LA CLESSIDRA DEL KILLER
(UN MISTERO DI RILEY PAIGE—LIBRO 11)
B L A K E P I E R C E
TRADUZIONE ITALIANA
A CURA
DI
IMMACOLATA SCIPLINI
Blake Pierce
Blake Pierce è l’autore della serie di successo dei misteri di RILEY PAGE, che include dodici libri (ed altri sono in corso di pubblicazione). Blake Pierce è anche autore della serie dei misteri di MACKENZIE WHITE, che include otto libri; della serie dei misteri di AVERY BLACK, che include sei libri; e della nuova serie dei misteri di KERI LOCKE, che include finora cinque libri.
Accanito lettore, da sempre appassionato di romanzi gialli e thriller, Blake apprezza i vostri commenti; pertanto siete invitati a visitare www.blakepierceauthor.comper saperne di più e restare in contatto.
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LIBRI DI BLAKE PIERCE
I MISTERI DI RILEY PAIGE
IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)
IL SUSSURRATORE DELLE CATENE (Libro #2)
OSCURITA’ PERVERSA (Libro #3)
IL KILLER DELL’OROLOGIO (Libro #4)
KILLER PER CASO (Libro #5)
CORSA CONTRO LA FOLLIA (Libro #6)
MORTE AL COLLEGE (Libro #7)
UN CASO IRRISOLTO (Libro #8)
UN KILLER TRA I SOLDATI (Libro #9)
IN CERCA DI VENDETTA (Libro #10)
LA CLESSIDRA DEL KILLER (Libro #11)
VITTIME SUI BINARI (Libro #12)
I MISTERI DI MACKENZIE WHITE
PRIMA CHE UCCIDA (Libro #1)
UNA NUOVA CHANCE (Libro #2)
PRIMA CHE BRAMI (Libro #3)
PRIMA CHE PRENDA (Libro #4)
PRIMA CHE ABBIA BISOGNO (Libro #5)
PRIMA CHE SENTA (Libro #6)
PREMA CHE COMMETTA PECCATO (Libro #7)
BEFORE HE HUNTS (Libro #8)
I MISTERI DI AVERY BLACK
UNA RAGIONE PER UCCIDERE (Libro #1)
UNA RAGIONE PER CORRERE (Libro #2)
UNA RAGIONE PER NASCONDERSI (Libro #3)
UNA RAGIONE PER TEMERE (Libro #4)
I MISTERI DI KERI LOCKE
TRACCE DI MORTE (Libro #1)
TRACCE DI OMICIDIO (Libro #2)
INDICE
PROLOGO
CAPITOLO UNO
CAPITOLO DUE
CAPITOLO TRE
CAPITOLO QUATTRO
CAPITOLO CINQUE
CAPITOLO SEI
CAPITOLO SETTE
CAPITOLO OTTO
CAPITOLO NOVE
CAPITOLO DIECI
CAPITOLO UNDICI
CAPITOLO DODICI
CAPITOLO TREDICI
CAPITOLO QUATTORDICI
CAPITOLO QUINDICI
CAPITOLO SEDICI
CAPITOLO DICIASSETTE
CAPITOLO DICIOTTO
CAPITOLO DICIANNOVE
CAPITOLO VENTI
CAPITOLO VENTUNO
CAPITOLO VENTIDUE
CAPITOLO VENTITRÉ
CAPITOLO VENTIQUATTRO
CAPITOLO VENTICINQUE
CAPITOLO VENTISEI
CAPITOLO VENTISETTE
CAPITOLO VENTOTTO
CAPITOLO VENTINOVE
CAPITOLO TRENTA
CAPITOLO TRENTUNO
CAPITOLO TRENTADUE
CAPITOLO TRENTATRÉ
CAPITOLO TRENTAQUATTRO
CAPITOLO TRENTACINQUE
CAPITOLO TRENTASEI
CAPITOLO TRENTASETTE
CAPITOLO TRENTOTTO
CAPITOLO TRENTANOVE
Courtney Wallace sentì un familiare bruciore ai polmoni e alle cosce. Rallentò la corsa, poi si fermò, piegata con le mani sulle ginocchia, ansimando mentre riprendeva fiato.
