— Embé? Non posso pagare le tasse con il mio nuovo nome?
— LuAnn, lei ha vent’anni, non ritiene che l’Amministrazione delle Imposte Federali degli Stati Uniti sarebbe un minimo curiosa nei confronti di un cittadino poco più che adolescente il quale inoltri la sua prima denuncia dei redditi con una cifra dell’ordine di milioni di dollari ? Non ritiene che vorrebbero scoprire quale manna dal cielo lei ha ricevuto per essere diventata più ricca di Rockefeller? Prima o poi, l’Fbi verrebbe a farle una visita. No, non è possibile.
— E allora cosa facciamo?
— Molto semplice: lei farà tutto quello che io le dirò di fare.
Jackson aveva parlato senza minimamente alzare la voce. Eppure LuAnn non resistette all’impulso di stringere Lisa a sé.
— Lei salirà su un aereo che la porterà molto lontano dal territorio degli Stati Uniti. Ci salirà stanotte. Dopo il piccolo pasticcio che si è lasciata dietro in Georgia, sul territorio degli Stati Uniti lei non rimetterà mai più piede. La sua sarà un’esistenza suscettibile di continui spostamenti. Per sempre, temo.
— Ma…
— Non c’è nessun ma , LuAnn, questa è l’unica possibilità. Mi ha capito?
— Io adesso i soldi li ho — disse LuAnn appoggiandosi allo schienale con aria battagliera — e non mi piace la gente che mi dice quello che devo fare.
— È così? — La mano di Jackson impugnò la pistola che aveva appena tolto dalla sua valigetta. Con il favore dell’oscurità si sarebbe potuto sbarazzare in un istante di entrambe, madre e figlia. — Bene, allora perché non tentare l’espatrio ricorrendo alle sue sole forze, signorina Tyler? Vuole provarci?
— Posso badare a me stessa.
— Non è questo il punto. Lei ha fatto un accordo con me. Io e lei siamo legati da un contratto che io mi aspetto lei onori. A meno che lei non sia pazza, le conviene lavorare con me , non contro di me. Vedrà che alla lunga i nostri interessi finiranno col coincidere. Altrimenti, posso far fermare la macchina proprio qui, sbattere giù lei e sua figlia e telefonare alla polizia di venirvi a raccogliere. Dipende da lei. Si decida. Subito!
Atterrita da quell’eventualità, LuAnn si guardò disperatamente attorno. Il suo sguardo si posò infine su Lisa. La piccola la stava a sua volta guardando con occhi grandi e teneri, pieni di fiducia. Lu Ann sbuffò sonoramente. Che scelta aveva, di fatto?
— Va bene.
Ci fu di nuovo un frusciare di carte. — Dunque, LuAnn, abbiamo il tempo appena sufficiente per esaminare questi documenti. Alcuni li dovrà firmare, ma prima di procedere alla firma, mi consenta di illustrarle i termini principali del meccanismo finanziario per il futuro. Cercherò di essere il più chiaro possibile.
“Lei ha appena vinto oltre cento milioni di dollari. In questo momento il denaro sta per essere trasferito in uno speciale conto fiduciario aperto a suo nome dalla Commissione Lotterie. Indulgendo nella sua richiesta, ho ottenuto per lei una tessera della Sicurezza Sociale con la sua nuova identità. Le quotidianità sono molto più semplici quando si ha un numero della Sicurezza Sociale. Nel momento in cui lei firmerà questi documenti, i miei uomini saranno in grado di trasferire fondi da quel particolare conto fiduciario a un conto diverso. Del quale io mantengo il completo e assoluto controllo.”
— Ma i soldi, a me, quando li danno?
— Pazienza, LuAnn. Tutto le sarà spiegato. Il denaro verrà investito nei tempi e nei modi che io riterrò più opportuni. Al tempo stesso, dai predetti investimenti, lei otterrà un ritorno annuo garantito pari almeno al venticinque per cento, il che equivale a venticinque milioni di dollari. All’anno. Somma della quale lei avrà una disponibilità ripartita sull’arco dei dodici mesi. Contabili e consiglieri finanziari, parimenti sotto il mio controllo, si occuperanno per lei dell’amministrazione della somma stessa. Non si preoccupi.
