Simona Bianconi - Cammin facendo - dieci storie di incontro e di scoperta

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Cammin facendo: dieci storie di incontro e di scoperta: краткое содержание, описание и аннотация

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Il viaggio: un momento prezioso e privilegiato dalle variegate opportunità e dagli imprevedibili sviluppi. La via per penetrare l’ignoto, per introdursi in se stessi in modo naturale, spontaneo; la via dell’incontro. Un percorso che, al di là delle ragioni per cui si intraprende, produce sempre una distanza, aprendo nuovi contesti e suscitando in chi ne è protagonista un ventaglio di emozioni.
Tutto ciò può essere mirabilmente realizzato, e messo a disposizione di tutti, attraverso la costruzione letteraria. Lo dimostrano gli scritti qui raccolti, introdotti e commentati: testi che videro la luce nel primo trentennio del secolo scorso e che in alcuni casi, del tutto ingiustamente, il tempo ha fatto cadere nell’oblio, nonostante la loro modernità ed espressività e le possibilità di identificazione che li rendono ampiamente fruibili; testi che dunque è importante mantenere in vita, perché dalla, e per la vita dell’immaginazione furono creati. Dando respiro e voce all’idea silenziosa del viaggio, essi ci trasportano sull’Atlantico di Sfinge, nell’arsura del Sahara di da Verona, nell’India dai molti volti di Gozzano, addirittura attraverso la pianura e l’Appennino tosco-emiliano sull’agile bicicletta di Panzini, e non solo…. Tra loro profondamente eterogenei, sono tutti ugualmente imbevuti della forza trasmessa dall’obiettivo dell’impresa, che a sua volta comporta la condivisione sia degli sforzi, sia della progressiva gratificazione che è il congruo premio del personaggio.
Recepire, assaporare e far proprie queste appassionanti storie, attualizzandone il messaggio, con la soddisfazione di poterlo arricchire della propria interpretazione personale, sarà allora l’occasione per una nuova, reiterata partecipazione all’esperienza del viaggio, senz’altro una tra le forme più intriganti del vissuto possibile dell’uomo.

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ibidem-Press, Stuttgart

Indice

INTRODUZIONE

CAPITOLO 1 Sulle tracce di sé e dell’uomo

1.1 Elena Foà, Attraverso la vita. Ricordi e impressioni

VIAGGIARE

SUL MARE

1.2 Alfredo Panzini, La lanterna di Diogene

Cap. I LA CURA DEL MOTO E DEL SOLE

Cap. II EFFETTI DEL LAMBRUSCO

Cap. XIII LA QUAGLIA E IL NIRVANA

Cap. XIX LA FINE E IL PRINCIPIO DEL NIRVANA

1.3 Italo Svevo, Corto viaggio sentimentale

I . STAZIONE DI MILANO

III . VERONA-PADOVA (1)

III . VERONA-PADOVA (2)

IV . VENEZIA

CAPITOLO 2 La fortuna dello specchio rivelatore

2.1 Annie Vivanti, Zingaresca

PRELUDIETTO BOEMO

IL FASCINO DELLE SOLITUDINI

II.

III. (1)

III. (2)

IV.

2.2 Clarice Tartufari, Rete d’acciaio

PARTE PRIMA - CAPITOLO IV.

2.3 Sfinge, La gaia scienza. Novelle

I LORO OCCHI SI APRIRONO

CAPITOLO 3 La sospirata meta della verità

3.1 Grazia Deledda, Il paese del vento

IL PAESE DEL VENTO

3.2 Guido da Verona, Mimì Bluette fiore del mio giardino

CAPITOLO XV (1)

CAPITOLO XV (2)

CAPITOLO XVII

CAPITOLO 4 Il lieto racconto di un maestro viaggiatore

Guido Gozzano, Verso la cuna del mondo. Lettere dall’India

LE CASTE INFRANGIBILI

LE GROTTE DELLA TRIMURTI

UN NATALE A CEYLON

GOA: “LA DOURADA” (1)

GOA: “LA DOURADA” (2)

GOA: “LA DOURADA” (3)

CONCLUSIONI

FONTI

INTRODUZIONE

Nella mia giovanezza ho navigato

lungo le coste dalmate. Isolotti

a fior d’onda emergevano, ove raro

un uccello sostava intento a prede,

coperti d’alghe, scivolosi, al sole

belli come smeraldi. […]

[…] Oggi il mio regno

è quella terra di nessuno. Il porto

accende ad altri i suoi lumi; me al largo

sospinge ancora il non domato spirito,

e della vita il doloroso amore. 1

Oggi, nella quinta età della comunicazione, si parla di “uomo planetario”. E oggi si viaggia indiscutibilmente di più, senz’altro più agevolmente, spesso a minor prezzo rispetto al passato… anche prossimo; mentre ci appare remota l’esperienza biografica dei nostri nonni che, quando non ricchi né benestanti, in alcuni casi – e nel caso dei loro avoli spesso – non uscivano dai confini della propria regione di nascita nell’arco dell’intera esistenza.

