COME INTERAGIRE CON LE PERSONE AL LAVORO
Carolina Meli
Tradotto da Claudia Sartori
© 2020 Carolina Meli tutti i diritti riservati
Introduzione
Più persone di quante tu possa immaginare passano la maggior parte del tempo a contatto con gli altri in una situazione lavorativa, e, a meno che non siano fortunate, non possono decidere con chi lavorare.
Purtroppo non tutti sanno come andare d’accordo con gli altri, e questo può causare svariate situazioni difficili, rendendo quasi impossibile arrivare sereni a fine giornata.
Essere in grado di collaborare con altre persone è cruciale in qualsiasi situazione, ma è ancora più importante farlo in ambito lavorativo. Perché? Giusto per fare qualche esempio, coinvolge aspetti fondamentali quali l’efficienza, la produttività, e il morale dei dipendenti.
La dimensione della compagnia o dell’azienda per cui lavori non è importante. Le regole sono praticamente le stesse sia che tu lavori con un’altra persona, sia che lavori con altre mille. Ognuno merita lo stesso livello di considerazione.
Hai mai fatto caso, scorrendo le offerte di lavoro, che quasi sempre vengono richieste “eccellenti doti relazionali”? C’è un’ottima ragione per questo: i datori di lavoro non vogliono assumere qualcuno che non riesca a lavorare bene con gli altri, perché di solito crea problemi fin dall’inizio.
Definiamo gli “altri”
In questo caso, “altri” può far riferimento a tutti quelli con cui entri in contatto mentre stai lavorando. Ovviamente, la definizione può essere diversa per ognuno, ma può includere il capo, i colleghi, i clienti, eventuali fornitori, il reparto delle risorse umane, addetti alla manutenzione o alle pulizie, e così via.
Uno dei motivi principali per cui è così importante trattare tutti allo stesso modo è che non puoi mai sapere se una persona, in futuro, potrebbe aiutarti con qualcosa, o esserti utile in qualche modo. Di certo però questo non significa sfruttare quella persona né la sua volontà di aiutarti, in nessuna circostanza.
Hai presente l’espressione “quello che conta non è cosa si conosce ma chi si conosce”? Vedila così: qualcuno con cui non interagisci quotidianamente ma che è un conoscente con cui hai un rapporto amichevole, potrebbe condividere con te che un suo amico sta cercando qualcuno per una posizione che desideri. Senza quella dritta, non sapresti nulla di quell’opportunità. Questo tipo di situazione capita più spesso di quanto tu possa immaginare, ed è un ulteriore motivo per essere gentile con tutti.
Un altro aspetto positivo è il poter creare un rapporto di amicizia con qualcuno che normalmente non frequenteresti. È sempre più comune trovare una grande varietà di persone sul posto di lavoro, e questo dà la possibilità di diventare amici anche con chi non fa parte della nostra vita di tutti i giorni. Può trattarsi di qualcuno che lavora in un altro reparto, o che si occupa della manutenzione degli uffici. Quando si tratta di conoscere nuove persone, e creare nuove amicizie, le possibilità sono praticamente infinite.
Perché lavorare con gli altri può essere dura
Lavorare con altre persone può essere difficile per vari motivi. Molti hanno la tendenza a portare il loro ego sul posto di lavoro. Può essere dovuto al fatto che si sentono a disagio, insicuri addirittura, e usano come copertura un’autostima smisurata.
A essere onesti, molto spesso mettersi in mostra al lavoro ti si ritorce contro. È facile che crei malumore e risentimento. Quando un dipendente non lavora bene in gruppo, a prescindere dal motivo, è probabile che prima o poi venga licenziato.
Continuando con lo stesso atteggiamento, quel dipendente continuerà ad essere licenziato, passando da un lavoro all’altro finché ne trova uno in cui andare d’accordo con gli altri non è rilevante. Se ci pensi, è una prospettiva triste. Non permettere che succeda anche a te!
Un’ulteriore difficoltà del lavorare con gli altri è doversi sforzare di non mettersi in competizione. Se un collega non va d’accordo con te, potrebbe essere dovuto agli aspetti competitivi che caratterizzano il vostro mestiere, e al fatto che stia cercando di batterti su qualcosa.
Sì, è anche vero che un po’ di competizione amichevole può spingere i dipendenti a migliorare, ma spingere qualcuno a migliorare per poi superarlo non farà che ferire i suoi sentimenti. Questo potrebbe poi portare ad un calo del tuo rendimento, e addirittura a farti considerare di trovarti un altro lavoro.
L’importanza del rispetto
Tutti devono essere trattati con rispetto sul posto di lavoro, altrimenti ne risente l’intera azienda. Se non ti senti rispettato quando sei al lavoro, ti sarà estremamente difficile fare del tuo meglio. Lo stesso vale per i tuoi colleghi. Potrebbero non riuscire a fare il loro lavoro in modo efficiente se e quando la loro fiducia in loro stessi viene messa alla prova da un collega irrispettoso.
Il rispetto reciproco tra colleghi incoraggia anche la cooperazione tra i vari membri del team. Se rispetti le persone con cui lavori, diventa molto più facile collaborare con loro per raggiungere un obiettivo comune. Se invece non hai alcun rispetto per i tuoi colleghi o le loro capacità, come farai a contare su di loro nel momento del bisogno?
Per creare legami di mutuo rispetto all’interno di un team, la cosa migliore è fare training ed esercizi orientati ad aiutare tutti i membri del gruppo a conoscere i loro colleghi e le loro abilità. Può essere anche un’attività molto semplice come far dire ad ognuno il nome e la parte del lavoro che sentono di fare meglio.
In un ambiente in cui mancarsi di rispetto è pratica comune, è più facile che si sviluppino delle conflittualità tra te e i tuoi colleghi. È molto importante che non lasci che un comportamento poco rispettoso ti irriti e ti faccia reagire allo stesso modo.
Un conflitto sul posto di lavoro ha un impatto negativo sia sull’umore generale che sulla produttività. Se ti sembra che un collega non ti stia trattando con rispetto, parlaci con calma e in maniera rispettosa. Se non volesse discuterne, allora porta il problema all’attenzione di un superiore.
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