Robert Silverberg - L'ora del passaggio

Здесь есть возможность читать онлайн «Robert Silverberg - L'ora del passaggio» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1986, ISBN: 1986, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

L'ora del passaggio: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «L'ora del passaggio»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Nel 2103 l’umanità ha scongiurato l’olocausto nucleare, ma l’impiego selettivo di una micidiale polvere radioattiva ha comunque segnato il destino della civiltà. Sulla costa occidentale degli Stati Uniti, in un desolato scenario di angoscia e disperazione, si aggira Tom O’Bedlam, un vagabondo mite e visionario. Dotato di strani poteri Tom è immerso in estatiche visioni di gerarchie celesti, imperi galattici, fantastiche creature e meravigliosi paesaggi alieni, al di là di enormi distese di tempo e di spazio. Ma chi è realmente Tom O’Bedlam? Un pazzo invasato, un mutante telepatico, o il profeta di una nuova rivelazione? Le strane visioni acquistano un nuovo significato quando nella mente di altri personaggi affiorano lentamente sogni e allucinazioni ricorrenti che proiettano le stesse immagini di cui parla Tom. Estasi e angoscia, stupore e inquietudine, ognuno reagisce in modo diverso allo strano fenomeno, ma l’effetto è incontrollabile e nessuno sembra sfuggirvi: Elszabet, direttrice di un’isolata clinica psichiatrica; Charley, capo di una banda di razziatori; Jaspin, un antropologo fallito; Senhor Papamacer, fondatore di un culto messianico che attira migliaia di fanatici. Quando una sonda lanciata molto tempo prima raggiunge Proxima Centauri e rimanda le immagini di uno dei mondi evocati da Tom, non sembrano esserci più dubbi… Ma il tempo della trasmigrazione è ormai prossimo, e Tom si prepara a compiere il rito finale, nel quale a tutti sarà concesso di raggiungere quei mondi di sogno e di beatitudine. Ma qual è il significato di quest’ultima esperienza? Il segreto dell’immortalità e della trascendenza o la fuga allucinata da un mondo di follia e disperazione?
Con questo romanzo stimolante e provocatorio, Robert Silverberg ritorna finalmente dopo molti anni ai temi della sua migliore fantascienza.

L'ora del passaggio — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «L'ora del passaggio», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Spero proprio di sì. Vieni, adesso.

— Voi due andate a cercare Tom — rispose Stidge. — Io ho un’altra idea. Vedete quell’autobus là in mezzo, quello con le statue tutte storte sopra e tutte quelle bandiere? Credo che darò un’annusata là dentro. Scommetto che è l’autobus del tesoro.

— Di che tesoro vai cianciando? — chiese Charley.

— Il tesoro dei marciatori. Scommetto che è il loro autobus sacro, manciate di rubini, diamanti e smeraldi, là dentro. Andrò a darci un’occhiatina. Per te va bene, Charley? Mentre voi due cercate Tom qui in giro.

Charley rimase silenzioso per un momento. Alla fine, annuì: — Ma sicuro — esclamò. — Vai pure ad arraffarti un sacco di rubini.

3

Proprio mentre Jill saliva sulla veranda del lungo edificio di legno che riteneva fosse il dormitorio, un uomo lungo e magro, dai capelli scuri, uscì di corsa e andò dritto a sbattere contro di lei. Si urtarono con un tonfo sonoro e rimbalzarono indietro l’uno dall’altro, e rimasero là per un momento a guardarsi, entrambi alquanto storditi.

L’uomo indossava un camice bianco e aveva l’aspetto di qualcuno che poteva far parte del personale. — Scusi — disse Jill. — Ehi, mi può dire se è qui che tengono i pazienti?

— Si tolga di mezzo! — esclamò l’altro. Aveva una sorta d’espressione folle negli occhi.

— Voglio sapere se è qui che…

— Cosa vuole qui? Cosa ci fate voi tutti, qui? Se ne vada ! — Agitò le braccia verso di lei. Era la cosa più folle che avesse mai visto.

