Gerardo D'Orrico - Il Bene E Il Male, Memorie

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Questo libro è il mio primo manuale sull’essere contemporaneo, e diario personale scritto da me. La calma del benessere, delle invenzioni. Gli aspetti tridimensionali degli oggetti concreti e umani, per una ricerca nel pensiero individuale. Un’opera che libera da impegni stilistici, gli errori sono di tutti, il presente deve essere rappresentato ma, senza la paura di aver realizzato un errore più grande del silenzio prima accettato. Scegliendo un discorso che promette una soluzione giornaliera, definitiva all’arte retorica-storica.  
Descrive le mie esperienze, fantasiosamente le memorie di un bene nella terra dei mali. Diario scritto in modo semplice, una forma testuale a colmare anche un’assenza d’informazioni complete sul diritto al bene, che caratterizza un’insensibilità nelle pubblicazioni pubbliche e giornalistiche. Un fenotipo comprensivo di oggettività moderne materiali, cristiane e arabe. Vuole rappresentare una porta verso il futuro, un partito nuovo. Il periodo delle diciotto lettere contenute raggiunge d’agosto 2005 a marzo 2007. Buona lettura,  
Gerardo D’Orrico

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Ho visto migliaia di persone: spente come pesci morti nel mare, dormire da svegli. La nascita avviene quando il malsano muore, si scopre la vera natura. Un male inteso da persona che ha l’anima levata in cielo, chi sta zitto non sono io, in felicità da dentro vivo la vita sempre, osservo la natura delle cose per gioirne e creare. Credo nell’eterno ritorno delle cose, mi capita di uscire di casa e trovare realtà in modo molto diverso da quello descritto, nei telegiornali soprattutto conferma della decomposta società che fonda al culmine un male come forza bruta maggiore, forse non ancora abbastanza evoluta per comprendere o interpretare un bene? Aspetto gli avvenimenti. Tu non sei un male, un giorno verrai riscattato. Chi vive è senza sorta, senza un futuro programmato, è una morte senza proseguo, una strada senza fine, come ci si può trovarsi in posti sempre immaginari, è una denuncia dov’è l’ignoranza, posti come ubicazioni mortuari, si vive tumulati da diverso e lungo tempo. Apri gli occhi per vedere un sistema metrico di valori sbagliato, nessuno si interessa eppure tutti sono interessati nel ricordo, nel tempo, le età, l’avvenire.

Un bene è perfetto: una volta imparata la lezione è un lavoro continuo. Sono grande non ho voglia di fare di nuovo il giro, un tuo saluto è molto meglio di tante altre cose, sei una bomba custodita nel tempo, veloce e insaputa contro il male. In attesa le regole, l’inizio alla secessione. Il bene e i sogni si realizzano come cose materiali che appaiono usciti dalla non conoscenza, la terra brucia, è risolto il pomeriggio. Credi in niente, quindi non c’è niente da fare, non si è fatto nulla, sai vorrei sapere chi si occupa di un male. È vita bruciata, non si può interrompere un ciclo iniziato, si cade di colpo sulla propria esistenza, non si torna indietro, chi è così arrogante da voler nascondere gli interessi, il mutabile è il colore del bene, si ricadere sulla terra prima della morte, deve essere uno sport! Addio stato cittadino dell’oscurità e chi ne parla, l’installazione del mondo al contrario, utopistico. No, non voglio fare di nuovo il giro sono già passato, tutte le agevolazioni è sembra la terra dei divieti.

Qui ho trovato pace, un’altra aria con vasti spazi riposo e compagnia di persone amiche, niente male o caotica città… che la vita ti sorrida sempre e il Sole nel tuo cuore non muoia mai. Buone vacanze, G.

2. Documento.docx

16.09.2005

Irrompere: la verità è come un mazzo di carte o di effetti, malleabile, importantissimo per la legge, il silenzio, la luce naturale del Sole, della Luna, senza aggiunte come l’aria che respiriamo. I beni sono bellissimi, non belli, come quando ti fai più grande, ti muovi da solo, non pensare sempre che già lo fai, il tempo è passato cerca la strada è stata già segnata, si va avanti. Il tempo forma reti di universi e scopi per noi, l’arte segnala in obliquo né troppo alto, né troppo basso così è utile. Nel reale i mali pure portano dei problemi: amore è sabato, l’Italia è un errore, un chiaro sentore del guasto, un possesso del male ma, proprio come tanti anni fa tutto è a posto, la strada è diritta, ai lati degli alberi da attraversare.

