Brughel scambiò il suo silenzio per indecisione. — Quest’uomo era al corrente del complotto di Diem.
— Naturalmente. Come Vinh, e qualcun altro. E ora sono innocui perché sanno che noi sappiamo.
— Ma…
— Ci siamo già travati d’accordo su questo, Brughel. Non possiamo perdere altra manodopera. — Nau giudicava errate le misure ché aveva preso in seguito all’interrogatorio dei superstiti, dopo l’attacco. Aveva la giustificazione di aver seguito la stessa strategia post-Epidemia con la quale la popolazione di Balacrea era stata rimessa in riga, ma il Primo Caponave si trovava in una situazione diversa, con una gran quantità di risorse umane. Era stata un’esperienza dalla quale lui aveva tratto un’utile lezione, imparando la sottile arte di manovrare i superstiti.
Brughel sorrise. — E va bene. Come buffone di corte, ammetto che il vecchio ha una sua utilità. Non c’è niente di più ridicolo del modo pomposo con cui cerca di farsi passare per uno che ha le mani pulite. — Indicò gli altri contenitori. — Ammetto perfino che non è facile spiegare agli altri perché ogni tanto qualcuno di loro non si sveglia dal sonno freddo. Specialmente se gli incidenti accadono a chi è noto per non essere un nostro fedele ammiratore. Capisco che lei deve evitare dei sospetti. Ma il problema non sta nel Turno A, caponave. Negli ultimi giorni ho scoperto altrove un chiaro comportamento sovversivo.
Nau non si mostrò molto sorpreso. Si era aspettato quelle parole. — Qiwi Lisolet?
— Sì. Aspetti… so che lei ha visto la nostra discussione dell’altro giorno. Quella cagnetta meriterebbe di morire solo per la sua mancanza di rispetto. Ma non è di questo che voglio lamentarmi. Ho le prove inoppugnabili che infrange la legge. E che è in combutta con altri.
Questa in effetti era una novità per Nau. — E come la infrange?
— Lei sa che l’ho trovata nel parco mentre perdeva tempo con suo padre. Aveva chiuso il parco senza darne preavviso. Ecco cosa mi ha irritato. Ma poi l’ho fatta sorvegliare dai miei indagatori, e sono emersi fatti che la normale sorveglianza durante i turni non aveva rilevato. La piccola puttana sta attingendo alle risorse della nave. Ruba materiale dalla distilleria dei gas. Ha svolto altre attività nel tempo che avrebbe dovuto dedicare al suo lavoro in fabbrica. E ha usato il Focus di suo padre per indurlo ad aiutarla in queste sue attività private.
Pestilenza. Questo era più di quel che Qiwi gli aveva detto. — Sentiamo… cosa sta facendo con questo materiale rubato?
— La cagnetta ha numerosi piani, caponave. E si è trovata dei complici… in breve, baratta quel materiale per ottenere vantaggi personali e promozioni.
Per un momento Nau non seppe cosa dire. Attingere dalle risorse della comunità era un crimine, naturalmente. Durante gli Anni dell’Epidemia centinaia di migliaia di persone erano state fucilate per furtarelli e baratti non autorizzati… ma neppure nei tempi moderni il baratto aveva potuto essere eliminato del tutto. Ogni tanto, su Balacrea, lo si usava come scusa per spazzare via la popolazione di quartieri in cui si annidava la sovversione, ma tutti sapevano che era solo una scusa. — Ritser — disse Nau, mentendo con calma, — io ero già al corrente di queste attività della ragazza. Certo, sono contrarie alla lettera della legge. Ma rifletta. Siamo venti anni-luce lontani da Balacrea. E abbiamo a che fare con dei Qeng Ho. Loro sono dei commercianti. So che è duro da accettare, ma la loro stessa esistenza si fonda sul baratto, sullo scambio di merci per ottenere denaro o altre merci o favori. Non possiamo pensare di sopprimere in poco tempo una mentalità…
— Lo so! — Brughel si spinse via rabbiosamente dalla scaffalatura per aggrapparsi a quella di Nau. — Questa gente è spazzatura. Ma al momento sono soltanto la Lisolet e altri cospiratori, di cui posso farle i nomi, a infrangere la nostra legge.