— Sto cercando mia sorella, April Cranshaw. È una paziente qui da voi e voglio…

Ma lui se n’era già andato, schizzando via da lei come un matto, per scomparire in mezzo alla tempesta. D’accordo, pensò Jill: se siete così, me ne fregherò anch’io. Si chiese quanto dovessero esser matti i pazienti in quel posto, se il personale era così. Quell’uomo le era parso un dottore, forse uno psichiatra. Erano tutti matti, comunque. Naturalmente il fatto che migliaia di macchine avessero appena adesso invaso i terreni del Centro e tutta l’orda dei mongoli stesse caracollando sul prato là fuori poteva averlo scombussolato un po’.

Entrò nell’edificio. Sì, pareva proprio un dormitorio. Il tabellone per i bollettini, qualche avviso esposto, un sacco di stanzette che si aprivano sul corridoio.

— April? — chiamò. — April, tesoro, sono Jill. Sono venuta a prenderti, April. Esci fuori, se sei qui. April. April.

Guardò dentro alle stanze, una dopo l’altra. Vuota. Vuota. Vuota. Poi in una stanza in fondo al corridoio vide un uomo seduto sul pavimento, ma o era ubriaco, o era morto, non avrebbe saputo dire quale dei due. Lo scrollò, ma l’uomo non si svegliò. — Ehi, tu. Tu! Sto cercando di trovare mia sorella. — Ma era come parlare a una sedia. Fece per uscire, ma poi udì dei rumori provenire dal bagno, qualcuno che cantava e mugolava. — Ehi? — chiamò Jill. — Chiunque sia là dentro…

— Vuoi usare il bagno? Non posso lasciarti entrare. Devo starci io. Dovrei rimanere qui fino a quando non torna la dottoressa Lewis o il dottor Waldstein.

— April? Sei April?

— Dottoressa Lewis?

— Sono Jill. Per l’amore di Cristo… tua sorella Jill! Apri la porta, April.

— Devo rimanere qua dentro fino a quando il dottor Waldstein o la dottoressa…

— Allora rimani là dentro. Ma apri la porta. Devo fare la pipì, April. Vuoi che me la faccia nei calzoni? Apri.

Un momento di silenzio, e finalmente la porta si aprì.

— Jill?

Era come la voce di una ragazzina. Ma la donna dietro a quella voce era come una montagna. Jill si era dimenticata di quanto fosse grossa sua sorella maggiore oppure April aveva accumulato dell’altro grasso da quando era andata là. Un po’ tutte e due le cose, pensò Jill. April aveva uno strano aspetto… più strano di quanto Jill ricordasse, completamente estraniata, gli occhi luccicanti e bizzarri, il volto bianchissimo… le guance grasse erano afflosciate. — Sei qui per aiutarmi a fare la Traversata? — chiese April. — Il signor Ferguson ha fatto la Traversata poco fa. E Tom dice che la faremo tutti. Oggi andremo sulle stelle. Io non so se voglio andare sulle stelle, Jill. È questo che succederà oggi?

— Quello che succede oggi è che ti tirerò fuori da questo posto — dichiarò Jill. — Qui non è più sicuro. Dammi la mano. Ecco. Vieni, April. Brava April. Bella April.

— Dovrei restare qui nel bagno. Il dottor Waldstein tornerà subito e mi farà un’iniezione, e io mi sentirò meglio.

— Ho appena visto il dottor Waldstein che correva come un matto nell’altra direzione — disse Jill. — Su, vieni. Ti puoi fidare di me, facciamo una passeggiatina, April.

— Dove mi manderanno? Sui Nove Soli? Sul Mondo Verde?

— Li conosci? — domandò Jill, sorpresa.

— Li vedo ogni notte. Riesco quasi a vederli anche adesso. La Sfera di Luce. La Stella Azzurra.

