Richard Laymon - Melodia in nero

Здесь есть возможность читать онлайн «Richard Laymon - Melodia in nero» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1998, ISBN: 1998, Издательство: Sperling Paperback, Жанр: Ужасы и Мистика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Melodia in nero: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Melodia in nero»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Melanie Conway è una bella violinista spesso preda di inquietanti visioni di morte. Durante un concerto, si accascia per terra e il fidanzato Bodie la sente parlare di una tragedia imminente… Penelope Conway è perfino più seducente della sorella e, pur prendendosi sul serio come scrittrice, viene notata dagli uomini solo per le sue curve e, per giunta, è perseguitata da telefonate oscene… Attratto a un certo punto da entrambe le ragazze, Bodie si trova coinvolto in una vicenda agghiacciante, grondante sangue…

Melodia in nero — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Melodia in nero», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«MELANIE!»

«Che diavolo sta cercando di…»

«MELANIE, VIENI FUORI!»

Joyce si strinse l’accappatoio attorno al corpo e rimase irrigidita, con un’espressione di paura sulla faccia.

«È qui?» tuonò Harrison. «Maledizione, quella dannata puttana è in casa mia…»

Bodie gli passò davanti.

Harrison lo agguantò alla spalla. Con un gesto fulmineo, Bodie gli scostò la mano. «Saremo fuori di qui in…»

Joyce strillò. L’espressione furente di Harrison si tramutò in sorpresa. Bodie si voltò in tempo per vedere Joyce atterrare sul pavimento con Melanie sulla schiena. A cavalcioni sulle natiche della malcapitata, Melanie le strappò i capelli, le piegò indietro la testa e le sferrò un pugno alla guancia.

Bodie, spintonato da Harrison, cadde contro una sedia. Si rialzò. Mentre si lanciava attraverso la stanza, vide Harrison afferrare Melanie per il colletto della felpa nel tentativo di allontanarla da Joyce. La felpa senza maniche volò sopra il corpo della ragazza, le coprì la faccia, le inchiodò le braccia per un istante, poi si sfilò completamente. Harrison perse l’equilibrio, agitando l’indumento in direzione del soffitto, e cadde a terra.

Melanie, nuda fino alla vita, prese a tempestare di pugni la nuca di Joyce.

Harrison si stava rialzando.

Bodie lo ignorò, afferrò il braccio di Melanie e la trascinò via da Joyce.

«Lasciami andare!» gridò Melanie.

«Vieni.»

Lei cadde in ginocchio, trascinata da Bodie.

«Calmatevi tutti quanti!» gridò Bodie. «Ce ne andiamo. Subito.»

«Pazza puttana!» gridò Joyce.

Harrison si mosse.

«Lasciala stare!» lo avvertì Bodie.

L’altro caricò. Con la punta della scarpa colpì Melanie alle costole, appena sotto l’ascella. Lei si liberò della stretta di Bodie e cadde sbattendo il viso sullo spigolo di un tavolo. Harrison si lanciò verso Bodie che lo bloccò torcendogli il braccio dietro la schiena e lo sollevò da terra. Mentre Harrison cadeva, Bodie gli sferrò una ginocchiata nel ventre. «Ti avevo detto di lasciarla stare!»

Melanie era in ginocchio, una mano sul tavolo, l’altra premuta sulla guancia. Il sangue le colava fra le dita. Sul fianco un livido rosso per il calcio ricevuto.

Bodie si accovacciò e le porse la felpa. «Andiamo», disse con voce gentile. «Andiamo fuori di qui.» Mettendole le mani sotto le ascelle sollevò la ragazza. Lei sembrava molto pesante. Poi si appoggiò sulle gambe. Bodie la guidò verso la porta.

«Io… chiamo la polizia!» gridò Harrison.

Bodie si guardò attorno. L’uomo stava rannicchiato su un fianco, tenendosi lo stomaco. «Fai pure, sbruffone. Ma ti conviene avere un buon alibi per venerdì sera.»

«Pazzi fottuti! Tutti e due.»

Joyce, in ginocchio, si strinse addosso l’accappatoio con le mani; fissava la scena attraverso le ciocche di capelli. La donna non parlò.

Melanie aprì la porta.

Bodie, tenendole un braccio sulla schiena, l’aiutò a scendere gli scalini del portico. Era ancora giorno e lei si premeva la felpa sul viso, ma nascondeva i seni sotto le braccia.

Pen, con un’espressione sbalordita, girò attorno all’auto e aprì la portiera posteriore. «Mio Dio, che cosa è successo?»

«Andiamo via.»

Melanie si rannicchiò sul sedile posteriore, Bodie sedette accanto a lei. Pen si mise al volante. Portò l’auto fuori dal viale e accelerò. «Dove vado?»

«Alla mia macchina.»

«Non sarebbe meglio portarla al Pronto Soccorso? Che cosa le è capitato?» s’informò Pen.

«Ha un piccolo taglio sotto l’occhio. È caduta contro un tavolo», spiegò Bodie.

«Sto bene», mormorò Melanie.

«Meglio portarla al Pronto Soccorso», insistè Pen.

« Sto bene », ripeté sua sorella.