Cosa succede mi interessa, penso bello regalarsi un pacchetto di sigarette, passare la serata a fumarle quasi tutte. Liberati! Non si scappa da questo posto, il bene lo decidi tu, la vita decidi tu. Era un grande errore non appagarci, come l’esser sparati di male, cioè senza una speranza, sempre meglio un contatto più in là, cosa siamo venuti a fare se non per compier tutto il bene. Dai gioca, muoviti, non darti alla fuga è molto più forte il bene, anche se per molti non esiste o verosimilmente ci sono solo quei demoni, loro imperano il mondo sommerso e le facce ricoperte.

In te entra il male forse? Sei distratto? Avremmo resti dell’animale uomo addosso ma è vero che ci siamo presi solo la parte d’amore concessa o pretesa lasciando il lusso. Abbiamo regalato al diavolo non al demonio per entrare a far parte della società, poi il demonio dovrebbe essere un male e preferiamo viver fuori, infatti si dice che chi è entrato ha trovato la luce, in realtà si è rovinato, imbrogliato. La testa non devi né alzarla, né abbassarla, lasciala diritta e muovila nei sensi orizzontali per trovare la tua legge poi minimizzare non lo devi fare per forza, maledetto chi ha fatto i luoghi comuni, tutto è già qui come all’improvviso l’avessi già superato, trascurato o te l’hanno rubato, di questi tempi si vive nel mondo di cosa non doveva succedere e, di male non denunciato. Devi essere profondamente ricco, pratica un’arte. Grazie sì, grazie a te, esiste tanto materiale oltre la morte in vita, siamo in un carcere non richiesto, uniti nella sorte poi in fine è solo sicurezza che un giorno andremo oltre, tra l’altro per lo Stato siamo tutti solo beni, trasparenti, limpidi e immacolati, e comunque se non riconosci un male di norma non facciamo niente. Qui si trascorre il sereno esistere, cioè solo immaginazione poi si trasforma in realtà, il novanta per cento di cosa si vede, del resto è matematica o il contrario, la nicotina può essere anche un’amica e la solitudine varia, poi ci sconvolgeranno le idee, ci sono molte persone che non pensano per niente, non è neanche colpa loro, in rete quasi tutti siamo spinti fuori, non si sente un male acuto. Asini e pecore che si chiamano a vicenda o, fedeli del male, non sanno nemmeno cos’hanno detto. Se accade un male non sai che succede! Com’è esageratamente fuggente il tempo, com’è mal sfruttato il genio della vita, il presente. All’arte stai attento come agli inutilizzi dello Stato, una scheda di cose possibili, com’è reale il resto occultato, in memoria di un mondo che non esiste più o, s’ostenta ancora portare. Paure, terrore quanti mali si devono sconfiggere ancora, l’ignoranza forse uno Stato. Uscire fuori da un ciclo ripetuto sani è una realtà che vietato pensarla, alla fine del tempo verrà individualizzata, il quesito è ovvio, la soluzione è certa. Il mondo si è fermato poi è ripartito l’anno duemila, non solo io un male impedisce un’arte, un’armonia fin quel che può, comunque siamo in rete il gioco è fatto, siamo prenotati spero ti vada bene, sempre. Abbasso i mali installati alla luce del Sole e frutti misti in più, occorre saper scegliere le persone da frequentare, l’esperienza dipende tutta dalle abitudini… vediamo di chi sono le responsabilità, non pensare male, non è morto nessuno.

Che ‘l passato brilli come il Sole del presente. Ciao, G

3. La riconoscenza

04.10.2005

La gente non vuole riconoscere il bene, pur essendo nel massimo del male tutto è normale, si pensa… ma non sono in attiva coscienza e conoscenza del contemporaneo? Sembra un riposo agli occhi di chi lì vede o, che non esiste niente, il mondo è finito. Dicono un giorno cadrai! Quanta idiozia c’è in noi, forse dal troppo male acquisito o, dall’imposizione ignorante e maligna che si è ceduti al silenzio, è un universo non dichiarato colorato di luce anticristiana, anche oggi si insinua la loro idea, il loro inferno in terra. Il silenzio, l’orrore, il falso fascismo poi, il far disconoscere la potenza ch’è il massimo della cecità che può essere creata, d’altro canto in realtà continuiamo, anche se trascurando il discorso le nature non possono cambiare, gli oggetti si concretizzeranno come in un disegno, a un certo punto diventano i nostri target, senza nessuna ragione lo stesso.