— Sì, è esatto. Maguali-ga aprirà il cancello. Chungirà-Lui-Verrà, lui verrà. Non c’è niente di cui preoccuparsi. Dammi la mano, April.

— Il dottor Waldstein…

— Il dottor Waldstein mi ha chiesto di venire a prenderti e portarti fuori — disse Jill. — Gli ho appena parlato. Un uomo alto, capelli scuri, camice bianco. Ha detto: Di’ ad April che non avrò tempo di tornare subito, perciò vai a prenderla tu.

— Ha detto questo? — April sorrise. Mise la mano in quella di Jill e fece un passo o due fuori del bagno. — Su, April, vieni, brava…

Jill condusse sua sorella attraverso la stanza, davanti all’uomo morto o privo di sensi seduto sul pavimento. Superarono la porta. Si avviarono lungo il corridoio. Avevano quasi raggiunto l’uscita, quando la porta che dava sull’esterno si aprì e due persone entrarono di corsa. Barry, per l’amor di Cristo! E quella sua donna con i capelli rossi.

— Jill?

— Ho trovato mia sorella. Questa è April.

— Allora è questo il dormitorio dei pazienti? — chiese la donna dalla chioma rossa.

— Sì. Cerchi qualcuno anche tu?

— Il mio partner. Ti ho detto che era un paziente qua dentro.

— Non c’è nessun altro qua dentro… No, aspetta: c’è un tizio. Nell’ultima stanza sulla sinistra, in fondo al corridoio. Potrebbe perfino essere morto. Se ne sta seduto sul pavimento, un gran sorriso sulle labbra. Cosa sta succedendo là fuori?

— Il Nucleo Interno sta cercando di calmare la massa — l’informò Jaspin. — Si sono sparpagliati tra la folla, portando le immagini sacre. È quasi una sommossa, ma potrebbero giusto riuscire a calmarli.

— E il Senhor? La Senhora?

— Nel loro autobus, a quanto ne so.

Jill disse: — Il Senhor dovrebbe venir fuori. È il solo modo per calmare le acque.

— Vado in fondo al corridoio — disse la donna dai capelli rossi.

Jill si rivolse a Jaspin: — Dovresti andare dal Senhor, e chiedergli di parlare alla folla, altrimenti sai che diventeranno tutti dei pazzi scatenati, dei forsennati… e dopo, cosa accadrà al pellegrinaggio? Vai a parlargli, Barry. Ti ascolterà.

— Non ascolterà nessuno, lo sai.

Dal fondo del corridoio l’altra donna chiamò: — Puoi venire qui, Barry? Ho trovato Ed, ma non credo che sia vivo.

— Ha fatto la Traversata — disse April, con una voce come se stesse parlando nel sonno.

— Sarà meglio che vada — fece Jaspin. — Cos’hai intenzione di fare?

— Portar via con me April, trovare un posto sicuro, aspettare che le acque si calmino.

— Questo non ti sembra un posto sicuro?

— No, quando diecimila persone decidono tutte assieme di mettersi al riparo dalla pioggia. Un vecchio edificio traballante come questo, lo faranno crollare subito.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «L'ora del passaggio»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «L'ora del passaggio» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Robert Silverberg - Il paradosso del passato
Robert Silverberg
Robert Silverberg - El reino del terror
Robert Silverberg
Robert Silverberg - A la espera del fin
Robert Silverberg
Robert Silverberg - Our Lady of the Sauropods
Robert Silverberg
Robert Silverberg - Il marchio dell'invisibile
Robert Silverberg
Robert Silverberg - El hijo del hombre
Robert Silverberg
Robert Silverberg - Al final del invierno
Robert Silverberg
Robert Silverberg - Le maschere del tempo
Robert Silverberg
libcat.ru: книга без обложки
Robert Silverberg
Robert Silverberg - Il sogno del tecnarca
Robert Silverberg
Отзывы о книге «L'ora del passaggio»

Обсуждение, отзывы о книге «L'ora del passaggio» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x