«Ho in macchina una borsa per il pronto soccorso.» Bodie la costrinse ad abbassare la testa sulle sue ginocchia. «Fammi vedere.» Le sollevò la felpa dalla guancia. Il taglio era un centimetro sotto l’occhio sinistro. Il sangue usciva dalla ferita. Lui lo asciugò.

«Che cosa è successo là dentro?» volle sapere Pen. «C’è stata una lotta?»

«Un po’ di trambusto.»

«Hai inchiodato Harrison», ricordò Melanie, e gli sorrise.

«Perché non ti rimetti questa?»

Lei si drizzò, infilò la felpa. Tirò giù l’indumento dalla testa e con il fondo si coprì la guancia. Le spuntava fuori il seno sinistro. Aveva una macchia di sangue vicino al capezzolo.

«Hai scoperto qualcosa?» domandò Pen.

«Sanno che sospettiamo di loro», rispose Bodie.

«E tu, Mel? Dove sei stata tutto il pomeriggio?»

«In camera da letto. Sotto il letto.»

«Che cosa hai sentito?»

«Sono stati loro.»

«A investire papà?»

«Sì.»

«Che cosa hanno detto?»

«Non adesso. Non… non mi sento troppo bene.»

«Si è presa un calcio nelle costole», intervenne Bodie.

Pen si fermò dietro il furgone. Melanie diede le chiavi a Bodie e lui aprì lo sportello. Fu contento di vedere che Melanie aveva abbassato la felpa prima di scendere dall’auto di Pen.

Salirono tutti e tre sul furgone. Mentre Bodie chiudeva gli sportelli, Melanie si adagiò sul sacco a pelo, e si portò nuovamente la felpa macchiata di sangue alla guancia.

Bodie prese la borsa del pronto soccorso. Spalmò una crema disinfettante sul taglio e vi applicò una garza.

Pen, accosciata al suo fianco chiese: «E adesso che cosa facciamo? Andiamo alla polizia?»

«Non credo sia il caso», replicò Bodie. «Melanie è entrata in casa illegalmente. Ed è stata lei a iniziare la rissa. Potremmo finire incriminati entrambi.»

«Magnifico», mormorò Pen.

«Harrison ha minacciato di denunciarci alla polizia. Però, non credo che avrà il coraggio di farlo.»

Pen guardò la sorella. «Davvero l’hai sentito ammettere di aver investito papà con l’auto?»

«Sì.»

«E Joyce?»

«Lei era complice. L’hanno fatto insieme, proprio come pensavo.»

19

Pen finì di metter via la sua roba e aspettò in soggiorno. Bodie scese dopo qualche minuto, reggendo i bagagli. Melanie lo seguiva. Si era lavata il sangue dalla faccia e indossava una camicia bianca pulita.

«Possiamo restare da te?» domandò Melanie.

«Certamente», rispose Pen, guardando Bodie. «Sei sicuro di non voler ripartire stasera?»

«Be’…»

«Non è che voglia liberarmi di voi, ma se Harrison vi ha denunciato, sarebbe meglio non farvi trovare in questo stato.»

«Quello non denuncia nessuno», intervenne Melanie. «Sa che diremmo ogni cosa.»

«Probabilmente sarebbe meglio passare una buona notte di sonno prima di partire», osservò Bodie. «Partiremo in mattinata.»

«Bene.»

Bene un accidente, pensò Pen. Lei desiderava che non se ne andassero affatto. Ma sapeva che non potevano fermarsi a lungo. Partendo l’indomani tutti e due avrebbero perso la scuola e Bodie teneva dei corsi nuovi. Inoltre era meglio che se ne andassero appena possibile prima che Melanie combinasse altri guai.

Tuttavia era sorpresa dall’apparente disponibilità di Melanie a partire.

Sarà meglio tenerla d’occhio, pensò.

«Mi fermerò a un fast food a prendere qualcosa per cena», annunciò Bodie.

«Ce n’è uno qui vicino…»

«L’ho visto.»

Quando uscirono domandò: «Dobbiamo lasciare le chiavi di casa?»

«Nemmeno per sogno», replicò Melanie. «È sempre la casa di papà. Joyce non ha nessun diritto di buttarci fuori a calci.»

«Suppongo di no.»

Melanie salì con Bodie nel furgone, Pen nella sua auto e li seguì a San Vicente.

Mentre tornava a casa sua, pensò che Melanie volesse cambiare idea a proposito della partenza. Era difficile che abbandonasse le speranze di inchiodare Joyce e Harrison, specialmente ora che li aveva sentiti ammettere la loro colpa.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Melodia in nero»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Melodia in nero» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Richard Laymon - The Stake
Richard Laymon
Richard Laymon - Blood Games
Richard Laymon
Richard Laymon - Tread Softly
Richard Laymon
Richard Laymon - Flesh
Richard Laymon
Richard Laymon - Fiends
Richard Laymon
Richard Laymon - Island
Richard Laymon
Richard Laymon - The Lake
Richard Laymon
Bobby Byrd - Lone Star Noir
Bobby Byrd
Poul Nørgaard - Lone in Norwegen
Poul Nørgaard
Отзывы о книге «Melodia in nero»

Обсуждение, отзывы о книге «Melodia in nero» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x