“Le Fiamme,” sibilò a Dierdre. “Li stanno portando a Le Fiamme.”
Dierdre, ancora cinque metri buoni avanti a lei, non si voltò, gli occhi fissi sui maiali arrostiti.
“Dierdre!” sibilò Kyra provando un senso di allarme. “Dobbiamo andarcene da qui all’istante!”
Ma Dierdre non la ascoltò e Kyra, lanciando la cautela al vento, corse in avanti per afferrarla.
L’aveva appena raggiunta quando improvvisamente percepì del movimento con la coda dell’occhio. Nello stesso momento Leo e Andor ringhiarono, ma era troppo tardi. Dal bosco emersero improvvisamente dei soldati pandesiani lanciando una grossa rete sopra di loro.
Kyra si voltò e istintivamente allungò le mani dietro per afferrare il suo bastone, ma non ce ne fu il tempo. Prima che potesse rendersi conto di ciò che stava accadendo sentì la rete cadere su di lei e legarle le braccia e si rese conto con il cuore spezzato che ora erano schiavi di Pandesia.
Alec si dimenava mentre cadeva indietro sentendo la fredda aria che lo sferzava, lo stomaco che gli si stringeva mentre precipitava verso il suolo dove lo aspettava il branco di wilvox. Vide la vita scorrergli davanti agli occhi. Era fuggito al morso velenoso di una creatura là sopra solo per cadere verso quella che sarebbe sicuramente stata una morte istantanea di sotto. Accanto a lui anche Marco di dimenava mentre entrambi cadevano insieme. Era di poco sollievo. Alec non voleva veder morire anche l’amico.
Alec sentì che sbatteva contro qualcosa, un dolore sordo gli attraversò la schiena e si aspettò di sentire le zanne affondargli nella carne. Ma fu sorpreso di accorgersi che era il corpo muscoloso di un wilvox quello che si dimenava sotto di lui. Era caduto così rapidamente che i wilvox non avevano avuto il tempo di reagire e lui era atterrato sui loro dorsi che avevano così attutito il colpo rimanendo schiacciati a terra.
Udì un tonfo accanto a sé e vide Marco finire sopra un’altra di quelle creature mandando a terra anche quella, abbastanza almeno da evitare lo schiocco delle sue fauci. Questo lasciava solo pochi altri wilvox contro cui difendersi. Uno di essi scattò in azione calando i denti contro la pancia di Alec.
Alec, ancora sdraiato di schiena con un wilvox sotto di sé, lasciò che il suo istinto avesse la meglio e mentre la bestia gli saltava addosso si tirò indietro, sollevò uno stivale e lo mise a protezione al di sopra della testa. La bestia atterrà sul suo piede e subito Alec lo spinse via facendolo volare indietro.
Quello atterrò parecchi metri lontano, nella neve, facendo guadagnare ad Alec del tempo prezioso, oltre a una seconda possibilità.
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