Era una bella sensazione tonificante, un sistema di gran lunga migliore per svegliarsi rispetto ad una tazza di caffè bollente, anche se, da lì a qualche minuto, avrebbe bevuto caffè a colazione. Le restava ancora molto tempo per fare la doccia e mangiare prima di uscire ed andare a lavoro.
Courtney amava il luccichio del primo sole, che filtrava in mezzo agli alberi, e la persistente umidità della rugiada del mattino ancora presente nell’aria. Presto, sarebbe stata una calda giornata di maggio, ma in quel momento, la temperatura era perfetta, specialmente lì nella splendida Belle Terre Nature Preserve.
Apprezzava anche la solitudine. Di rado le era capitato di incontrare un’altra persona che facesse footing lungo quel tragitto, e mai a quell’ora del mattino.
Sebbene fosse soddisfatta da ciò che la circondava, un senso di delusione cominciò a far capolino in lei, mentre teneva sotto controllo la respirazione.
Il suo compagno, Duncan, le aveva promesso per l’ennesima volta di recarsi con lei a fare footing ma, come sempre, si era rifiutato di svegliarsi. Probabilmente, non si sarebbe alzato neppure per l’ora in cui sarebbe arrivata in ufficio, forse non prima del pomeriggio.
Riuscirà mai a venirne fuori? si chiese.
E quando andrà a cercare un altro lavoro?
Accelerò un po’ il passo, sperando di scacciare quei pensieri negativi. Poco dopo cominciò proprio a correre, e quel bruciore tonificante ai polmoni e alle gambe sembrò spazzare via preoccupazione e delusione.
D’improvviso la terra cedette sotto di lei.
Si rese conto di stare cadendo nel vuoto, in un modo che le parve dolorosamente lento.
Infine sbatté a terra con un tonfo brutale.
Il sole era svanito, e i suoi occhi dovettero adattarsi.
Dove mi trovo? si chiese.
Comprese di trovarsi in fondo ad una piccola fossa.
Ma come ci era finita dentro?
Avvertì un dolore terribile alla gamba sinistra.
Guardò in basso, e vide che la caviglia era piegata in un angolo innaturale.
Provò a muovere la gamba. Il dolore si acuì, e lei gridò. Tentò di rimettersi in piedi, ma la gamba cedette sotto di lei. Avvertì il suono delle ossa rotte che sfregavano tra loro. Cominciò a provare nausea, e quasi svenne.
Sapeva di aver bisogno di aiuto, e infilò la mano in tasca per estrarre il cellulare.
Non c’era!
Doveva essere caduto.
Doveva essere da qualche parte. Mosse le mani a tentoni per provare a ritrovarlo.
Ma si rese di conto di essere avviluppata, almeno in parte, da una sorta di coperta ruvida, pesante, coperta di terra e foglie. Non riusciva a trovare il cellulare.
Cominciò a sospettare di essere caduta in una trappola: una fossa su cui era stato steso uno straccio coperto di detriti.
Era uno scherzo di qualcuno?
In quel caso, non era neanche un po’ divertente.
E come ne sarebbe uscita?
Le pareti della fossa erano dritte, prive di punti di appoggio. Impossibilitata persino ad alzarsi, non sarebbe mai riuscita ad uscire di lì da sola.
Ed era improbabile che qualcuno percorresse quel sentiero così presto, forse avrebbe dovuto attendere ore.
Improvvisamente, sentì una voce provenire direttamente da sopra di lei.
“Ehi! Hai avuto un incidente?”
Si accorse di stare respirando più rilassata.
Guardò in alto e vide un uomo. La sua figura era mal illuminata dalla pallida luce dal mattino e non riusciva a vederne il viso.
Eppure, era quasi incredula per una tale fortuna. Dopo tutte le mattine in cui era passata di lì senza incontrare nessuno, proprio quella mattina qualcuno era arrivato, nel momento in cui aveva disperatamente bisogno di aiuto.
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