La maggiore accessibilità della prova fisica del viaggio, non più così rara e complessa da realizzare, non la rende però un evento meno prezioso; al contrario, sono proprio il coinvolgimento, il lavoro attento presupposto e la dinamicità che essa prevede e insieme genera, uniti ai molteplici e variegati pensieri che scandiscono le tappe del cammino, a farne per chi la compie un momento esclusivo ed irripetibile. Premiato, al suo termine, dalla soddisfazione della conquista dello spazio, dall’incanto del primo cauto approccio alla nuova realtà che ci brilla intorno, e dalla consapevolezza, destinata a farsi col tempo sempre più chiara e nitida, della maturità che si è raggiunta. Perché, da questo scaturisce tutto, la brama della conoscenza del lontano – che spesso implica, o ha come suo fine, l’incontro con l’ altro lontano, oppure, o anche, il ricongiungimento con una parte di sé che si senta momentaneamente smarrita è un impulso naturale vivo e potente che l’uomo, quando ne ha la possibilità e l’energia richiesta dall’iniziativa, è molto contento di poter appagare.

C’è poi un’altra strada possibile per vivere la scoperta di luoghi e persone senza assumere su di sé la prova fisica del viaggio, ma percependone comunque gli effetti: è quella della partecipazione , attraverso la ricezione del racconto, a ciò che altri hanno compiuto. E, solo un passo oltre, la via, diciamo quasi parallela, che ci viene aperta dalla lettura delle storie che altri hanno fissato sulla carta per noi, per il diletto e per il benessere comune. Si può infatti viaggiare attraverso le parole degli autori, percorrendo le vicende e le sensazioni dei personaggi in movimento per assimilarle, in qualche modo, alla nostra propria esperienza, incorporandole nello spazio, per definizione infinito, del nostro vissuto possibile .

È un’impresa doppiamente straordinaria. Come compagni fedeli di chi scrive, e se la penna col suo tratto ci incatena perfino inebriati, ci troviamo calati nell’emozionante attesa di una meta sulla cui scelta non possiamo vantare alcuna influenza, ma della quale, per tutto il tempo, non cessiamo mai di percepirci eletti e illuminati destinatari. Inoltre, attraverso l’identificazione con gli eroi delle storie che si innesca (partendo dal presupposto di un testo sicuramente efficace), si condivide con essi l’imprevedibilità delle vicende, scisse dall’ambiente e dallo spazio familiari che appartengono al personaggio controllandolo ed influenzandone, addirittura inibendone l’azione.

A determinare il forte e costante coinvolgimento del lettore, e la ricchezza stessa di questa costruzione letteraria, sono alcuni importanti elementi.

Innanzitutto vi è il volume delle aspettative che prepara e sostiene l’impresa – dall’inizio fino al raggiungimento della meta – particolarmente significativo nel caso specifico in cui un obiettivo del cammino intrapreso sia l’incontro con il sé più autentico, tramite il dipanarsi della matassa psicologica e dei sentimenti. In secondo luogo, essa diventa solitamente luogo di scoperta – a volte, si vedrà, “serendipitosa”, ossia casualmente fortunata – opportunità di penetrare l’ignoto, di costruire contatti, di instaurare rapporti. In altre parole, si fa arricchimento della vita.

E se, in relazione al suo svolgimento, possiamo definire la vita attraverso la suggestiva metafora del viaggio, fuor di metafora, in alcuni casi limite, per la forma di dipendenza che si crea tra i due elementi, l’esistenza può arrivare ad identificarsi con il viaggio stesso. È quanto ci insegna Ulisse, archetipo del viaggiatore, con l’ansia di conoscenza che lo caratterizza e che, nello spazio del giudizio dantesco, lo condurrà alla morte per affronto al volere divino; ed è quanto confermano, anche se in forma meno estrema, alcuni protagonisti dei testi di cui si parlerà.

Inoltre, all’inestimabile opportunità della scoperta si connette un’ulteriore risorsa del “trasferimento” del personaggio: presupponendo un distacco dal suo spazio confortante e al contempo condizionante, e dunque garantendo una maggiore libertà di azione e pensiero, esso consente di esprimere qualità e potenzialità dell’individuo impensate, stupefacenti almeno quanto l’ignoto che le risveglia, aspetti latenti che, per emergere, necessitano proprio dell’allontanamento e della distanza che con esso si conquista. Perciò non deve stupire come in questa circostanza si possa assistere al vero e proprio prodigio della rivelazione del personaggio. Un miracolo prezioso non solo se è un esito desiderato, e dunque in primo piano, nel contesto di un viaggio compiuto col preciso intento della penetrazione nella propria realtà interiore, per ricavarne una forma di rafforzamento psicologico, ma anche quando si verifica all’interno di un viaggio che sia un momento funzionale alle vicende narrate. È quanto avviene, ad esempio, nell’ambito delle storie qui presentate con un innocente spoiler per cui si chiede venia nel caso di un’inquietante luna di miele, dell’inseguimento dell’amato scomparso, dell’avventura di due amanti sull’Oceano.

A partire da queste premesse, con la seducente prospettiva di un grande spettacolo aperto a tutti, si è scelto di entrare nell’universo della creazione artistica attraverso opere attinte dallo straordinario e ricco serbatoio della letteratura italiana dei primi decenni del secolo scorso, per ascoltare le voci di scrittrici e scrittori celebri, meno noti, o oggi quasi sconosciuti.

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