A quel punto Jackson alzò un dito ammonitore.
— È essenziale che lei afferri con la massima chiarezza un punto chiave: sto parlando solamente di profitti generati dal capitale iniziale, non del capitale stesso. I cento milioni di dollari della vincita non verranno mai intaccati. Io controllerò quel capitale per un periodo di dieci anni e lo investirò dove e come lo riterrò più opportuno. Ci vorrà tempo perché i miei programmi d’investimento siano completamente operativi, svariati mesi, forse addirittura un anno. Ciò implica che l’arco finanziario di dieci anni di cui le parlo avrà inizio approssimativamente nell’autunno di quest’anno. Le comunicherò la data esatta in seguito. A partire da quella data, dieci anni più tardi, le saranno erogati tutti i cento milioni di dollari. Ogni profitto che lei avrà accumulato nel frattempo a seguito di investimenti personali sarà comunque suo completo appannaggio. Mi occuperò io di fare investire i cento milioni di dollari del capitale iniziale in modo più che proficuo, senza che lei debba rifondermi parcelle o interessi. Dubito molto, LuAnn, che lei sia in grado di afferrare la complessità di un calcolo degli interessi composti. Sappia però che il suo denaro, anche considerando le spese di un generoso tenore di vita, raddoppierà ogni tre anni circa. In altre parole, alla fine dei dieci anni, secondo una proiezione cauta e ragionevole, il valore della sua ricchezza personale potrebbe arrivare a centinaia di milioni di dollari. A rischio zero.
LuAnn deglutì a vuoto nel sentir parlare di somme di quell’entità.
— Impressionante, non trova, LuAnn? Quale abissale differenza dalla paga oraria minima nella sua tavola calda per camionisti! Ben altra cosa che un centinaio di dollari al giorno, non è vero? Pensi a quanta strada ha fatto in meno di una settimana… — Jackson le rise in faccia. — Le anticiperò la somma di cinque milioni di dollari , sempre a interesse zero, giusto per coprire le piccole spese fino al momento in cui non cominceranno ad apparire i profitti degli investimenti iniziali.
— Ma io non ne so niente d’investimenti. Come fa a garantirmi così tanti soldi all’anno?
Jackson parve contrariato da quella domanda. — Nello stesso modo in cui sono stato in grado di garantirle che lei avrebbe vinto la Lotteria Nazionale. Se io ho potuto fare quella magia, posso anche manovrare Wall Street.
LuAnn rimase a fissare la sagoma nelle tenebre, mentre lo squalo d’acciaio nero continuava a scivolare attraverso altre tenebre.
— E se mi succede qualcosa?
— Uno dei documenti che lei firmerà indica chi saranno i suoi eredi. — Jackson fece un cenno in direzione di Lisa. — Sua figlia. Tutto quanto andrà a lei, sia gli investimenti parziali sia il capitale iniziale, alla fine del periodo di dieci anni. C’è anche un modulo per la concessione di una procura legale. Mi sono preso la libertà di riempire gli spazi riservati al notaio. Sono un uomo di svariati talenti. — Dall’oscurità Jackson le tese un fascio di documenti e una penna. — È chiaramente indicato dove lei deve firmare. Ritengo che sia soddisfatta delle condizioni, LuAnn. Le avevo detto fin dall’inizio che sarebbero state alquanto generose. Non è così?
LuAnn esitò un istante.
— Qualche problema, signorina Tyler?
— No.
LuAnn firmò tutto quello che c’era da firmare e restituì i documenti.
Jackson li prese e aprì un compartimento nella parete divisoria della limousine. Vi fu un rapido battere di tasti, alcuni beep elettronici e un frusciare di carta.
— Che prodigioso ritrovato è il fax — disse Jackson. — Specialmente quando il tempo è un fattore essenziale. Entro dieci minuti il capitale verrà trasferito su uno dei miei conti.
Prelevò i fogli nel momento in cui venivano espulsi dal fax e li rimise nella valigetta.
Читать дальше