Parlare in prima persona è così difficile, hai visto quelli che volevano cambiare il mondo, perché si sono fermati? Qui tutto è disponibile, concreto è un disastro forse: un giorno rinasceremo beati. Un disegno creato con il tempo dalle esperienze che ci nascondono, un giorno arriva come un treno, si realizza anche dov’è il vietato o, l’impossibile. Voglio sopra l’ignoranza, apri gli occhi su cosa esiste, dipende molto da quel che vedi. Un bene non è impossibile si paga, un male non si può realizzare. La realtà di questo mondo è in un altro, o saremo tutti di nuovo uguali, sembra una situazione imbarazzante, nel massimo dei mali che nessuno sa niente, sotto gli occhi di tutti sembra evidente che siamo in una posizione differente da quella dichiarata dallo Stato, le istituzioni interessate dicono ma, sembra sia scomparso per ora. Ci sarà una rivolta, la fine del mondo. Viviamo una copertura psicofisica, un inganno o una disfunzione esistente creata, come stoppati in sito, aperti in testa ma senza le risposte. Prova a dare delle opinioni, ci siamo tutti e nessuno può giudicare, non è vero? Saranno delle sconvenienze i testi. Ognuno vive nel proprio mondo, dopo vivremo tutti assieme e tutti sapranno le cose di tutti. Il futuro certo del mondo cos’è, una crepa è si rompe tutto. No è il falso fascismo che ci occupa la mente per far restare tutto malsano e decrepito, come la realtà è di un mondo dato a finire per iniziarne uno nuovo, serve un computer con un software molto diverso. Esiste una montagna da scalare, come non c’è niente, il tuo male deve essere abbattuto! La società è disfatta completamente, destinata alla rovina delle menti e dei corpi. Un processo iniziato non si può cancellare, si va sempre più giù o in alto fin quando finisce, dopo c’è l’infinito e niente poi si può recuperare per farlo rientrare nella norma, la vita diventa oltre, di habitat nuovi sì, ma post mortem. L’inferno, il campo santo e un albergo in salute, già esistente e rinnovato la Terra. Lasciateci pure soli Stati corrotti, cosa succede non riguarda ormai la vostra causa… scherzo siamo tutti umani, ho scoperto un nuovo criterio di potenza, l’adatto al comando si pretende, cosa si vede è, cosa si sente è, come si fa a non rinnovare i sensi secondo l’esperienza del giusto, anche se anormale è comune un’alternativa necessaria, meravigliosamente la vita è storia, come dal senso d’esclusione del male anche essendoci stato, poi uno si ritrova risanato in bene, non si può continuare senza ribadirlo. Mai buttare quell’affare, quel fiore, il seguito dopo di cosa ci manca, più chi lo ha già scritto, tutti dal più ricco al più pezzente viviamo o abbiamo accettato nel male, come dico spesso io: è già compiuto ma non ha un’esistenza conclusa o, legale. Assurdo poi negare l’evidente presenza di chi ci ha detto ch’è una questione personale, l’obbrobrio sarà aperto, male uguale mafia, niente è garantito al giorno d’oggi, come l’inverno la stagione prossima, solo un bene ci aiuta a distinguere. Indumenti nuovi moderni, di un nuovo tessuto fresco, accessori nuovi più optional. Un giorno il viaggio sarà di sola andata non come oggi o nei nostri giorni, con la testa rovinata da esseri spenti tra di noi, parti di cervello perse. Sarà come svegliarsi dopo vent’anni, il futuro necessario. Chi dice di accontentarsi del male che ‘l tutto, invece di un solo stato di passaggio, cosa pensi ci può costare, ammettere ch’è tutto reale descritto nella sua natura, ci sarebbe più libertà. Ah! Bello indossare i vestiti del bene. Giorni, mesi, anni indumenti e carceri. Oggi ch’è tutto disfatto, sempre tutto da rifare, atterri qualcuno, tutto sembra come lo si è lasciato, noi ci siamo sempre per sempre, attento… il giorno sarà un fiore una volta distrutte risolutivamente le barriere della disconoscenza comune, una malattia come quelle già assunte: e sì lo sapevi, dai! Serve accontentarsi della propria posizione come l’ideale, creata da noi stessi per rispecchiare cos’è il nostro desiderio personale. La vita non continua normalmente ma, esiste un male o un bene non pensi? Non è così lieve all’esterno di un silenzio, come si fa a non notare cosa resta del fascismo.

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