato all’idea che una come Binny potesse entrare in possesso anche di una sola azione, pretendesse di avere voce in capitolo o, come diceva lui, di dare il proprio contributo. Per statuto non è possibile nemmeno vendere la propria quota di azioni» aggiunse con un tono addolorato.
«In questo modo le azioni del socio deceduto ritornano in possesso della società, che deve corrispondere all’erede il valore di mercato delle azioni, a loro volta ripartite tra i soci secondo una formula basata sulla percentuale di partecipazione di ognuno. Per cui ora la società deve ricomprare le azioni di Gary e di Rich e ridistribuirle.»
«Se non sbaglio, è lei la principale beneficiaria dei beni di suo marito?»
Beth guardò Constance con un’aria confusa poi annuì. «Non posso avere le azioni, questo è il punto. Devono pagarmi il corrispettivo del loro valore ma non hanno abbastanza soldi. Penso che il tribunale imporrà loro di vendere o qualcosa del genere. Secondo Bruce è questo il mio movente.» Beth non sembrava più in grado di proseguire il ragionamento e arrivare a enunciare il motivo per il quale Bruce sarebbe arrivato a uccidere. La donna corrugò la fronte, immersa nei suoi pensieri.
Charlie rallentò e mise la freccia. Guardò Constance che gli rispose con un sorriso e uno sguardo che sembrava dire: "Ero sicura che sapevi dov’era un buon ristorante". Parcheggiò e scesero davanti a un locale su cui campeggiava la scritta LA ZUPPA DI MOLLUSCHI DI RAY E ALTRE PRELIBATEZZE. Charlie respirò profondamente l’aria di mare fresca e velata di foschia. A casa loro ci dovevano essere almeno trentasetle gradi, pensò con soddisfazione.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «La casa che uccide»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La casa che uccide» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «La casa che uccide» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.