Nau poteva immaginare come fosse successo. Qiwi non aveva mai rispettato troppo le regole, neppure quelle dei Qeng Ho, Sua madre aveva cercato di manipolarla per farla diventare un’armiera, e lei s’era ribellata. Inoltre le piaceva giocare. Una volta gli aveva detto: «È più divertente fare una cosa di nascosto che dopo aver chiesto il permesso». Bastava una frase del genere a rivelare l’abisso che c’era fra una come lei e un Emergente.
Nau dovette fare uno sforzo per non ritrarsi dalla vicinanza di Brughel. Cosa diavolo gli prende? Lo guardò dritto negli occhi, ignorando il nervosismo con cui l’altro agitava il bastone. — Mi fa piacere che lei li abbia identificati, vice caponave. Questo è il suo lavoro. E il mio è interpretare la legge. Lei sa che Qiwi non ha cercato di confondere la testa del mentecatto… di suo padre. Se sarà necessario provvederò io a… rimetterla in riga. Voglio che lei mi tenga informato delle sue infrazioni. Per ora, tuttavia, preferisco sorvolare su di esse.
— Preferisce sorvolare su di esse? Lei preferisce? Io… — Brughel restò un momento senza parole. La sua mandibola s’irrigidì per la rabbia. — Già, siamo a venti anni-luce da casa. Ma siamo a venti anni-luce dalla sua famiglia. E suo zio non è più al potere. — La notizia dell’assassinio di Alan Nau era arrivata quando la loro spedizione era ancora a tre anni-luce di distanza da OnOff. — Forse in patria lei poteva infrangere le regole, e proteggere femmine come questa perché in cambio loro si lasciavano portare a letto. — Si batté con forza il bastone sul palmo di una mano. — Ma qui, e in questo momento, lei è solo.
Il ricorso alla violenza fisica fra i Dirigenti era contrario alle leggi non scritte, fin dagli Anni della Pestilenza… ma era anche parte della natura delle cose. Se Brughel gli avesse spaccato il cranio, lì dentro, il sergente Kal Omo si sarebbe schierato dalla parte del vincitore semplicemente perché questi era tale. Ma Nau non perse la calma. — Lei è ancora più solo di me, amico mio. Quanti dei focalizzati hanno l’imprinting su di lei?
— Io… ho i piloti di Xin, e i miei indagatori. Posso sempre chiedere alla Reynolt di reindirizzare l’imprinting di quanti altri voglio.
Brughel s’era spinto dove Nau non l’avrebbe mai creduto capace, ma sembrava averlo capito e si stava calmando. — Credevo che lei conoscesse meglio Anne Reynolt, Brughel.
All’improvviso la fiamma che aveva imporporato la faccia dell’altro si spense. — Già, lei ha ragione. Ha ragione. — Parve ripiegarsi su se stesso. — Signore… è che questa missione si è rivelata diversa da quel che immaginavo. Avevamo il necessario per vivere come Alti Capinave. Avevamo la prospettiva di trovare un pianeta pieno di tesori. Ora la maggior parte delle nostre testerapide sono morte. Non abbiamo navi in grado di riportarci in patria con tutta sicurezza. Siamo inchiodati qui per decenni…
Brughel sembrava sul punto di piangere. Quel passaggio dalla minaccia alla debolezza era affascinante. Nau parlò in tono pacato, quasi suadente. — Io la capisco, Ritser. Siamo nella situazione più estrema mai conosciuta dal tempo dell’Epidemia. Se è difficile per un uomo forte come lei, temo per la sorte dei comuni membri dell’equipaggio. — Vero, anche se la maggior parte di loro avevano personalità più tranquille della sua. Ma come Brughel erano finiti in un vicolo cieco lungo decenni, dove non c’era neanche da pensare di mettere su famiglia e avere dei figli. Lì c’era quasi un migliaio di persone non-focalizzate. Per la maggior parte avrebbero risolto il problema accontentandosi delle relazioni che potevano avere fra loro. Ma sarebbe stato difficile tenere sotto controllo gli impulsi di Brughel. Brughel aveva bisogno di sottomettere gli altri con la violenza, fisica o verbale, e lì ormai c’era poco spazio per rapporti di quel genere.
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